venerdì 31 marzo 2017

Santa Giustina di Mesola, cuore del turismo slow

Nel cuore del Parco del Delta del Po, a Santa Giustina di Mesola, nel verde della campagna a due passi dal fiume Po, ecco la seicentesca Torre Abate, antica chiavica di epoca estense. Questo rappresenta un ottimo punto di partenza per escursioni dai ritmi lenti e tranquilli.



                                                            Torre Abate


Seguendo il corso del fiume e percorrendo sulla due ruote la pista ciclabile “Destra Po” si può facilmente raggiungere il piccolo centro rinascimentale di Mesola, dominato dalla mole del Castello estense, oppure i porti pescherecci di Goro e Gorino.
Ancora altri importanti luoghi da visitare nei dintorni sono la Riserva Naturale Bosco della Mesola con i suoi cervi autoctoni e l’Abbazia di Pomposa, complesso monastico sorto verso il VII secolo lungo la strada Romea, tra Venezia e Ravenna, che raggiunse la massima espansione economica, culturale e spirituale nell' XI secolo- L'Abbazia conobbe poi una inesorabile decadenza, fino all'abbandono dei monaci nel XVII secolo, ma il XIV secolo mostra testimonianze di grande qualità: gli affreschi della Chiesa, iniziati nel 1351 da Vitale da Bologna, quelli dell'Aula Capitolare (entro il 1310) e quelli del Refettorio, attribuiti a Pietro da Rimini (1320 ca.).


                                                  Abbazia di Pomposa

Grazioso è IL centro storico di Comacchio con le sue rinomate valli da pesca e l'antica Manifattura dei Marinati nota per la lavorazione dell'anguilla.

E per chi ha più giorni a disposizione, in poche ore si possono raggiungere le città di Ferrara, Ravenna, Bologna, Venezia e Padova.

Qui si  trova  una calda accoglienza, si torna ad apprezzare il gusto di una tradizione contadina antica e mai dimenticata, il gusto per i tempi lenti, per i colori della natura circostante, per la quiete laboriosa di chi, per vivere, è stato costretto a lottare per ogni centimetro di terra strappato alle acque. Qui si incontra la natura accogliente delle genti del luogo, persone che sanno amare con quella profondità e quella dolcezza tipica dei paesaggi di campagna, intensi e malinconici, con luoghi autentici capaci di svelare inaspettate meraviglie.

Info: www.torreabate.it

Fabrizio Del Bimbo

sabato 25 marzo 2017

Il "magico primario" di Omar Galliani alla Tornabuoni Arte Contemporary Art

Dal 25 marzo la TornabuoniArte Contemporary Art di Firenze ospita la personale dedicata a Omar Galliani.

 Uno dei primi esponenti di spicco del ”magico primario”, movimento teorizzato da Flavio Caroli nel 1982, Galliani è considerato il maestro del ”disegno italiano”.  In mostra circa trenta lavori dell’artista realizzati negli ultimi anni. Dalla serie dedicata alle costellazioni con opere come Cassiopea 1 e Nella Costellazione di Orione , alla più recente serie Ancora fiori per Alice, connotata da un carattere più poetico e intimo. Tele di enormi dimensioni alla maniera rinascimentale dove il disegno è solo l’inizio.

Attraverso l’abilità e precisione del tratto, emerge la capacità dell’artista di cogliere il valore della materia. Oggetti reali, ornamentali o simbolici, elementi della vita quotidiana: scarpe, coltelli, forbici, anelli, specchi, ma anche melodie di rose, perle e volti umani. Segni che risaltano come stelle nel buio dello sfondo a grafite che evoca l’infinito.  Per l’occasione, ad accompagnare il visitatore è stato realizzato un catalogo nella collana Art Today, con testi di Eleonora Frattarolo, Mark Gisbourne e Omar Galliani. Tra le ambientazioni surreali e i giochi di luce e ombre delle tele, si viene avvolti e coinvolti in un mondo sognante dove gli oggetti sembrano fluttuare nel vuoto. 

Aperta al pubblico fino al 26 maggio. Info: www.tornabuoniarte.it






Nicoletta Curradi



Lìartista austriaca Maria Lassnig celebrata a Palazzo Pitti

E' aperta dal 26 marzo, presso l’Andito degli Angiolini a Palazzo Pitti, la mostra dell’artista austriaca Maria Lassnig (1914-2014).

L’evento rende omaggio, per la prima volta in Italia, a quella che è considerata una delle artiste più importanti della seconda metà del XX secolo. La mostra è il frutto di una collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi, l’Albertina di Vienna e la Fondazione Maria Lassnig. È stato solo negli ultimi anni, fino a poco prima della sua morte, che l’artista ha ottenuto il riconoscimento a livello internazionale del suo lavoro. Oggi è considerata all’unanimità una pioniera del movimento femminista nelle arti visive, sebbene essa abbia sempre voluto essere considerata un' artista senza nessuna connotazione di genere. La sua opera e la sua carriera è stata riconosciuta e premiata, ormai al termine della sua vita, nel 2013, con l’assegnazione del Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Nel 2014, anno della sua morte, il MOMA di New York ha voluto organizzare una grande retrospettiva e lo scorso anno è stata la volta della Tate Modern di Londra.



La mostra fiorentina espone venticinque opere dell’artista austriaca che vanno dagli anni Sessanta del Novecento fino a primo decennio degli anni duemila. L’esposizione permette al visiatore di comprendere come si sia svolta l’evoluzione formale della sua pittura, il modo diverso di rappresentare, esprimere. Tema ricorrente il suo autoritratto  il curatore della mostra, Wolfang Drechsler, ha dichiarato «La sua arte è autoriferita, egocentrica, con opere costituite in stragrande maggioranza da autoritratti». L’ossessione su se stessa, insieme alla variabilità dei mezzi formali adottati, rappresenta la sua particolarità e per questo le è stata assegnata una posizione di unicità e specificità nel panorama artistico nazionale e internazionale. La sua auto-rappresentazione è, come disse lei stessa, «solitudine della critica, incapacità di sfruttare gli altri, meditazione e applicazione di un bisturi chirurgico su un soggetto volontario, l’Io».

Nel corso degli anni Settanta, durante il suo soggiorno in America, la Lassnig scoprì un ulteriore mezzo espressivo nei film di animazione e trovò un impiego alla Walt Disney Production realizzando cortometraggi con mezzi rudimentali, disegnati e scritti da sola, oltre che filmati e doppiati personalmente. Tali opere le portarono riconoscimenti in rassegne e festival di cinema di avanguardia e avvicinarono l’artista ai movimenti femministi dei primi anni Settanta.
La mostra si colloca all’interno del progetto che vedrà una serie di mostre annuali dedicatedagli Uffizi alle artiste donne e che si è aperto recentemente con l’evento espositivo dedicato a Plautilla Nelli presso la Galleria degli Uffizi.



Maria Lassnig
Woman Power
Andito degli Angiolini, Palazzo Pitti, Gallerie degli Uffizi
Fino al  25 giugno 2017

Fabrizio Del Bimbo

Park Chan-wook al 15/mo Florence Korea Film Festival a Firenze





 La folgorazione per il cinema? L’ho avuta con Hitchcock, guardavo i suoi film e mi sono innamorato. Però devo dire che Luchino Visconti è stato uno dei miei maestri”. Così Park Chan-wook, la star del cinema coreano, oggi a Firenze per il 15/mo Florence Korea Film Festival che lo omaggia con una retrospettiva completa dei suoi film e una masterclass (fino al 31 marzo, cinema La Compagnia). Il cineasta coreano amato da Quentin Tarantino domani, 25 marzo, riceverà al cinema La Compagnia le Chiavi della città del Comune di Firenze, alla presenza del sindaco Dario Nardella, e presenterà il suo ultimo film “The Handmaiden” (ore 20,30).
“E’ come se – ha spiegato il regista - io mi vestissi e truccassi come se fossi un americano”. Il regista coreano ha raccontato, attraverso i suoi film, il sentimento della vendetta e sull’argomento ha spiegato “io ho solo raccontato i sentimenti che molti uomini e donne provano. I miei personaggi lottano con il male del mondo ma soprattutto contro il male che provano loro stessi. Sicuramente ci sono molti aspetti che non sono esattamente belli da vedere nei miei film. Per quanto noi vogliamo vivere in un modo pieno di amore, in pace, tranquillo, alla fine per una cosa o per l’altra questa cosa non si realizza. Se noi però conosciamo bene gli aspetti bui e nascosti e violenti dentro di noi forse possiamo trovare il metodo per far fronte a questa cosa e gestirli”. 
La rassegna, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, inaugura la sesta edizione della Primavera Orientale, iniziativa che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana. Il festival è organizzato grazie al Contributo della Regione Toscana, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Istituto Culturale Coreano a Roma, Comune di Firenze, FST - Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Media partner: Movieplayer, Taxidrivers, Mymovies, Long Take, Asian World, Asian Feast, Mugunghwa Dream, Radio Toscana, Vertigo24.
Info: Florence Korea Film Fest, via San Domenico 101, Firenze | 055 50 48 516 | info@koreafilmfest.com | www.koreafilmfest.com/
I luoghi: Cinema La Compagnia, via Cavour 50r, 055 268451 | Teatro Verdi, via Ghibellina 99, 055 212320 | Palazzo Bastogi, via Cavour 18, 055 23871 | Le Murate – Progetti Arte Contemporanea, piazza delle Murate, 055 2476873
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 24 marzo 2017

Apre ai visitatori la chiesa di S.Lorenzo in Ponte a S. Gimignano

 Dal prossimo 25 marzo sarà finalmente aperta al pubblico la Chiesa di San Lorenzo situata in via del Castello, vicino a Piazza della Cisterna.Nel 2011 il Comune di San Gimignano ha acquisito gratuitamente dal Demanio dello Stato la proprietà della Chiesa, procedendo nel 2016-17 a un organico intervento di restauro e adeguamento strutturale finalizzato alla sua fruizione museale e al suo inserimento nel circuito dei Musei Civici.Al recupero dello straordinario monumento ha collaborato la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo.Grazie a questaprima esperienza nazionale di concreta applicazione del federalismo demaniale culturale, un bene così prezioso, parte integrante del Sito Unesco “Centro Storico di San Gimignano”, rimasto per secoli di uso privato, chiuso e in stato di abbandono, diviene oggi patrimonio della comunità di San Gimignano e dei milioni di turisti che visitano la città e il suo territorio.


La Chiesa di San Lorenzo in Ponte, risalente al XIII secolo, è in stile romanico ed è costituita da un’unica navata coperta con tetto a capriate di legno, con presbiterio rialzato a volta. Fin dall’inizio del XIV secolo la chiesa recava sul fianco sinistro un piccolo portico, o una semplice tettoia, per riparare dalle intemperie l’affresco raffigurante laMadonna col Bambino, del quale rimane oggi solo il volto della Vergine, riconducibile, secondo alcuni studiosi, all’attività giovanile di Simone Martini. Fu proprio a causa della devozione popolare verso questa sacra immagine che, all’inizio del Quattrocento, fu decisa la costruzione o l’ampliamento del portico lungo il fianco della chiesa, venendo così a formare, in adiacenza ad essa, un oratorio.Intorno al 1413 l’intero edificio fu interessato da una straordinaria decorazione a fresco eseguita dal pittore fiorentino Cenni di Francesco di ser Cenni, formatosi nell’ambito del pittore giottesco Andrea di Cione di Arcangelo, detto l’Orcagna. Il tema del ciclo è quello della vita ultraterrena che si lega alla figura del santo titolare, Lorenzo, cui è concesso salvare le anime del Purgatorio. Suggestivi dettagli raffigurano dunque il mondo ultraterreno attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Dopo questo periodo, iniziò per San Lorenzo in Ponte un lungo e progressivo declino, fino a perdere lo status di chiesa ed essere alienata a privati e destinata ai più vari usi che determinarono anche la perdita di gran parte della decorazione a fresco. Acquisita dal Demanio dello Stato nel 1929, è stata oggetto nei decenni seguenti di varie vicissitudini, che ne hanno sensibilmente ridotta la fruizione pubblica.



La riapertura al pubblico della chiesa si svolgerà sabato 25 marzo alla presenza delle autorità, con il seguente programma.Alle ore 15.30, presso il Teatro dei Leggeri(Piazza Duomo)

Saluti istituzionali da parte di: Giacomo Bassi, Sindaco di San Gimignano; Monica Barni, Vicepresidente della Regione Toscana; Anna Di Bene, Soprintendente SABAP Siena, Arezzo e Grosseto. Seguirà una tavola rotonda sul tema “Il patrimonio culturale fra recupero, valorizzazione e leva di sviluppo territoriale”; interverranno:Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura ed Istruzione del Parlamento Europeo; Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario del MIBACT con delega per l’UNESCO; Roberto Reggi, Direttore Generale  dell’Agenzia del Demanio; Evelina Christillin, Presidente dell’ENIT; Giuseppe Costa, Presidente Opera-Civita; Marco di Luccio, Responsabile Sviluppo Beni - FAI. Sulla tematica “Un esempio di attuazione del federalismo demaniale culturale. La Chiesa di San Lorenzo in Ponte a San Gimignano” si confronteranno:Carolina Taddei, Assessore alla Cultura del Comune di San Gimignano; Felicia Rotundo, Funzionario storico dell’arte della SABAP Siena, Arezzo e Grosseto; Valerio Bartoloni, Dirigente del Settore Cultura del Comune di San Gimignano; Marilena Caciorgna, docente presso l’Università degli Studi di Siena; Fabrizio Iacopini, restauratore.
Allla conclusione dei lavori, all’interno del San Lorenzo, si svolgerà la cerimonia inaugurale e la visita guidata alla chiesa.


Dal 26 marzo la chiesa sarà visitabile con lo stesso biglietto di ingresso di tutti i Musei Civici di San Gimignano, anche tramite ausilio di supporti multimediali appositamente realizzati.La nuova acquisizione della Chiesa di San Lorenzo in Ponte al sistema dei Musei Civici di San Gimignano si inserisce all’interno di una serie di iniziative culturali promosse dalSindaco di San Gimignano Giacomo Bassi e dall’Assessore alla Cultura Carolina Taddei, con il coordinamento del Dirigente del Settore Servizi alla Cultura del Comune Valerio Bartoloni, con l’intento di valorizzare imonumenta della città.L’organizzazione è a cura diOpera – Civita, gestore dei Musei Civici di San Gimignano.
 
Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 22 marzo 2017

Ristorazione, turismo e accoglienza italiana ad un crocevia. Politica e addetti ai lavori insieme per il bene del Sistema Italia

Sabato 1 aprile alle ore 15.00 a Firenze (Sala Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti (Piazza SS Annunziata 12) si tiene il talk show dal titolo “Enogastronomia ed accoglienza nel piano strategico del turismo” a cui prenderanno parte, tra gli altri, la senatrice Rosa Maria Di Giorgi, vicepresidente del Senato, e l’onorevole Dorina Bianchi, sottosegretario al ministero dei Beni culturali e del turismo
La ristorazione, l’accoglienza e il turismo italiano hanno una ghiotta occasione sabato 1 aprile: ritrovarsi faccia a faccia per confrontarsi e discutere sullo stato dell’arte dei tre settori per rompere lo schema tutto italiano che li porta a muoversi in autonomia, aprendo una nuova era all’insegna di una rete di collaborazioni e obiettivi comuni.
Tutto questo avverrà a Firenze, alle ore 15.00 presso la Sala Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti (Piazza SS Annunziata 12) con il confronto dal titolo “Enogastronomia ed accoglienza nel piano strategico del turismo” moderato dal direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini e da Anna Maria Tossani di Italia 7.
L’evento si svolgerà all’interno del “Premio Italia a Tavola” (#premioiat), la due giorni che Italia a Tavola dedica ogni anno dal 2009 ai protagonisti della ristorazione e dell’accoglienza, celebrati insieme ai “Personaggi dell’anno” eletti tramite un sondaggio tra lettori, appassionati e fans che quest’anno sono stati più di 197mila. Ad affiancare Italia a Tavola nell’organizzazione dell’evento ci sono associazioni di spicco come Ebit (Ente bilaterale industria turistica) e l’Associazione italiana Confindustria alberghi. Main sponsor della due giorni sono Grana Padano e Istituto Trentodoc che hanno sostenuto anche il premio per tutte le 8 settimane di sondaggio. Nove invece i partner tra cui Fic (Federazione italiana cuochi), Nic (Nazionale italiana cuochi), Euro-Toques, Conpait, AMPI, Ais (Associazione italiana sommelier), Cocktail in the world Mixology, Abi Professional (Associazione barman italiani) e Noi di sala. Media partner dell'evento saranno Risto Tv, Ansa, La Freccia, Cronache di Gusto, MySocialRecipe.
Il talk show è uno dei momenti clou del ricco programma poiché porta sul palco personaggi di spicco della politica e del settore, a cominciare dalla senatrice Rosa Maria Di Giorgi, vicepresidente del Senato, accanto all’onorevole Dorina Bianchi, sottosegretario al ministero dei Beni culturali e del Turismo, e all’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli. Tra gli alti rappresentanti delle istituzioni del settore, ci saranno Giorgio Palmucci, presidente Aica (Associazione Italiana Confindustria Alberghi), e Luigi Salvadori, presidente Confindustria Firenze.
Se è vero che la politica, le leggi, le dinamiche economiche e il confronto sono importanti e spesso determinano l’andamento di un settore è altrettanto vero che non si può fare a meno di ascoltare chi il settore lo vive sul campo tutti i giorni. Porteranno dunque la loro testimonianza e il loro contributo alla discussione personaggi del calibro di Antonello Maietta, presidente Ais; Enrico Derflingher, presidente Euro-Toques International e Italia; Claudio Sadler, cuoco 2 stelle Michelin e presidente dell’associazione Le Soste; Vincenzo Di Vincenzo, caporedattore Ansa Lombardia e Milano; Pasquale Diaferia, direttore creativo, giornalista e imprenditore; Roberto Naldi, vicepresidente esecutivo società Toscana Aeroporti; Alfredo Pratolongo, vicepresidente Fondazione Birra Moretti.
Firenze, che per il settimo anno ospita la manifestazione, non è stata scelta a caso. È stata infatti la prima città italiana ad adottare un piano per valorizzare le presenze di aziende legate all’ospitalità, alla convivialità e ai servizi nel centro storico. Non è un azzardo dire che l’iniziativa è stata capace di diventare subito un modello per tutta Italia che, forse, sta facendo suo il concetto di “squadra” sempre più fondamentale nel mercato del nuovo millennio. Il Governo infatti ha iniziato a lavorare quest’anno sul Piano Strategico del Turismo con cui intende ridisegnare la programmazione in materia di economia del turismo rimettendola al centro delle politiche nazionali e dando operatività all’indirizzo strategico per creare una visione omogenea in tema di turismo e cultura. Il documento - come ha spiegato ufficialmente il ministero dei Beni culturali - ha un orizzonte temporale di sei anni (2017-2022) e agisce su leve fondamentali come l’innovazione tecnologica e organizzativa, la valorizzazione delle competenze, la qualità dei servizi. Tali aspetti saranno integrati con la necessità di un utilizzo sostenibile e durevole del patrimonio ambientale e culturale. L’occasione di potersi confrontare con due rappresentanti di istituzioni direttamente coinvolte, come la vice presidente del senato e la sottosegretaria ai Beni culturali, non è da perdere soprattutto per le Regioni che dovranno allinearsi e stringere rapporti più saldi, per la loro economia e quella del sistema Italia.
Chiuso il talk show, ecco la consegna dei premi speciali (Award) ad alcune personalità di spicco del settore ristorazione, rappresentanti di istituzioni o imprenditori, che si sono particolarmente distinti nella valorizzazione del Made in Italy agroalimentare e nella promozione dello stile italiano nell'accoglienza.
Dalle parole ai fatti, perché molto di quello che il Made in Italy è capace di realizzare nel settore enogastronomico verrà gustato nella cena di gala in programma alle 20.00 presso Otel Variete, preparata da professionisti come cuochi stellati, pizzaioli, panificatori, maestri pasticceri, gelatieri, barman e sommelier. La serata sarà resa ancor più frizzante dalla consegna del premio “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e della ristorazione” ai vincitori del sondaggio di Italia a Tavola: Ernst Knam per la categoria “Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri”, Antonello Maietta per i “Maitre, Sommelier e Manager d’hotel”, Danny Del Monaco per i “Barman” e Paolo Massobrio tra gli “Opinion leader”.
Domenica 2 aprile la festa si chiuderà con l’inaugurazione della mostra fotografica “Foodgraphia” alle ore 11.00 presso Magazzino n.5 del Museo privato Bellini (via Lungarno Soderini 5). In esposizione scatti artistici dedicati al cibo, raffigurato come un oggetto spogliato del suo ruolo tradizionale.


Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi

Markku Piri, un finlandese alla Corte dei Medici presso Palazzo Medici Riccardi


La mostra di Markku Piri in Palazzo Medici Riccardi è stata presentata alla stampa oggi nel Palazzo Medici Riccardi in Firenze.
L'esposizione apre le celebrazioni in Italia del Centenario dell’Indipendenza della Finlandia, con il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia a Roma, del Consolato di Finlandia a Firenze e della Città Metropolitana di Firenze. 






Frutto di una profonda fascinazione del designer e pittore finlandese Markku Piri per l’Italia ed il Rinascimento fiorentino, questa Mostra nasce dopo una gestazione di tre anni, in cui l’artista si è lasciato ispirare dai luoghi e dai materiali, per creare con il suo stile sicuro ed eclettico, una serie di opere dove appare evidente e feconda la contaminazione culturale ed artistica che mescola il gusto della natura e dei colori con la ricercatezza delle forme e dei linguaggi.
La Mostra a Palazzo Medici Riccardi è stata ideata come un percorso alla scoperta delle novanta opere presenti che comprendono, da un lato, molte creazioni artistiche in vetro, piccole sculture, come pure installazioni di grandi dimensioni realizzate da Markku Piri con i più rinomati maestri artigiani di Murano; ma anche con gli artisti della cooperativa finlandese Lasismi, continuatori dell’antica arte di plasmare il vetro che è parte integrante della cultura finlandese, e che, con Piri, hanno creato collezioni di oggetti unici, come la “serie arcaica”, ispirata alla scala in pietra di qualità michelangiolesca della Sala Fabiani in cui verranno esposti, con una illuminazione appositamente ideata per queste opere, da conosciuti “light designer” finlandesi.
Idea portante della Mostra è creare un dialogo fra le sculture in vetro tridimensionali e le opere d’arte bidimensionali come nel caso delle serigrafie della serie Shadow Dances che dialogano con i vasi in vetro della collezione Raggi del Sole realizzata a Murano dal maestro Simone Cenedese; e con i dipinti ed i tessuti, in un unico discorso, che coinvolge l’architettura, la natura e lo spazio, in un elaborato e vivace gioco di colori, di forme e di riflessi.
Con l’obiettivo di sottolineare adeguatamente sia la celebrazione dei 100 Anni della Finlandia, sia l’edificio rinascimentale che ospita la Mostra, il cortile di Palazzo Medici Riccardi, diverrà per l’occasione, parte integrante dell’esposizione poiché verrà “arredato” con alcuni grandi pezzi della speciale collezione di tessuti e moderni arazzi, che Markku Piri, artista noto anche nel campo del design tessile, ha ideato in onore del centenario dell’indipendenza del suo Paese, ispirandosi alla natura della Finlandia e al cambiamento delle stagioni.
La mostra VETRO & DIPINTI dopo Firenze, in parte con opere diverse ispirate anche in questo caso alle caratteristiche dei luoghi espositivi che le ospiteranno, sarà a Roma, dal 17 giugno al 17 settembre, nel Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese; e quindi a Venezia, dal 7 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018, nel Museo del Vetro di Murano.
Markku Piri, designer, scenografo, pittore, poliedrico e prolifico artista finlandese ha realizzato, su invito, numerose mostre personali in gallerie e musei, sia in Finlandia che all’estero, e il tour espositivo “The Spirit of Paradise” nel 2011 – 2012, ha interessato le città di Madrid, Barcellona, Lisbona, Berlino e Washington DC.
Un finlandese alla Corte dei Medici
MARKKU PIRI – VETRO & DIPINTI
Palazzo Medici Riccardi, Sala Fabiani
Info: 055.2760340 / biglietteria@palazzo-medici.it
Orario: 8,30 - 19,00 (ultimo ingresso ore 18,30), mercoledì chiuso
Ingresso: libero dal lunedì al venerdì, sabato e domenica

Fabrizio Del Bimbo

Massimo Ghini Francesco Bonomo in ' CIAO' di Walter Veltroni alla Pergola di Firenze

dal 24 marzo al 2 aprile presso il Teatro della Pergola PRIMA NAZIONALE
(ore 20:45; domenica 15:45; riposo lunedì 27 marzo)
Fondazione Teatro della Toscana
in collaborazione con Q Academy
regia Piero Maccarinelli
scene e costumi Maurizio Balò
luci Umile Vainieri
Durata: 1h e 10’, atto unico.
TRAMA: un incontro fantastico tra un padre, morto giovane negli anni Cinquanta, e un figlio, ormai sessantenne, che lo ha sempre cercato. Il padre è Vittorio e il figlio è Walter Veltroni, ma i due protagonisti potrebbero essere ogni padre e ogni figlio di questo Paese meraviglioso e dannato.
Dal libro omonimo di Walter Veltroni edito da Rizzoli, Piero Maccarinelli dirige Ciao al Teatro della Pergola in prima nazionale da venerdì 24 marzo a domenica 2 aprile con Massimo Ghini e Francesco Bonomo, rispettivamente nel ruolo di Walter e Vittorio Veltroni: uno spettacolo sull’assenza, sul bisogno di relazione, sulla dolorosa bellezza della ricerca delle radici della propria vita.
“Una lunga amicizia mi lega a Walter Veltroni – afferma Massimo Ghini – ci conosciamo da quando avevamo 15 anni e condividevamo la passione della politica. Poi, i percorsi professionali ci hanno separato, ma siamo sempre rimasti in contatto. Walter, considerato l’argomento delicato, la fiducia nei miei confronti e la comune mancanza di un padre fin da piccoli, mi ha chiesto di interpretare la storia narrata nel suo libro Ciao”.
Le scene e i costumi sono di Maurizio Balò, le luci di Umile Vainieri. Una produzione Fondazione Teatro della Toscana in collaborazione con Q Academy.

Per l’occasione, venerdì 24 marzo dalle ore 20 Carpineto Grandi Vini di Toscana offrirà l’Aperitivo della Prima.
Martedì 28 marzo, ore 18, Walter Veltroni, Massimo Ghini, Francesco Bonomo, incontreranno il pubblico nel foyer del Teatro. Coordina Riccardo Ventrella. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Lo spettacolo sarà poi al Teatro Franco Parenti di Milano dal   19 al 30 aprile.
Del Bimbo Fabrizio

martedì 21 marzo 2017

Oltre un milione di euro per Innovation Culture


Iniziativa promossa da Fondazione CRF e dalla Fondazione per la ricerca e l’innovazione
in collaborazione con la Città metropolitana di Firenze, l’Università di Firenze,
Confindustria Firenze, Nana Bianca

Un bando per accedere ad un programma di formazione e accelerazione di start up e imprese innovative, tanti giovani ricercatori inseriti nelle imprese per sviluppare l’innovazione, un supporto alla nascita di start up tra giovani nel mondo universitario. Sono alcuni dei numerosi progetti –ideati e sostenuti da importanti istituzioni - in corso sul territorio fiorentino, per un valore complessivo che supera il milione di euro e si concretizzano in decine di nuovi posti di lavoro. La Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, la Fondazione per la ricerca e l’innovazione, la Confindustria Firenze e lo start up studio Nana Bianca hanno voluto presentarli stamani in una giornata chiamata non a caso ‘Innovation culture. Coltivando innovazione. Raccogliendo futuro’ che si è svolta nella sede della Fondazione CRF. L’hanno promossa anche la Città metropolitana fiorentina e l’Università di Firenze. Media partner è Toscana24.

Tantissimi i progetti che insistono in un campo quale è la trasformazione digitale che sta investendo tutte le fasi della nostra vita e di quella delle imprese. Lo hanno spiegato i partecipanti al dibattito che ha introdotto i lavori, moderati dal Direttore di Toscana24 Cesare Peruzzi: Gabriele Gori, Direttore Generale Fondazione CR Firenze; Andrea Arnone, Presidente Fondazione per la ricerca e l’innovazione e prorettore UniFi; Luigi Salvadori, Presidente Confindustria Firenze; Alessandro Sordi, Cofondatore Nana Bianca.

I progetti presentati dalle singole istituzioni coprono i diversi comparti nei quali si declina il complesso arcipelago dell’innovazione. L’impatto più forte anche dal punto di vista urbanistico lo avrà certamente la realizzazione di una hub digitale nella ex Caserma Cavalli in Piazza del Cestello, il deposito/granaio della famiglia Medici denominato ‘Granaio dell’ Abbondanza’. Un’operazione promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze assieme allo start up studio Nana Bianca e alla Fondazione Ricerca e Innovazione (FRI) che è partecipata da Unifi e da Città metropolitana. Essa comporta un ingente investimento da parte della Fondazione CR Firenze, vedrà la luce entro il prossimo anno e costituirà la prima esperienza di quartiere digitale (interesserà infatti tutto l’Oltrarno) e di luogo di formazione interamente dedicato alle nuove tecnologie digitali.
Una prima azione che vede protagonista la stessa squadra che gestirà il Granaio è il programma Hubble, presentato oggi, che prevede uno stanziamento complessivo di 800.000 euro per supportare un team di ragazzi nella realizzazione di nuove imprese e imprese innovative già costituite nel loro accesso e sopravvivenza nel mercato. ll bando ha la durata di un anno e la dotazione complessiva è di 500.000 euro da parte di Fondazione CRF a cui si aggiunge il valore delle risorse umane coinvolte in veste di tutorship, mentorship e esperti internazionali, messi a disposizione dai partner Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione, per complessivi circa € 300.000.

Il Progetto Faber è triennale (2016-209) e favorisce l’inserimento di sei ricercatori nelle imprese con lo scopo di implementare e supportare lo sviluppo di attività ad alto impatto innovativo. Il relativo bando era rivolto alle aziende associate a Confindustria e lo stanziamento complessivo è di 400.000 euro da parte di Fondazione CRF, Confindustria, FRI.  Impresa Campus è invece un percorso gratuito di training e di accompagnamento della durata di 5 mesi (da ottobre a marzo 2017) che vuole diffondere la cultura imprenditoriale e promuovere la nascita di nuove imprese tra i giovani nel mondo universitario. E’ promosso dal Centro di Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell’Incubatore Universitario (CsaVRI)  dell’Università di Firenze, con la collaborazione della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e il contributo di Fondazione CRF (il finanziamento complessivo è di 50.000 euro) e l’accesso è regolato da appositi bandi. Impresa Campus è alla sua 5 edizione e ha coinvolto nel tempo centinaia di ricercatori impegnati in percorsi formativi di cultura di impresa. Nel corso della giornata sono stati proclamati i vincitori e sono stati consegnati i relativi attestati. L’ultimo progetto, ‘Attività di sostegno rivolte alle startup innovative del territorio fiorentino’ è promosso dalla Città metropolitana di Firenze ed implementato dalla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione (per un finanziamento complessivo di 50.000 euro) e ha supportato 12 start up innovative del territorio nella loro fase di crescita e di accelerazione.

‘’Abbiamo voluto organizzare questa giornata – ha spiegato il Direttore generale di Fondazione CRF Gabriele Gori - per fare il punto sulle diverse iniziative che, insieme ai nostri partner, abbiamo avviato o stiamo per lanciare, in termini di ricerca, imprese e innovazione. La nostra Fondazione ha come obiettivo lo sviluppo socio economico del territorio, perseguito sia attraverso la nostra attività ordinaria, che ci vede come un soggetto ‘donatore’ puro, sia attraverso una progettualità diretta che si sviluppa, in collaborazione con altri attori territoriali, per soddisfare bisogni e sollecitazioni specifiche che ci pervengono dalla comunità attraverso il dialogo costante che manteniamo. Questa seconda modalità, soprattutto in settori come quello della ricerca e dell’ innovazione, ci sembra essere la più efficace. Ci siamo proposti, strategicamente, come ente aggregatore di soggetti che partecipano all’ecosistema dell’innovazione costruendo iniziative che già di per se hanno un valore economico importante, ma che ci auguriamo producano un impatto reale e consistente nel territorio creando valore e lavoro. Faber e Hubble sono progetti di questo tipo e i numeri parlano da soli: 6 ricercatori già assunti all’interno di 6 imprese e finanziamenti seed fino a € 50.000 per idee che vogliono diventare imprese o imprese già esistenti che vogliono ‘attrezzarsi’ per il mercato’’.

“La giornata di oggi – ha osservato il Presidente della Fondazione per la ricerca e l’innovazione e Prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze Andrea Arnone - documenta concretamente come l’Università di Firenze stia declinando la cosiddetta ‘terza missione’, cioè quel trasferimento di conoscenze che, accanto a ricerca e didattica, fa parte degli scopi istituzionali degli atenei. Insieme alla Fondazione per la ricerca e l’innovazione, Unifi è fortemente impegnata, da un lato, sul piano della formazione, per stimolare la imprenditività di giovani laureandi e laureati, con Impresa Campus; dall’altro, sul piano della ricerca applicata, per creare link con le aziende del territorio (il progetto Faber ne è un esempio). Ma anche l’obiettivo di dare supporto alla creazione di nuove imprese, con il fondamentale coinvolgimento di giovani, ha la collaborazione fattiva dell’Ateneo, che si mette a disposizione, con il suo Incubatore, dell’ecosistema metropolitano dell’innovazione, trasferisce nuove conoscenze e, dunque, crea maggiore competitività”.

“Per molte imprese l’innovazione è già una realtà - ha sottolineato il Presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori - per altre sarà un’opportunità indispensabile per crescere. Per questo come Confindustria, stiamo lavorando per incrementare la diffusione delle tecnologie digitali. Il nostro impegno è volto a favorire contaminazione positiva fra aziende, università e distretti tecnologici, creando un ponte fra impresa e ricerca. Sono progetti come quelli presentati oggi che ci confermano che siamo sulla buona strada e che Firenze sa essere terra di innovazione e di Industria 4.0”  

‘’Il digitale – ha sottolineato Alessandro Sordi, cofondatore di Nana Bianca - è stato spesso considerato un settore minore dell'economia, perdendo di vista l'enorme rivoluzione che altri paesi hanno cavalcato diventando oggi economie dominanti nelle nostre città e nelle nostre abitudini quotidiane. Assieme alla Fondazione CR Firenze stiamo lavorando alla creazione di un ecosistema che permetta di attrarre giovani talenti in città, formarli, finanziarli e concentrare su di essi l'attenzione del tessuto industriale consolidato.  Strumenti come il programma di accelerazione Hubble, proiettano la città in una nuova era che vedrà nascere nuove tipologie di impresa e un offerta di lavoro di livello internazionale.

Al termine dei lavori sono stati proclamati i vincitori di Impresa Campus: al primo posto si è classificato il progetto Argo OS per l’ideazione e lo sviluppo di un sistema operativo in grado di fare dialogare un drone con altri dispositivi hardware, al secondo Playtips for Kids per il progetto di un’app in grado di offrire ogni giorno consigli innovativi su giochi o attività da svolgere insieme a bambini, al terzo GPCycle  per la progettazione e lo sviluppo di un display LED da bici in grado di dialogare con lo smartphone e fornire informazioni e dati circa la navigazione dell'utente.

I PROGETTI PRESENTATI /SCHEDA DI SINTESI
Hubble
Una call per accelerazione di imprese dedicato a idee e start up innovative già costituite. Investimento pari a € 800.000 da Fondazione CR Firenze, Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione (partecipata di Città Metropolitana e Università di Firenze). Progetto annuale
Faber
Inserimento di 6 ricercatori in 6 micro, piccole e medie imprese del territorio fiorentino (ambiti: moda, meccanica, agroalimentare, industria turistica). Dotazione € 400.000 messe a disposizione da Fondazione CR Firenze, Confindustria Firenze FRI. Progetto triennale
Impresa Campus
Un percorso gratuito di training e accompagnamento della durata di circa 5 mesi finalizzato a diffondere la cultura imprenditoriale e promuovere la nascita di nuove imprese tra i giovani nel mondo universitario. E’ realizzato dall’Università di Firenze in collaborazione con la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione. La dotazione complessiva è di € 50.000 l’ anno da Fondazione CR Firenze. Impresa campus esiste da 5 anni.
Progetto a supporto delle start up della Città Metropolitana di Firenze
Supporto al le startup innovative (iscritte al corrispondente registro presso la Camera di Commercio di Firenze) presenti nel territorio fiorentino nella loro fase di crescita. Offerta di  servizi specifici ed attività formative secondo esigenze e richieste emerse dai soggetti selezionati mediante un’apposita manifestazione pubblica d’interesse. In collaborazione con FRI e attori dell’innovazione del territorio. Contributo da parte di Fondazione CR Firenze e FRI pari a € 50.000


Fabrizio Del Bimbo




La donna e i cambiamenti della società al centro del 15o Korea Film Fest

Ospite speciale il regista Park Chan-wook, che presenterà in anteprima italiana il nuovo film
“The Handmaiden”, terrà una lezione di cinema, riceverà il premio alla carriera e le chiavi della città
e sarà omaggiato con una retrospettiva dedicata al suo percorso artistico

In programma 43 titoli tra prime italiane ed europee, oltre a due mostre, uno spettacolo di danza e vari eventi collaterali. Tra le novità la sezione K-Woman, sulla figura della donna nel cinema di Corea



La società coreana vista dalla strada e con gli occhi della gente comune, la condizione delle donne tra desideri ed emancipazione e il rapporto controverso con la Corea del Nord, paese gemello eppure lontanissimo. Saranno questi i temi centrali del 15/mo Florence Korea Film Fest, il festival dedicato al meglio della cinematografia sud coreana contemporanea che si terrà dal 23 al 31 marzo al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour, 50r) e in vari luoghi della città.

La manifestazione quest’anno propone un ricco programma con 43 titoli tra corti e lungometraggi premiati nei festival di tutto il mondo, anteprime, incontri con gli autori, mostre, eventi collaterali e ospiti tra cui spicca il nome del regista e sceneggiatore di culto Park Chan-wook. Il cineasta amato da Quentin Tarantino, che in più di vent’anni di carriera ha firmato pellicole rivoluzionarie come “Old Boy” e “Lady Vendetta”, presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film “The Handmaiden”, terrà una lezione di cinema aperta al pubblico e sarà omaggiato con un premio alla carriera, le chiavi della città e una retrospettiva di 13 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico.

4 le sezioni tematicheOrizzonti Coreanidedicata ai grandi nomi del cinema di Corea, con film campioni d’incassi in patria e vincitori di riconoscimenti internazionali; Independent Korea, che ospita lavori di giovani e talentuosi registi esterni alla grande distribuzione; la Notte Horror, selezione delle pellicole di genere più originali dell’ultimo anno e Corto, Corti, spazio dedicato al cortometraggio. Tra le novità il focus K Woman, 5 titoli per esplorare il ruolo della figura femminile sul grande schermo, con opere che spazieranno dal documentario al thriller. 

La rassegna, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, inaugura la sesta edizione della Primavera Orientale, iniziativa che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana. 

APERTURA E CHIUSURA
L’apertura del festival sarà affidata a “The Age of Shadows”, l’action thriller selezionato per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar 2017 che sarà proiettato in prima italiana alla presenza del pluripremiato regista Kim Jee-woon. Applaudito dalla critica per le impressionanti scene d’azione e l’estetica raffinata, il film è ambientato alla fine degli anni Venti nella Corea occupata dai giapponesi e racconta la sottile battaglia psicologica tra Lee Jung-chool, agente di polizia incaricato di consegnare agli invasori un gruppo armato di combattenti per la libertà, e il leader della resistenza Kim Woo-jin. La serata di chiusura sarà invece dedicata a “The Net”, l’ultima pellicola di Kim Ki-duk sulla relazione tra le due Coree, presentata a Venezia 2016. Dopo un guasto accidentale al motore della sua barca, un pescatore nordcoreano va alla deriva e giunge in Corea del Sud, dove viene sottoposto a una serie di indagini brutali. Una volta rimandato a casa, tuttavia, il trattamento da parte delle autorità del suo paese sarà esattamente lo stesso, lasciando all’uomo la sensazione di essere intrappolato tra le ideologie repressive di due nazioni divise.

OMAGGIO A PARK CHAN-WOOK, IL POETA DELLA VENDETTA
Tra i capofila della new wave di cineasti che, a partire dagli anni Novanta, hanno trasformato il cinema coreano in uno dei movimenti artistici di maggiore risalto a livello mondiale, e acclamato da pubblico e critica per il suo stile unico, Park Chan-wook sarà l’ospite speciale della 15/ma edizione del festival. Il regista che ha portato sullo schermo i dilemmi del peccato e della redenzione declinati attraverso storie percorse dal fil rouge della violenza, sarà a Firenze per incontrare il pubblico e ricevere il premio alla carriera e le chiavi della città sabato 25 marzo, occasione durante la quale presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film “The Handmaiden”, sontuosa opera in costume ambientata durante la dominazione nipponica in Corea, che lui stesso ha definito “una celebrazione del piacere femminile e un grido di libertà contro l’oppressione degli uomini”. La mattina dello stesso giorno sarà inoltre protagonista di una masterclass (prenotazione obbligatoria su www.koreafilmfest.com) sul suo cinema, i suoi maestri e il mondo violento e stralunato di cui è interprete per antonomasia. Nell’ambito della retrospettiva a lui dedicata saranno proiettate alcune tra le sue opere più significative: da “Joint Security Area” (2000), in cui si affronta il tema delle relazioni tra Corea del Nord e Corea del Sud, alla “Trilogia della Vendetta”: il trittico composto da "Mr Vendetta" (2002), "Old Boy" (2004, Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes) e "Lady Vendetta" (2005, premio "Cinema Avvenire" e "Leoncino d'oro" a Venezia) che ha reso la sua inconfondibile marca autoriale nota in tutto il mondo. Si continua con lavori più recenti: la tenera e surreale storia d’amore raccontata in “I’m a Cyborg, but that’s ok” (2006), il vampire movie “Thirst”, vincitore del Premio della Giuria a Cannes nel 2009, e “Stoker” (2013), realizzato in lingua inglese con un cast internazionale (tra cui l’attrice Nicole Kidman), oltre a 5 cortometraggi.

FOCUS K WOMAN
Amanti, amiche, madri, maestre, figlie. Sono queste le donne di K Woman: una selezione di pellicole, tra realtà documentaria e finzione cinematografica, per avvicinarsi all’universo femminile raccontato dal cinema coreano degli ultimi anni. L’erotismo, il brivido, la speranza, la forza, la disciplina, la compassione e l’amore caratterizzano le vite vere o solo immaginate di questi indimenticabili personaggi che lottano costantemente per affermare il proprio valore e la propria identità. In programma “The Bacchus Lady” di E J-yong (ospite del festival), opera coraggiosa applaudita alla Berlinale che indaga il fenomeno delle prostitute di mezza età; “Mrs. B., a North Korean Woman” di Jero Yun, la storia vera presentata a Cannes di una donna nordcoreana fuggita in Cina e del suo rischioso viaggio per ricongiungersi alla famiglia in Corea del Sud; “Manshin”, lavoro firmato da Park Chan-kyong (fratello del più noto Park Chan-wook) su una delle più grandi sciamane coreane; il thriller politico “The truth beneath” di Lee Kyoung-Mi, una sorta di “House of cards” in versione orientale; e il controverso “Misbehavior” di Kim Tae-yong, sul triangolo amoroso tra due insegnanti e un giovane allievo.

ORIZZONTI COREANI, INDEPENDENT KOREA E NOTTE HORROR
Tra i titoli principali della sezione Orizzonti Coreani, dedicata ai film di maggior risonanza prodotti nel Paese del Calmo Mattino, spiccano l’action movie “Tunnel”, storia del caso mediatico nato intorno alla vicenda di un uomo intrappolato nel crollo di una galleria, e la stralunata commedia campione d’incassi “Lucky Key”, su uno sfortunato furto d’identità, che saranno introdotti al pubblico rispettivamente dai registi Kim Seong-hun e Lee Gye-byok. Da non perdere “Yourself and Yours”, nuovo lavoro del pluripremiato maestro Hong Sang-soo sul tema del doppio all’interno di una coppia di innamorati; l’acclamato “The Wailing” di Na Hong-jin, inquietante storia di demoni accolta con calore dalla critica e dal pubblico come uno dei film di genere più originali degli ultimi anni; “Train to Busan” di Yeon Sang-ho, zombie movie che ha sbancato al botteghino in Corea, presentato ai Midnight Screenings dell’ultimo festival di Cannes, e “Dong-ju: the Portrait of a Poet” di Lee Joon-ik, che ripercorre la storia del poeta Yun Dong-Ju agli inizi del Novecento: l’arte, gli studi in Giappone e la lotta per l’indipendenza del suo paese, fino all’arresto e alla morte. Si prosegue con “A Man and a Woman”, commuovente storia d’amore firmata da Lee Yoon-ki, e “Twenty Again” di Park Heung-shik, pellicola girata in Italia che racconta l’incontro di un uomo e di una donna dopo anni dalla fine della loro relazione. Il cinema indipendente, all’interno della sezione Independent Korea, sarà rappresentato da “Alone” di Park Hong-min, lavoro onirico che trasporta lo spettatore in un mondo in cui i personaggi, intrappolati fra sogno e realtà, si muovono su paesaggi urbani tanto oscuri e bizzarri da ricordare l’inconscio, e “Worst Woman” di Kim Jong-kwan, film poetico e ironico su una ragazza alla ricerca della propria affermazione. Per gli appassionati del genere è in programma inoltre la Notte Horror, che porterà a Firenze “Seoul Station”, prequel animato di “Train to Busan” firmato sempre da Yeon Sang-ho, in cui un’orda di morti viventi si fa strada per le vie di una Seoul notturna e sinistra.

CORTO, CORTI
Animazione, tradizione, mistero, amore, cucina e scontri fra Nord e Sud Corea sono alcuni tra gli ingredienti della sezione di cortometraggi indipendenti selezionati in collaborazione con Asiana International Short Film Festival e Seoul International Estreme Short Image & Film Festival. 12 i titoli in cartellone: “Hitchhiker” di Jero Yun, su un misterioso autostoppista; “Home Meal” di Ku Se-mi, una fantasiosa cena di famiglia; “Infinite Loop” di Lee Sang-hyun, un circolo vizioso di avidità e morte; “The empty” di Jeong Da-hee, poetico lavoro di animazione sul ricordo; “Wednesday Prayer Group” di Kim In-seon, storia surreale su un gruppo di preghiera; “Winter Tree” di Kim Shin-jung, il racconto del ritorno a casa di un padre dopo una lunga assenza; “Bergain” di Lee Chung-hyun, che segue una schermaglia tra una liceale e un uomo d’affari per contrattare un rapporto sessuale; “Demiltarized Zone” di Lee Min-u, ambientato nella zona cuscinetto tra le due Coree; “Fly to the Sky” di Yi Ok-seop e Koo Kyo-hwan, un incontro dalle conseguenze inattese; “Nadri” di Kim Gyeong-jin, spaccato su un pic nic familiare; “Ssireum” di Kwak Ki-hyuk, deliziosa animazione sulla lotta coreana; “The Cockroach” di Lee Jin-ho, sulla visita di un ospite indesiderato.
EVENTI COLLATERALI
Arricchiranno l’iniziativa mostre, eventi sportivi e spettacoli organizzati nell’ambito della Korea Week, settimana dedicata alla cultura del Paese del Calmo Mattino. Dal 23 al 31 marzo a Palazzo Bastogi (via Cavour 18) sarà allestita la mostra “Minhwa, i dipinti che aprono il nuovo anno”, personale dell’artista Suh Gong Im che porterà in Toscana 35 dipinti realizzati con uno stile risalente al XVII secolo per celebrare l’ingresso nell’anno del Gallo (inaugurazione giovedì 23 marzo ore 18.00, ingresso libero, visitabile da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00). Inoltre, dal 23 al 30 marzo alle ore 16.00, al cinema La Compagnia sarà possibile provare l’hanbok, il tipico abito da cerimonia coreano, mentre per gli appassionati di arti marziali sabato 25 marzo alle 16.00 in Piazza della Repubblica si terrà una dimostrazione di Taekwondo, sport nazionale di Corea in collaborazione con FITA, Federazione Italiana Taekwondo. E ancora: dal 29 al 30 marzo alle ore 16.00 al cinema La Compagnia si potrà provare a dipingere sull’hanji, la carta realizzata dalla corteccia del gelso capace, con la sua straordinaria resistenza, di preservare i manoscritti per millenni (iscrizione gratuita su prenotazione a info@koreafilmfest.com), mentre il 30 marzo alle 17.30 inaugurerà alle Murate – Progetti Arte Contemporanea (Piazza delle Murate) “Straniamento”, mostra che spazierà tra fotografia, video installazioni, pittura e scultura unendo due curatrici coreane e sette artisti già noti al pubblico italiano grazie alla Biennale di Venezia, organizzata in collaborazione con Mus.e e Comune di Firenze (ingresso gratuito, aperta fino al 29 aprile, da martedì a sabato 14.30/19.30). Conclusione sabato 31 marzo alle 20.30 al Teatro Verdi (via Ghibellina 99) con una performance di danze e musiche del The Institute of Korean Traditional Culture (ingresso 5€).

IL PREMIO
Dopo ogni proiezione il pubblico in sala sarà chiamato ad esprimere il proprio parere sul film appena visto all’interno delle sezioni Independent Korea e Orizzonti Coreani, per conferire al più votato l’“Asiana Airlines Audience Award”. La giuria del festival inoltre valuterà le opere delle medesime sezioni per assegnare il “Festival Critics Award”. Le pellicole vincitrici saranno annunciate in occasione della cerimonia di chiusura della manifestazione, giovedì 30 marzo alle 20.30 al cinema La Compagnia. 
Il festival è organizzato grazie al contributo di Regione Toscana, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Istituto Culturale Coreano a Roma, Comune di Firenze, FST - Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Main sponsor: Asiana Airlines, Conad, Korean Air. Media partner: Movieplayer, Taxidrivers, Mymovies, Long Take, Asian World, Asian Feast, Mugunghwa Dream, Radio Toscana, Vertigo24, Radio Italia Cina. 

Info: Florence Korea Film Fest, via San Domenico 101, Firenze | 055 50 48 516 | info@koreafilmfest.com | www.koreafilmfest.com

I luoghi: Cinema La Compagnia, via Cavour 50r, 055 268451 | Teatro Verdi, via Ghibellina 99, 055 212320 | Palazzo Bastogi, via Cavour 18, 055 23871 | Le Murate – Progetti Arte Contemporanea, piazza delle Murate, 055 2476873

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 17 marzo 2017

A Colle Val d’Elsa arte e storia colligiana nel nuovo Museo San Pietro


Dall'unione di tre realtà culturali, arricchite da donazioni private, nasce il nuovo Museo San Pietro nell’edificio dell’omonimo ex monastero.


Collocata a metà strada tra Firenze e Siena, Colle Val d’Elsa è una meta storico artistica che non sfugge all’occhio del viaggiatore più attento, che va al di fuori degli itinerari classici.
Dall’unione del Museo Civico e Diocesano d’arte sacra, con la Collezione del Conservatorio di San Pietro nasce il nuovo Museo San Pietro, al quale si aggiungono, per il periodo dell’arte moderna e contemporanea, le donazioni della Collezione Bilenchi e della Collezione Fusi, entrambi esponenti del mondo intellettuale e artistico, nativi di Colle Val d’Elsa.

Il nuovo Museo  deve diventare un luogo inteso a narrare la storia della comunità colligiana e della sua diocesi nell’arco dei secoli attraverso le opere d’arte, inserite in un percorso costruito sull’aspetto civico come su quello religioso, dimensioni tipiche della civiltà italiana antica. Un progetto che nasce da lontano, accarezzato dalle precedenti amministrazioni comunali che intuirono la necessità “strategica” di restaurare l’antico monastero di San Pietro. Qui, nelle sue sale restituite allo splendore originale, dialogano le collezioni di differenti istituzioni e donazioni, inserite in un unico percorso ben armonizzato e coinvolgente, ce le opere si presentano al visitatore accogliendolo e guidandolo nella storia locale.

Il percorso si apre con il Tesoro di Galognano, un corredo di oggetti sacri del VI Secolo, che costituisce la prima testimonianza cristiana a Colle; il calice che lo compone, porta inciso l’emblema del Sacro Chiodo, la reliquia assai venerata in città e conservata nel Duomo. Suggestiva la prosecuzione con le pitture religiose di esponenti della scuola senese, fra i quali il Maestro di Badia a Isola e Cennino Cennini.
Spiccano le scenografiche pale di Giovanni Maria Tolosani, vicino al Ghirlandaio, mentre Girolamo Genga ricorda il Perugino.

Degna di nota la galleria dei ritratti dei personaggi illustri di Colle: il busto di Arnolfo di Cambio, quelli di alcuni esponenti della famiglia degli Usimbardi, e ancora il garibaldino Giuseppe Bordi. Poiché però nel Settecento la città ebbe numerosi benefici da parte del Granduca Leopoldo, in galleria campeggia anche il suo ritratto.

La Galleria Civica, che costituisce la sezione moderna del Museo, accoglie le tele del tardo Macchiaiolo Antonio Salvetti, e l’astrattismo novecentesco di Walter Fusi. Per la cronaca, oltre che artista, Salvetti fu anche esponente politico, ricoprendo la carica di primo sindaco socialista della città fra il 1897 e il 1898.
A conclusione di questa panoramica sulla storia e sull’arte di Colle, la collezione di Romano Bilenchi,  con numerosi volumi accolti nella sala della biblioteca, cui si affiancano le tele di Moses Levy, Ottone Rosai, Mino Maccari, artisti cari allo scrittore.

Il Museo è stato pensato come luogo attivo, non semplice raccolta di opere, e pertanto accoglierà un laboratorio didattico per le scuole, così come una sala per mostre temporanee.
A breve riapriranno sia il Museo Archeologico sia il Museo del Cristallo, importanti  realta' della storia cittadina.A dimostrazione di come sia possibile investire nella cultura, se solo c’è la volontà politica.  Colle rivolge poi un appello al Ministero dei Beni Culturali e alla Regione Toscana per il restauro dell’antica chiesa di San Pietro, attigua al monastero, e purtroppo attualmente chiusa perché in pessimo stato di conservazione.


Info: www.collealtamusei.it

Fabrizio Del Bimbo

W Momix forever al Teatro Verdi

W MOMIX FOREVER è una festa fra Momix ed il suo pubblico. Alla carrellata di splendide coreografie si sono unite tre nuove creazione Inedite per Firenze ed il recupero di capolavori che hanno segnato la storia della compagnia dagli storici MOMIXCLASSICS, PASSION, BASEBALL, OPUS CACTUS, SUNFLOWER MOON, fino al più recente BOTHANICA e l'ultimo grande successo ALCHEMY.
da giovedì 23 a martedì 28 marzo
spettacoli ore 20,45 – sabato ore 16,45 e 20,45 - domenica ore 16,45
TEATRO VERDI DI FIRENZE
W MOMIX FOREVER
una creazione di MOSES PENDLETON
PREVENDITA
Biglietteria del Teatro Verdi Via Ghibellina 97 - Firenze, tel (+39) 055-21.23.20 lunedì/venerdì ore 10.00-13.00/16.00-19.00
Box Office   Via delle Vecchie Carceri 1– Firenze Tel (+39)055-21.08.04 senza maggiorazioni lunedì/venerdì ore 10.00.00-19.00 - sabato ore 10.00-14.00
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 15 marzo 2017

AD ALTOPASCIO E' STATO INAUGURATO IL 9° PUNTO ENEL

  È stato inaugurato  il nuovo Punto Enel di Altopascio, in via Cavour 44, nella zona centrale del paese. Al taglio del nastro sono intervenuti la responsabile Punti Enel Partner Toscana Tiziana Carlucci, il channel manager di Enel Energia Paolo Andreotti e Marco Baccellini di MBTech, imprenditore che gestirà la struttura.


Gli uffici saranno aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 . L’apertura di questo Punto Enel costituisce un’ottima notizia per i cittadini, che potranno usufruire di un ulteriore servizio ma soprattutto ottenere risparmi nelle bollette di energia elettrica e gas grazie alle offerte di Enel Energia, calibrate sulle diverse tipologie di consumo, e contribuire alla sostenibilità ambientale con la campagna di efficienza energetica di Enel Energia, dalle lampadine a led agli elettrodomestici fino alle biciclette elettriche.
Ora sono ben 9 i Punti Enel  oltre al Punto Enel diretto di Lucca, in viale Castracani 194, sono infatti attivi i Punti Enel Partner di Lucca (via Pisana 24) Altopascio (via Cavour 44), Capannori (via Colombini 53/a), Viareggio (via Marco Polo 133 e via Coppino 17), Pietrasanta (via Provinciale Vallecchia 19), Fornaci di Barga (via Repubblica 156/a), Castelnuovo Garfagnana (via Valmaira 4). Altri Punti Enel Partner sono presenti in Valdinievole e nel territorio pistoiese. Complessivamente in Toscana i Punti Enel Partner, gestiti da imprenditori del settore dell’energia e delle rinnovabili, sono circa 50 e si aggiungono agli 11 Punti Enel diretti presenti in tutti i capoluoghi di provincia e a Piombino. 
Del Bimbo Fabrizio

martedì 14 marzo 2017

Enel Green Power investirà un milione e mezzo di euro sull'AMIATA in geotermia

 La geotermia è pronto a sprigionare calore per le aziende dell’Amiata senese: Comune di Piancastagnaio ed Enel Green Power, infatti, comunicano che nei prossimi giorni partiranno i lavori per la costruzione del teleriscaldamento geotermico nell’area artigianale “La Rota”, nel territorio comunale di Piancastagnaio.
Le operazioni consentiranno di realizzare la rete di teleriscaldamento utile a fornire calore alle aziende de “La Rota”, che potranno così abbattere notevolmente il costo per l’utilizzo del calore oltre che contribuire alla sostenibilità ambientale grazie alla fornitura termica proveniente da fonte rinnovabile. Questa opportunità si aggiunge alla possibilità di avere uno sconto di circa il 10% sulla bolletta di energia elettrica con Enel Energia, la società del Gruppo Enel che opera sul mercato libero dell’elettricità e del gas, grazie all’accordo stipulato tra Regione Toscana ed Enel che proprio nel mese di marzo viene presentato sui territori geotermici.



Questa attività è possibile grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ed Enel Green Power con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico, sociale ed ambientale del territorio: l’iniziativa, infatti, permetterà di usufruire di calore geotermico sia per il riscaldamento dei locali che per l’acqua sanitaria a prezzi notevolmente più bassi rispetto ai combustibili fossili e con un enorme vantaggio ambientale legato all’annullamento delle emissioni da combustione delle caldaie a gas e gasolio ad oggi presenti. I lavori dovrebbero terminare entro l’autunno 2017. L’investimento di Enel Green Power per la realizzazione dell’opera è di circa un milione e mezzo di euro.
La rete di teleriscaldamento de “La Rota” va ad integrare la filiera del calore già presente nei Comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Montieri, Monteverdi Marittimo, Radicondoli (in fase di realizzazione) e Santa Fiora, che colloca Enel Green Power tra i maggiori fornitori di calore da fonte rinnovabile in Italia dove attualmente fornisce 310 TCal/anno, con 80 impianti di cessione calore, 30 ettari di serre riscaldate e circa 10mila utenze domestiche e commerciali.
Gli impianti geotermici produttivi presenti in Italia sono tutti di Enel Green Power e sono concentrati in Toscana – tra le province di Pisa, Siena e Grosseto – dove Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia a livello internazionale. Delle 34 centrali geo di EGP, 15 sono in provincia di Pisa per un totale di 16 gruppi di produzione; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi; infine, altre 10 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione. Il 2016 ha fatto registrare il record di produzione con 5.871 GWh (quasi 6 miliardi di chilowattora), in grado di soddisfare quasi il 30% del fabbisogno energetico della regione. Si tratta di una quantità di energia elettrica pari ai consumi annui medi di oltre 2,4 milioni di famiglie (superiore al numero delle famiglie toscane), che consente un risparmio di oltre 1 milione e 400 mila TEP (Tonnellate equivalenti di petrolio) e 4,1 Mt emissioni di CO2 evitate.
  Del Bimbo Fabrizio

venerdì 10 marzo 2017

Agli IUffizi un dovuto riconoscimento a Suor Plautilla Nelli

Da tanto tempo Suor Plautilla Nelli, prima donna  pittrice, meritava una mostra, per riscattare la sua memoria storica e le sue opere d’arte spesso, ingiustamente, assegnate a uomini artisti: una mostra che apre la serie delle iniziative che le Gallerie degli Uffizi progettano di realizzare ogni anno dedicate alle donne che seppero distinguersi anche nel campo delle arti.


Plautilla Nelli (Firenze 1524-1588) è considerata la “prima pittrice fiorentina” le sue opere ai tempi di Giorgio Vasari erano disseminate nei conventi e nelle dimore dei gentiluomini fiorentini. Entrata a quattordici anni nel convento domenicano di Santa Caterina in Cafaggio a Firenze, in piazza San Marco, Plautilla, imbevuta della mistica savonaroliana, fu interprete appassionata della poetica figurativa ispirata al magistero di Girolamo Savonarola nel campo delle arti e al nuovo modello disciplinato di santità femminile della riforma tridentina.
Nel monastero fiorentino ricoprì la carica di priora e fu a capo di una fiorente bottega artistica grazie alla quale numerose consorelle sue discepole contribuirono alla diffusione di immagini sacre, avvalendosi di una tecnica pittorica da vere professioniste. Intesa come parte integrante del lavoro quotidiano delle suore e approvato come regola di tutte le terziarie domenicane, la creazione di immagini sacre era valutata essenzialmente per la loro efficacia devozionale e non certo dal punto di vista dell’originalità dello stile o della composizione. La vendita di tali opere divenne poi fondamentale per la vita del convento di Santa Caterina all’indomani della riforma dei monasteri femminili emanata dai decreti tridentini nel 1566, riforma che sanciva la proibizione di ricercare beneficenze fuori delle mura conventuali.


La mostra è stata realizzata con il contributo della  fondazione statunitense Advancing Women Artists Foundation, che ha anche finanziato il restauro di 5 opere e 2 manoscritti esposti, alcuni dei quali sono di nuova attribuzione. La fondazione, a Firenze dal 2006, si dedica al restauro e all’esibizione dell’arte al femminile conservata nei musei e nelle chiese della città. Nell’ultimo decennio ha restaurato 21 opere di Plautilla Nelli, contribuendo notevolmente alla riscoperta dell’artista e diffondendo la sua storia a Firenze e in tutto il mondo.

“Le opere di artiste donne che abbiamo ritracciato e censito nei musei e chiese di Firenze sono più di 2.000. spiega Jean Fortune fondatrice e presidentessa di AWA - Sono una parte ‘invisibile’ della storia dell’arte, che necessita di essere restituita al pubblico. Plautilla Nelli ha aperto la strada ad altre donne della sua epoca e ha goduto di un successo senza precedenti. È l'ispirazione il vero stimolo della nostra missione: dare voce alle donne artiste del passato. Grazie a questa mostra, Nelli non sarà più tra le artiste ‘invisibili’”.

Nicoletta Curradi