giovedì 29 dicembre 2016

Lavoro in Toscana: la crisi continua

 Si è svolta il 28 dicembre l'incontro stampa della Segretaria Generale Dalida Angelini della CGIL per parlare dei dati di previsione 2016-2017 dell'economia toscana e delle iniziative per la Carta dei Diritti Universali del Lavoro e per la campagna sui 3 Referendum.

“I titoli erano giusti ma lo svolgimento della riforma era sbagliato. La vittoria del No al referendum costituzionale va letta: il bisogno dei giovani, il disagio sociale. La politica si deve interrogare. E ora deve avere il coraggio delle proprie azioni, le leggi sbagliate vanno cambiate”: ha esordito così Dalida Angelini nella conferenza stampa di stamani presso la sede dell’organizzazione a Firenze. “I dati dell’economia toscana sul 2016 non sono positivi e anche nel 2017 le stime non parlano della ripresa che servirebbe - ha aggiunto Angelini -. Per questo siamo in campo con la proposta di Carta dei diritti universali del lavoro, un nuovo Statuto dei lavoratori che è approdato presso la commissione lavoro della Camera. A sostegno di questa, ci sono i tre referendum sulla cui legittimità si esprimerà la Consulta l’11 gennaio: uno per abolire i voucher, uno per ripristinare l’Articolo 18, uno per la responsabilità in solido sugli appalti. Milioni di italiani e migliaia di toscani hanno firmato queste proposte, e noi coerentemente dal 12 gennaio saremo in campagna elettorale. Per il 23 gennaio chiameremo tutti i parlamentari toscani ad un incontro nella nostra sede affinché nei luoghi competenti si discuta di queste proposte (nei mesi scorsi avevamo incontrato sul tema i rappresentanti dei partiti). Vedremo chi il 23 ci sarà e chi I licenziamenti disciplinari (dato italiano) passano dai 36.048 del 2015 ai 46.255 del 2016 (confronto sui primi otto mesi dell’anno), con un aumento del 28%.
- Voucher (da 10 euro) venduti in Toscana: nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 3.547.848, nel 2015 (stesso periodo) 6.355.260, nel 2016 (stesso periodo) 8.852.290 (si prevede che a fine anno saranno oltre i 10 milioni). Tra 2014 e 2015 sono cresciuti del 79,1%. tra il 2015 e il 2016 del 39,3%.
(Fonte: Osservatorio precariato Inps)





Calano le assunzioni a tempo indeterminato, aumentano i licenziamenti disciplinari, boom dei voucher
- Nuovi rapporti di lavoro attivati in Toscana: le assunzioni a tempo indeterminato nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 72.986, nel 2015 (stesso periodo) 100.099, nel 2016 (stesso periodo) 69.334. Tra 2015 e 2016, c’è stato un calo di assunzioni a tempo indeterminato del 30,7% (contando anche le assunzioni a termine, in apprendistato e stagionali si passa al -5,5%).
- Trasformazioni da rapporto a termine a indeterminato in Toscana: nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 20.161, nel 2015 (stesso periodo) 26.728, nel 2016 (stesso periodo) 18.136. Nel confronto tra 2015 e 2016 c’è stato un calo del 32,1%.
- I licenziamenti disciplinari (dato italiano) passano dai 36.048 del 2015 ai 46.255 del 2016 (confronto sui primi otto mesi dell’anno), con un aumento del 28%.
- Voucher (da 10 euro) venduti in Toscana: nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 3.547.848, nel 2015 (stesso periodo) 6.355.260, nel 2016 (stesso periodo) 8.852.290 (si prevede che a fine anno saranno oltre i 10 milioni). Tra 2014 e 2015 sono cresciuti del 79,1%. tra il 2015 e il 2016 del 39,3%.
(Fonte: Osservatorio precariato Inps)
 I licenziamenti disciplinari (dato italiano) passano dai 36.048 del 2015 ai 46.255 del 2016 (confronto sui primi otto mesi dell’anno), con un aumento del 28%.
- Voucher (da 10 euro) venduti in Toscana: nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 3.547.848, nel 2015 (stesso periodo) 6.355.260, nel 2016 (stesso periodo) 8.852.290 (si prevede che a fine anno saranno oltre i 10 milioni). Tra 2014 e 2015 sono cresciuti del 79,1%. tra il 2015 e il 2016 del 39,3%.
(Fonte: Osservatorio precariato Inps)
Boom di dimissioni telematiche “salva sgravi”
Dal 12 marzo 2016 i servizi Cgil si occupano anche delle pratiche per le dimissioni telematiche. Da qual giorno ad oggi, solo in Provincia di Massa Carrara si sono contati oltre 150 casi di dimissioni telematiche su rapporti di lavoro iniziati nel 2015, col regime degli sgravi fiscali. Un vero e proprio boom: si ricorda che in caso di licenziamento il datore di lavoro perde gli sgravi, in caso di dimissioni no.

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 21 dicembre 2016

NATALE IN CASA CUPIELLO commedia di Eduardo De Filippo alla Pergola di Firenze

Dal 27 dicembre al 8 gennaio presso il Teatro della Pergola
(ore 20.45, domenica 15.45; 31 dicembre, ore 20.30; riposo lunedì 2 gennaio)
I Due della Città del Sole
Luigi De Filippo
NATALE IN CASA CUPIELLO
commedia in tre atti di Eduardo De Filippo
con (in ordine di apparizione) Luca Cupiello / Luigi De Filippo, Concetta / Stefania Ventura, Nennillo / Vincenzo De Luca, Ninuccia / Claudia Balsamo, Nicola / Paolo Pietrantonio, Pasqualino / Massimo Pagano, Raffaele / Michele Sibilio, Vittorio / Ferdinando Maddaloni, Il Dottore / Luca Negroni, Carmela / Marisa Carluccio, Olga / Tiziana Tirrito, Maria / Carmen Landolfi, Alberto / Carlo Zanotti, Luigi / Geremia Longobardo
scene Alessandro Chiti
costumi Mariarosaria Donadio
regia Luigi De Filippo

Anche quest'anno al Teatro della Pergola il Natale è un vero Natale con Luigi De Filippo e Natale in casa Cupiello di Eduardo, da martedì 27 dicembre a domenica 8 gennaio.
Luigi De Filippo, figlio di Peppino e nipote di Eduardo, degno erede di una famiglia che fa teatro con grande successo da tre generazioni, si confronta per la prima volta in assoluto con la vicenda di Luca Cupiello, un povero uomo considerato quasi un bambino, soprattutto quando si avvicina il Natale e si riaccende la sua grande passione per il presepe.
“A ottantasei anni credo di avere l’esperienza e la maturità – afferma Luigi De Filippo – per presentare una mia versione di questo capolavoro. Non ho mai copiato lo stile di mio zio Eduardo, né di mio padre Peppino. Porterò in scena la mia versione, il mio Luca Cupiello, forse più bonario e meno severo di quello di Eduardo, ma che di certo vale la pena scoprire”.
Natale in casa Cupiello svela anche l’eterno dissidio fra anziani e giovani, con la continua ripetuta domanda di Luca Cupiello al figlio “Nennì, te piace ò Presebbio?” e la risposta ostinata e dispettosa del figlio “nun me piace, nun me piace”: un eterno contrasto durante un pranzo natalizio in famiglia.
Diretti dallo stesso Luigi De Filippo, in scena ci sono Stefania Ventura (la moglie di Luca Cupiello, Concetta), Vincenzo De Luca (il figlio Tommasino, detto Nennillo), e poi Claudia Balsamo, Paolo Pietrantonio, Massimo Pagano, Michele Sibilio, Ferdinando Maddaloni, Luca Negroni, Marisa Carluccio, Tiziana Tirrito, Carmen Landolfi, Carlo Zanotti, Geremia Longobardo. Scene di Alessandro Chiti, costumi di Mariarosaria Donadio.
Una produzione I Due della Città del Sole.

Il 21 dicembre 1931 va in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli Natale in casa Cupiello di Eduardo, una delle sue commedie più note e più riuscite. All’inizio è un atto unico, il secondo, poi il drammaturgo con gli anni aggiungerà gli altri due, il primo e il terzo, sentendo il bisogno di far conoscere meglio i suoi personaggi. E l’opera ora è davvero completa. La Compagnia dei fratelli De Filippo si chiamerà del “teatro umoristico” perché attraverso l’umorismo racconterà sulla scena la commedia umana, divertendo, ma facendo anche riflettere.
Con Luigi De Filippo Natale in casa Cupiello si apre a un’interpretazione personale e al passo con i tempi, al Teatro della Pergola per una lunga tenitura, che durerà per tutto il periodo delle Feste, da martedì 27 dicembre a domenica 8 gennaio. È la prima volta in assoluto che un De Filippo si misura con questa commedia, dopo Eduardo che la scrisse, diresse e interpretò.
“Quando incontravo mio zio – ricorda Luigi De Filippo – mi parlava di Natale in casa Cupiello come di una commedia ‘affatata’, perché, diceva, mette insieme ironia, comicità e commozione. Oggi mi rendo ancora più conto di quanto avesse ragione: fa ridere, riflettere, piangere. La chiave del suo successo è proprio la complessità di sentimenti che genera”.
Luigi De Filippo, figlio di Peppino e nipote di Eduardo, degno erede di una famiglia che fa teatro con grande successo da tre generazioni, interpreta Luca Cupiello che, come ogni Natale, prepara il presepe, fra il disinteresse della moglie Concetta (Stefania Ventura) e del figlio Tommasino, detto Nennillo (Vincenzo De Luca). Ci sono poi i continui litigi tra il fratello Pasqualino (Massimo Pagano) e Tommasino, entrambi con il tic del furto. Ninuccia, l’altra figlia (Claudia Balsamo), ha deciso di lasciare il marito Nicola (Paolo Pietrantonio) per l’amante Vittorio (Ferdinando Maddaloni), e di scrivere una lettera d’addio; Concetta, disperata, riesce a farsela consegnare. La missiva capita però nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero, che viene così a sapere del tradimento della moglie. Durante il pranzo della vigilia di Natale, i due rivali, trovatisi di fronte per la sbadataggine di Luca, si scontrano violentemente. Concludono il cast Michele Sibilio (Raffele), Luca Negroni (Il Dottore), Marisa Carluccio (Carmela), Tiziana Tirrito (Olga), Carmen Landolfi (Maria), Carlo Zanotti (Alberto), Geremia Longobardo (Luigi). Scene di Alessandro Chiti, costumi di Mariarosaria Donadio. Una produzione I Due della Città del Sole.
“Per me è sicuramente una bella prova d’attore – spiega Luigi De Filippo – la mia è un’interpretazione che non tradisce lo spirito dell’autore, ma che aggiunge all’opera una recitazione più veloce e ritmata. Il segreto dell’attualità di De Filippo è che ha raccontato la famiglia mettendo in luce le difficoltà dei rapporti tra moglie e marito, e tra genitori e figli”.
Nicola abbandona la moglie Ninuccia e Luca, resosi improvvisamente conto della situazione, cade in uno stato d’incoscienza. Nel delirio finale, Luca scambia Vittorio per Nicola e fa riconciliare involontariamente i due amanti; Tommasino gli dirà finalmente che il presepe gli piace.
Uno spettacolo che rimane fedele al testo originario e che ha nel divertimento e nell’emozione i suoi obiettivi primari.
Una commedia commovente e divertente, esempio di come Eduardo esca dai confini di Napoli per diventare un autore universale.
Biglietteria
Teatro della Pergola
Via della Pergola 30, Firenze
Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30
Del Bimbo Fabrizio

- -

venerdì 16 dicembre 2016

Artour e Lorenzo Baglioni: itinerari artigiani in Toscana

Musicista e matematico, lo youtuber Lorenzo Baglion ha creato per Artex, il Centro per l'artigianato artistico toscano, il primo di una serie di itinerari d'autore per riscoprire l'artigianato in Toscana. Gli itinerari sono pubblicati sul portale Artour, dedicato alla promozione dell'atigianato artistico e del suo legame con il territorio.
Il portale Artour è stato presentato al teatro Niccolini dallo stesso Baglioni insieme all’assessore alle attività produttive e al turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo e al presidente di Artex Alessandro Sorani.
Nell'operazione, Artex ha fatto un lavoro di scouting: Alessandro Sorani ha incontrato Baglioni per una sorta di intervista in giro er la città e i suoi dintorni, ha raccolto e registrato le sue passioni nelle tappe di avvicinamento a Firenze partendo da Greve in Chianti, il paese di cui Baglioni è originario. Poi ha contribuito  alla cura editoriale e il coordinamento logistico di un percorso che dal web sconfina nella realtà.
La Regione Toscana ha invece promosso  una creatività emergente, contemporanea, accettando di affidare ad una voce narrante del tutto inedita come quella di Baglion, decisamente social, il racconto di un pezzo dell'anima del suo territorio, lontano dai cliché.
Il sito curato da Artex per conto della Regione Toscana in collaborazione con Cna Toscana e Confartigianato Imprese Toscana, è navigabile sia attraverso la ricerca delle aziende – selezionabili per provincia e/o per settore merceologico – sia attraverso gli itinerari integrati.

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 7 dicembre 2016

“Dalì a qui” al museo Bellini di Firenze





Il museo Bellini di Firenze propone una mostra di opere di Salvador Dalì e si sviluppa come una sorta di dialogo fuori dal tempo tra il maestro spagnolo del surrealismo e una serie di artisti contemporanei d’avanguardia. È in questo gioco di rimandi concettuali e costanti influenze che va letta l’intima essenza della mostra “Dalì a qui - The Misfits”, in scena da martedì 13 a martedì 21 dicembre all’interno del museo Bellini (lungarno Soderini 3, Firenze). L’esposizione, che vuol essere un tributo al genio di Salvador Dalì, è stata curata dalla giovane polacca Weronika Kozior insieme a “Il Nuovo Rinascimento”.
Il vernissage è previsto per martedì 13 dicembre alle ore 18,30 e sarà preceduto da una conferenza stampa alle ore 11, con la presentazione delle opere e degli artisti coinvolti: in mostra saranno presenti 14 litografie e sculture di Salvador Dalì provenienti da collezioni private internazionali, insieme al tributo “firmato” da alcuni artisti contemporanei, i Misfits (gli “spostati”, omaggio al film del ’61 di John Huston sceneggiato da Arthur Miller e con Clark Gable) che compaiono nel titolo della mostra. Si tratta del “padrone di casa” Luigi Bellini con una serie di artisti in massima parte legati all’Oltrarno fiorentino. Ognuno di loro, con la propria arte e una pluralità di stili, ha voluto rendere omaggio e al tempo stesso impreziosire – arricchendola di suggestioni – le litografie griffate da Salvador Dalì, dando vita a un vero simposio creativo multidisciplinare, che coinvolge pittura e scultura, disegno e fotografia, parole e musica. Alcune delle opere esposte saranno poi donate all’ospedale Torregalli per continuare il progetto “Garga for hospital” ideato dall’omonimo artista scomparso nel 2013. Sarà presente inoltre una sorta di maschera in 3D che consentirà di entrare letteralmente dentro un’opera di Dalì.
A completare la mostra una prospettiva multisensoriale, le sale del Magazzino Interno Sveva del Museo Bellini ospiteranno in loop le scene più significative di alcuni dei più noti film del filone cinematografico surrealista, non a caso firmati da Dalì insieme al regista Luis Buñuel: Un chien andalou (1928) e L’Age d’Or (1930), oltre a “What’s my line”? Durante la settimana saranno inoltre allestite performance artistiche e concerti.
Periodo: dal 13 al 21 dicembre 2016
Orario: ogni pomeriggio dal lunedì al sabato dalle 16,00 alle 19,30
Inaugurazione il 13 dicembre ore 18,30
Del Bimbo Fabrizio

Agricoltura con la piattaforma Agri-food parte da Firenze

 


Con nuove tecnologie digitali, robotica, Ict entrano a pieno titolo nella gestione delle imprese agricole e agroalimentari, permettendone di ottimizzare le performances nel rispetto della sostenibilità ambientale. E la Toscana si candida a guidare la nuova rivoluzione verde, diventando regione leader nel settore.
Delle nuove opportunità di sviluppo che si aprono grazie all'impegno in Europa della Regione Toscana si discute oggi e domani a Firenze, al Palacongressi, nel corso dell'evento europeo di lancio della Piattaforma Agri-Food della Smart Specialisation Platform, organizzato da Commissione Europea e Regione Toscana.
Nel 2014, con l'avvio del ciclo di programmazione 2014-2020, la Commissione Europea ha costituito la Smart Specialization Platform, gestita dal Centro comunitario per la ricerca di Siviglia, con l'obiettivo di facilitare la creazione di canali progettuali d'investimento in nuove aree in crescita e il coordinamento degli attori del territorio su obiettivi comuni e per lo sviluppo di opportunità di cooperazione. Sono state identificate alcune tematiche prioritarie più ricorrenti. Tra di esse l'agroalimentare è risultata tra quelle più rilevanti.
La Regione Toscana ha investito molto sulla cooperazione interregionale nell'ambito dell'innovazione e della ricerca agroalimentare, costituendo nel 2012 una Rete di Regioni chiamata ERIAFF (Regioni per l'Innovazione in Agricoltura, Alimentazione e Foreste), che conta oggi 67 partner. In qualità di Regione capofila di tale iniziativa ospita oggi i lavori di avvio della piattaforma.
Regione Toscana e Regione Andalusia hanno promosso 2 sotto-tematiche di rilevante importanza a livello regionale ed europeo, che saranno oggetto di approfondimento durante la due giorni di Firenze. In particolare, le due Regioni si sono impegnate a promuovere un partenariato di regioni sul tema dei Big Data e tracciabilità degli alimenti (Andalusia) e High Tech Farming e l'Agricoltura di Precisione (Toscana).
Nel corso dell'evento verrà presentato il nuovo ebook ("Agrifood toscano: qualità, benessere e innovazione") in cui è evidenziato l'impegno della Regione per valorizzare e innovare prodotti e processi del settore agro-alimentare regionale: 18 progetti di ricerca cofinanziati dal Piano regionale agricolo e forestale 2012-2015.
Del Bimbo Fabrizio

sabato 3 dicembre 2016

Al via la stagione 2016/17 del Teatro Liquido


 

Guascone Teatro presenta il “Teatro Liquido”, ovvero “Utopia del Buongusto” (il festival estivo) in tempi freddi. La stagione che coinvolge le quattro città d’acqua di Bientina, Casciana Terme Lari, Livorno e Pisa.
 
Oltre 60 date tra teatro, musica, cinema, opera lirica, teatro ragazzi e altro, che dal 4 dicembre 2016 al 2 giugno 2017 troveranno casa al Teatro delle Sfide di Bientina e al Teatro Verdi Giuseppe, fù Carlo oste di Casciana Terme. Qui ci sarà il grosso delle date, ma alcuni appuntamenti saranno anche al Lux di Pisa e al Teatro delle Commedie di Livorno.
 
Il 28 gennaio (ore 21,30) al Teatro Lux di Pisa Guascone Teatro propone “L’uomo tigre”, di e con Andrea Kaemmerle. Il 25 marzo (ore 21,30) al Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno, sempre a cura di Guascone, va in scena “Nel nome mio”, di e Con Andrea Kaemmerle.
In generale un cartellone smisurato e pazzesco per le forze di Guascone Teatro di Pontedera (Pisa) che ne cura l’organizzazione. Direzione artistica di Andrea Kaemmerle.
Ad aprire sarà un doppio appuntamento. Sabato 3 dicembre alle 21,30 e domenica 4 dicembre alle 18,00 al Verdi di Casciana, è in programma la rappresentazione teatrale “Balla”, con Andrea Kaemmerle, Roberto Cecchetti (violino) e con la straordinaria partecipazione di Marfa Jukovskij. Chiusura il 2 giugno 2017 a Casciana con una serata di teatro e musica. L’Orchestra nazionale della Repubblica Popolare di Danghisia salirà sul palcoscenico del Verdi insieme alla Banda Improvvisa e all’attore Andrea Kaemmerle che firma il progetto insieme a Giampiero Bigazzi. Direzione Orio Odori. Nel mezzo un mare di cose da vedere e da sentire.
 
Tra gli ospiti della stagione, solo per ricordarne qualcuno, ci sarà Cinzia Leone, Grazia di Michele e Platinette, Paolo Migone, Gatti Mézzi, Anna Meacci e Katia Beni, Daniela Morozzi, Scenica Frammenti, Riccardo Goretti, Sacchi di Sabbia, Luca Regina e poi tanti, tantissimi altri artisti da ogni parte di Italia. Molte parole ma anche moltissima musica. Spettacoli collaudati alternati a prime nazionali. 


 
Al Verdi di Casciana si potrà trovare un'accoglienza elegante e calorosa con serate molto importanti con artisti famosi nel mondo ed anche serate più "intime”, riservate ad un pubblico di sole 70 persone per stare a pochi metri dal cuore degli artisti. Si potrà trovare un foyer/taverna che stuzzicherà con prodotti del territorio, mostre, incontri, aperitivi e cenette, cineforum con registi ed autori. Non mancheranno i libri, le risate, l’umanità e il buon vino. 
 
Alle Sfide di Bientina tornano immancabili le tradizionali cinque sfide così divise: “Comici da 5 lustri”, selezione di artisti che si sono presi l'impegno di far ridere da più di 25 anni e ci riescono benissimo. Parliamo di Paolo Migone, Cinzia Leone, Katia Beni, Anna Meacci, Walter Leonardi, i matti della Brigata dei Dottori. “1000 strade di musica”: la musica conosce le vie più brevi per il cuore e sono molte. In scena, Platinette e Grazia di Michele con la loro dolcezza ed intelligenza, Tommaso Novi con il suo primo album da solista, un viaggio lirico intorno a Rossini, uno su Gaber e Iannacci, uno su Pierangelo Bertoli ed i cantautori emergenti e molto ancora. “Comicità & Storie”: spettacoli di compagnie ed artisti premiati ed acclamati. La grande comicità al servizio del raccontare storie, con Riccardo Goretti, Sacchi di Sabbia, Scenica Frammenti, Mascagni, Andre' Casaca, Beppe Rosso e altri. “Prime volte”, ovvero progetti in prima nazionale e mai visti, come Dark Blue Monday, Romeo e Giulietta stanno Bene, la serata speciale di fine anno. “Bambini 1-99”: sei appuntamenti per stupirsi e sognare, dai burattini alla grande Magia. Prendiamoci un po' di tempo per star bene.
 
Stringete pollice ed indice ed aguzzate lo sguardo – sottolinea il direttore artistico, Andrea Kaemmerle - vi è cascato tra le mani un molto poco probabile elenco di spettacoli teatrali molto, ma molto belli. Pare si tratti della possibilità di passare momenti in odore di grande umanità a pochi centimetri dal cuore di attori e musicisti che nel loro girovagare lungo hanno messo in conto di fermarsi per una sera a Bientina e/o Casciana Terme, oltre Livorno e Pisa. Gente disperatamente allegra, che pur di sorvolare alta sulla melassa del pettegolume quotidiano, s'è inventata un vivere più rischioso e birbone».
 
«Se tutto questo dovesse rischiare di migliorarvi poco poco la vita – aggiunge - allora vi si aspetta a braccia aperte, vi si aspetta sulla porta di due bellissimi ed accoglienti teatri restituiti a nuova vita dalle amministrazioni comunali. Buttate via il telecomando per una sera e venite a farvi del bene! Se proprio poi vi dovesse mancare Bruno Vespa e soci, allora allestiremmo per voi una stanzina in teatro con televisore e babbucce e borsa dell'acqua calda (ed una quarantina di tablet...)
 
Da segnalare gli immancabili appuntamenti per il 31 dicembre che sono delle vere e proprie feste teatrali. Non mancheranno le consuete cene, i pranzi, sconti e agevolazioni nei ristoranti e tante inaspettate sorprese.
 
Il tutto sarà accompagnato da una formula decisamente articolata: teatro + cene + degustazioni + pensieri allegri + pensieri seri + buon vino + compagni di viaggio + storie + emozioni + ironia + scrittori + canzoni + voglia di sentirsi vivi. 
 
La stagione del Teatro Liquido è un progetto che porta la firma di Guascone Teatro, sostenuto e promosso dal Comune di Bientina e Casciana Terme Lari, che prende forma da un’idea di Andrea Kaemmerle, direttore artistico anche dell’estiva “Utopia del Buongusto”. Con il sostegno di Regione Toscana, Provincia di Pisa, Toscana Energia e Coop-Unicoop Firenze Sezione Soci Valdera. Un ringraziamento particolare a Terzo Studio, Fondazione Sipario Toscana, Accademia Verdi e Casciana Cultura.
 
Direzione artistica Andrea Kaemmerle. Organizzazione Adelaide Vitolo.
 
Per informazioni: 328 0625881 - 320 3667354 – info@guasconeteatro.it - www.guasconeteatro.it - www.terzostudio.it

Fabrizio Del Bimbo

domenica 27 novembre 2016

Vittoria etiope alla 33/ma Firenze Marathon

E' l'esordiente Teshome Shumi Yadete, etiope, a vincere in 2h11'57" la 33esima Firenze marathon corsa stamani a Firenze. Tra le donne prima la keniana Winny Jepkorir in 2h28'46". Ma c'è anche l'Italia sul podio, sia maschile che femminile: terzo tra gli uomini è arrivato il giovanissimo ed esordiente Eyob Gebrehiwet Faniel con 2h15'39", di origine eritrea ma da 20 anni in Italia mentre è seconda l'azzurra Fatna Maraoui, classe 1977.    Secondo classificato tra gli uomini il keniano Richard Kiprotich Sigei in 2h14'15", per le donne terza la bielorussa Nastassia Ivanova.    La maratona fiorentina, per numero di partecipanti - oltre 9.000 gli iscritti - è la seconda in Italia. Tra le novità di quest'anno, il nuovo percorso, con partenza e arrivo in piazza del Duomo.

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 23 novembre 2016

33° CONGRESSO NAZIONALE DEI MEDICI DI FAMIGLIA (SIMG)

A Firenze, 24 al 26 novembre 2016 presso il Palazzo dei Congressi (Piazza Adua 1) si terrà a Firenze  il 33° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG). Si tratta del più importante appuntamento scientifico della medicina generale italiana. A Firenze saranno approfonditi temi istituzionali e scientifici di grande attualità e rilevanza sociale. Verranno affrontate patologie che colpiscono milioni di cittadini (influenza, ipertensione, diabete, osteoporosi, dolore cronico e depressione) e discusso il ruolo che può avere il medico di famiglia nel migliorare l’assistenza e le cure dei pazienti.


Il Congresso Nazionale della SIMG rappresenta un’occasione unica di incontro e dialogo per i rappresentati della professione, della medicina specialistica, dell’Università, degli infermieri, delle Istituzioni e dei cittadini. 

Del Bimbo Fabrizio

martedì 22 novembre 2016

Indossa il mio abito mentale, viaggio empatico, a cura di Ilaria Magni





Con inaugurazione 26 novembre ore 17.30
                                                                                      
 ASSOCIAZIONE MULTIMEDIA91

Fondata sui valori di fratellanza, uguaglianza e giustizia, l’economia sociale e solidale, è l’unica in fase di crescita; mette al centro l’uomo e l'ambiente con il fine ultimo di soddisfare i bisogni di intere comunità in tutto il mondo.  Costretti a rivedere i vecchi parametri del fare business di successo, non più basati sul possesso, i millennials si sfidano sulla capacità di creare relazioni fino al punto che l’economia del futuro sembra sia solo quella della “condivisione”. Questo è dimostrato anche dal continuo interesse della politica in questo settore e dalle banche che stanno pianificando nuove agevolazioni.
Alla base di questo successo c'è  la capacità di assumere un comportamento empatico nei confronti della condizione dell’altro,  caratterizzato da una forma di  comprensione indipendente da legami affettivi personali e giudizi morali.
Un atteggiamento empatico racchiude in se infinite potenzialità inclusa quella di stabilire relazioni di lavoro e sviluppare occasioni per fare impresa.
Senza questo atteggiamento empatico  emergono   in modi violenti e narcisistici quelle ombre di ciascuno non riconosciute e accettate. E' assodato infatti che l'atteggiamento empatico si rivela come la modalità più adeguata  oggi ad affrontare la complessità delle società multiculturali che se, avvicinate con l'attenzione e la sim-patia adeguate, rivelano il loro  potenziale creativo ed economico.
L’empatia è la modalità con cui, anche nel processo artistico, Gloria Campriani ha affrontato il tema dell'abito mentale.  Entrare in relazione con l’altro diventa  un vero e proprio viaggio  stimolante tanto quanto l'esplorazione di nuove terre  o la  lettura di un libro.  In questa interazione si va costruendo un vero e proprio  racconto , un percorso ravvivato dalle stesse emozioni che si possono provare di fronte a un'opera d'art . L'approccio empatico ed emotivo è quindi il paradigma relazionale e cognitivo a cui l'artista si affida nella sua personale conoscenza dell'altro nella forma dell “'abito mentale”.
L'indagine è infatti rivolta all'abito inteso come espressione di culture superando l'approccio descrittivo per rivelare, dietro ogni forma determinata storicamente, quelle ambiguità  e rigidità che   impediscono l'interazione con l'altro, con l'ambiente e anche con se stesso.
Alcune opere metto in evidenza i blocchi, le limitazioni e i confini di un atteggiamento non empatico nei confronti dell’altro. (Ingessati, Ruota, Il tessuto si sfila)   In Anfora  si esalta la ricchezza di antichi intrecci culturali, in Meteora l'abito-corpo si apre e si chiude contemporaneamente al sogno, Totem ricompone figurazioni e materiali etnici alla  ricerca di una  radice comune. In Ingessati l'incapacità di scegliere direzioni blocca nell'immobilità una struttura in sé dinamica,  in Ruota l'energia primaria si spegne  in un invecchiamento immobilizzante,  mentre  Tessuto si sfila è metafora di una condizione sociale  bisognosa di una struttura più forte per potersi aprire senza lacerarsi. In Arlecchino a perso il capo perché gli mancano dei pezzi si rilegge la storia del costume che, nell'apparente sincretismo, si rivela una somma metamorfica di identità ambigue.
Centro Visite Borghetto, loc. Bagnolo, Via Bagnolo di Sopra, 24 -
59013 Montemurlo (Prato)
26 novembre – 8 dicembre 2016
Ore 17.30 presentazione di Ilaria Magni, intervento di Franco Bertini, brindisi inaugurati
Gloria Campriani. Indossa il mio abito mentale, viaggio empatico, a cura di Ilaria Magni,
è stato promosso dal Comune di Montemurlo (PO) e Proloco di Montemurlo (PO)
in collaborazione con Associazione Multimedia91
Con il patrocinio di Comune di Montemurlo (PO) e Proloco di Montemurlo (PO),
Partner: Gruppo Filpucci industrie filati di Campi Bisenzio (FI)
Ingresso libero
La mostra è visitabile dal 26 novembre al 8 dicembre nei seguenti giorni e orari:
Sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00/dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Oppure su appuntamento telefonando ai seguenti numeri:
347 6419142 o 348 4013707
Del Bimbo Fabrizio








LIBRO “TOSCANITÀ” PRODOTTO DA “GIGLIO AMICO ONLUS”


·         E' una bellissima opera letteraria sulla Toscana, che ha anche un’utilità sociale grazie all’Associazione “Giglio Amico” che raccoglie risorse per gli ultimi. Alla pubblicazione hanno contribuito 150 autori di grande livello che, a titolo gratuito, hanno prodotto testi inediti per celebrare l’identità toscana in ogni campo.


 La geotermia è una fonte di energia rinnovabile, proveniente dal cuore della terra, è infatti una delle protagoniste del libro “Toscanità”, prodotto dall’associazione di solidarietà Giglio Amico Onlus di Firenze che dal 1996 opera per sostenere le persone più deboli.
Questo volume Toscanità, uscito pochi giorni fa con la stampa di Giunti Editore e curato da Marco Viani, Angela Manetti e Giovanni Gozzini con la prefazione di Sergio Zavoli, vuole far emergere l’identità e la peculiarità toscana in ogni campo e materia. Dall’arte alla lingua, alla cucina, alla storia, alla letteratura, al paesaggio, alla moda, alle tradizioni, allo sport, al giornalismo, alla musica, alla medicina, alla scuola, all’economia, all’associazionismo fino appunto all’energia geotermica e molto altro. 
Il libro, il cui ricavato sarà destinato da Giglio Amico alle persone bisognose, raccoglie gli appassionati e rigorosi scritti di 150 autori tra professori universitari, studiosi, giornalisti e scrittori, tutti consapevoli di partecipare a un’opera di pura solidarietà verso la quale essi stessi sono riconoscenti, ben lieti di offrire gratuitamente il loro talento. Si tratta di una pubblicazione strutturata in 21 Sezioni per un totale di 656 pagine, con ampio, inedito, bellissimo materiale fotografico, prodotta in una veste classica ed elegante. Un’opera davvero straordinaria, nonché preziosa per ogni bellezza che celebra, per la ricchezza dei suoi contenuti e per il prestigio trasmessole da autori di elevata e riconosciuta cultura.
Il capitolo “Tra lagoni e Fumarole”, che racconta la storia e gli sviluppi della geotermia toscana in modo affascinante e originale, è stato scritto da Giorgio Simoni, tecnico di Enel Green Power, residente a Pomarance nel cui territorio comunale vi è Larderello, capitale mondiale della geotermia, scrittore di gialli e appassionato della storia locale che gli è di ispirazione anche per molti suoi libri. La geotermia accede così a tutti gli effetti nel novero delle “Toscanità”, peculiarità nata e sviluppata in Toscana da dove ancora oggi fa scuola nel mondo. Enel Green Power ha espresso apprezzamento per l’opera e si è complimentata con Giorgio Simoni, autore del capitolo dedicato alla geotermia, e con Marco Viani, curatore del volume, anima e motore di “Giglio Amico” e delle molte opere benefiche promosse dall’Associazione.

Del Bimbo Fabrizio


mercoledì 16 novembre 2016

Il film “Un altro me” di Claudio Casazza inaugura il 57/mo Festival dei Popoli


Questo documentario sarà proiettato in prima mondiale venerdì 25 novembre al cinema La Compagnia di Firenze. 





Sarà la prima mondiale del documentario “Un altro me” di Claudio Casazza, sul tema della violenza sulle donne, a inaugurare la 57/esima edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, venerdì 25 novembre, al cinema La Compagnia di Firenze. Il documentario, prodotto da GraffitiDoc con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Piemonte Doc Film Fund, parteciperà al concorso internazionale del festival.
 Alla proiezione saranno presenti, oltre al regista Claudio Casazza, la produttrice Enrica Capra, l'onorevole Valeria Fedeli (vice presidente del Senato); l'onorevole Anna Rossomando (membro della Commissione Giustizia e del Comitato per le Pari Opportunità) e il criminologo Paolo Giulini, coordinatore dell’Unità di Trattamento Intensificato per autori di reati sessuali della Casa di Reclusione di Bollate a Milano.
Nel documentario Sergio, Gianni, Giuseppe, Valentino, Enrique sono condannati per reati sessuali e, una volta usciti dal carcere, è molto probabile che commettano di nuovo tale reato. Un’equipe di criminologi, psicologi e terapeuti porta avanti con loro il primo esperimento in Italia per evitare che le violenze siano ripetute. Il lavoro di Claudio Casazza, che ha seguito per un intero anno l’equipe dell’Unità di Trattamento Intensificato per autori di reati sessuali all’interno del carcere di Bollate, apre per la prima volta lo sguardo su chi sono queste persone, cosa pensano, inoltrandosi negli alibi culturali, nei tentativi di deresponsabilizzazione, nelle dinamiche profonde che li hanno portati a commettere violenza sulle donne.
Volevo riuscire a mantenere un terreno equidistante tra gli autori dei reati e l’istituzione che li cura -  ha spiegato Casazza - ponendomi virtualmente al centro tra gli uni e gli altri e rendere il film un territorio aperto”.
Gucci, sponsor ufficiale del Festival dei Popoli per la serata di apertura della 57a edizione, ha appoggiato l’iniziativa, supportandola attraverso la campagna della Fondazione Kering a favore dell’Eliminazione della Violenza sulle Donne, anche con la distribuzione del “Nastro Bianco” (White Ribbon for Women), una spilla disegnata da Stella McCartney (altro marchio appartenente al Gruppo Kering) che verrà distribuita a tutti gli spettatori. La campagna sarà promossa per il 5. anno consecutivo a livello mondiale in tutti i negozi del gruppo e online attraverso l’hashtag ufficiale #BeHerVoice dal 18 al 27 novembre.
Del Bimbo Fabrizio

PARTE A FIRENZE IL 72° CONGRESSO NAZIONALE DEI PEDIATRI ITALIANI

 

Dal 16 al 19 novembre 2016
Presso Palazzo dei Congressi (Piazza Adua 1 Firenze),



Inizia  il 72° Congresso della Società Italiana di Pediatria (SIP). Per 4 giorni piu' di mille specialisti, provenienti da tutta Italia, si occuperanno di temi di grande attualità e interesse sia scientifico che sociale. Tra gli argomenti al centro del Congresso: la tutela dei minori migranti; la cooperazione internazionale e i progetti che la SIP ha avviato in diversi stati del sud del mondo e i possibili effetti del terrorismo sui giovanissimi. Ampio spazio troveranno anche il preoccupante calo delle vaccinazioni nel nostro Paese (che sarà affrontato in una tavola rotonda alla quale prenderà parte tra gli altri il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi); i bambini con malattie croniche e rare e con problemi neurologici. Si parlerà inoltre di nutrizione in adolescenza, di scelte alimentari estreme e di nuove “mode nutrizionali”, di tumori pediatrici e di patologie respiratorie.
Sempre nel capoluogo toscano, la stessa sede ospiterà il Congresso Nazionale congiunto della Società Italiana di Pediatria, della Società Italiana di Neurologia Pediatrica (SINP) e dei Gruppi di Studio SIP per il Bambino Migrante e per l’Accreditamento e il Miglioramento della Qualità.
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 11 novembre 2016

Con Flo Mani Facturing un laboratorio di sartoria "sociale"



Una nuova sfida per Flo: dopo lo store in Lungarno Corsini, apre i battenti la sartoria dove una squadra composta da una giovane fashion designer, un sarto professionista e un team
di assistenti danno vita alle collezioni a marchio Flo. Prodotti esclusivi e totalmente made in Florence realizzati con la collaborazione di personale svantaggiato.

Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Unicoop Firenze e Fondazione Carlo Marchi

Un locale di 270 metri quadrati a due passi da piazza Beccaria per reinterpretare la moda nel segno di Flo. Il social business - il primo a Firenze a fare dello stile abbinato all'inclusione sociale la sua bandiera - ha deciso di investire sull'unicità del suo progetto allestendo un laboratorio sartoriale in piena regola, e ai tanti capi realizzati da giovani stilisti e piccole manifatture locali, da questa stagione affianca una linea marchiata Flo, totalmente made in Florence, pensata, disegnata e lavorata nel nuovo laboratorio sartoriale Flo MANI facturing.


Il quartier generale di questa fase 2.0 del social business nasce grazie al prezioso contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Unicoop Firenze (che ha messo a disposizione a condizioni agevolate i locali della sartoria e con cui Flo collabora attraverso il Progetto Tum Tum), Fondazione Carlo Marchi e con il sostegno di Sime Telecomunicazioni spa.
Flo MANI facturing trova la sua collocazione ideale in un grande open space in via Cimabue (il cui restyling d'interni è stato affidato a Stefano Giannetti dello studio d'architettura Ikare) all'interno del quale lavora una squadra composta dalla giovane fashion designer Viola Collini, dal sarto professionista Marco Silvestris, e da una rete di collaboratrici e volontarie, affiancate da ragazzi arrivati a Flo come inserimenti socio-terapeutici.
Flo MANI facturing: il sogno “sartoriale” diventato realtà
La sartoria era un sogno nel cassetto, che le socie fondatrici di Flo – Elisabetta Renzoni, Guia Michelagnoli e Maria Serena Asso - portavano con sé fin dal 2011, anno che segna l'inizio della storia imprenditoriale della cooperativa sociale Flo, un modello di business vincente fondato su un piccolo paradosso: lavoro inclusivo e prodotti esclusivi. “Ciò che ci ha sempre unite – spiega Elisabetta Renzoni – è la forte convinzione che grazie al lavoro si possa restituire dignità alle persone. È per questo che ci siamo sempre impegnate, nel nostro piccolo, a dare un ruolo, un valore, un'occupazione a chi si riaffaccia al mercato del lavoro, nonostante le difficoltà di un momento o della vita”.
E dopo l'esperienza dello store sul Lungarno Corsini (il civico è 30-34r), che nei primi sei anni di vita ha dato modo a molte persone di rimettersi in gioco e ha fatto da vetrina a un grande numero di piccoli brand di eccellenza (manifatture italiane, giovani designer, altre cooperative sociali disseminate sul territorio), oggi il team quasi tutto al femminile di Flo, ha deciso che era arrivato il momento di fare il grande salto e di “diventare grandi” dando vita a Flo MANI facturing, nome scelto ad hoc perché “crediamo che un prodotto di elevata qualità passi dal talento, e soprattutto dal lavoro e dalle mani delle persone”.

Da questa stagione dunque, nelle vetrine del Lungarno troverà spazio la prima collezione di abbigliamento e accessori a marchio Flo, a cui si affiancherà un'altra importante parte di lavoro del laboratorio, che vede la squadra - o meglio “la famiglia” come amano definirsi - impegnata in una serie di commissioni realizzate per l'esterno e in una specifica sezione dedicata al “su misura”, per le clienti che desiderano un prodotto ancora più unico.


Fabrizio Del Bimbo

lunedì 7 novembre 2016

Al Museo Horne disegni di Tiepolo restaurati grazie a due fondazioni americane

Un restauro lungo circa un anno ha interessato l’Album Horne che conserva 48 disegni di Giambattista Tiepolo (Venezia 1696-Madrid 1770), grazie a due fondazioni americane molto attive in Italia Friends of Florence e Save Venice. Una selezione di 26 fogli sarà esposta al pubblico  fino al 19 febbraio 2017 in una mostra allestita presso il Museo Horne e realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’intervento di restauro è stato reso possibile da una partnership tutta americana: la fondazione Friends of Florence e Save Venice, in occasione del 50° anniversario dell’alluvione del 1966 hanno sostenuto il progetto per porre l’attenzione sull’importanza di salvaguardare il patrimonio dalle calamità naturali che sempre più si abbattono in Italia. La collaborazione che ha un alto valore simbolico proprio nell’anno in cui si celebra il ricordo della catastrofe che duramente colpì cinquant’anni fa non soltanto Firenze, ma anche Venezia, testimonia la necessità di lavorare alacremente per la tutela della cultura e dell’arte italiana.


Con l’alluvione del 1966 il mondo rispose alla catastrofe con una solidarietà sconfinata: tantissime persone, fra le quali anche tanti americani e molte organizzazioni si mobilitarono per salvare i numerosi tesori coperti dal fango. Oggi Friends of Florence e Save Venice sono insieme a sostegno della cultura italiana con un progetto che abbraccia entrambe le città: accanto al restauro dell’album composto da 48 disegni di Giambattista Tiepolo al Museo Horne, Friends of Florence e Save Venice hanno collaborato insieme anche al recupero di uno dei più importanti dipinti del primo Trecento, “La Vergine in trono con Bambino e angeli” eseguito dal Maestro di Badia a Isola (attivo fra il 1290 e il 1320), contemporaneo di Duccio da Buoninsegna, conservato nella Galleria di Palazzo Cini, presentato nel mese di settembre a Venezia. La partnership fra Save Venice e Friends of Florence, è nata per celebrare il 50° anniversario del disastro naturale che stimolò una consapevolezza internazionale sul tema della conservazione del patrimonio culturale italiano. Le alluvioni del 1966 nel nord e nel centro Italia, segnarono un punto di svolta nel riconoscimento internazionale dell’importanza di preservare l’arte e l’architettura dal rischio di estinzione. Nei decenni successivi Save Venice e Friends of Florence, hanno avuto un impatto significativo sulla tutela dell’arte e della cultura in Italia, aprendo la strada a nuovi metodi di conservazione e sviluppando importanti modelli di filantropia privata. Così dopo cinquant’anni il gesto delle due fondazioni americane molto attive in Italia vuole essere prima di tutto un gesto di cura per l’Italia e per il suo patrimonio. “La nostra collaborazione è un gesto di rispetto verso l’Italia e verso il suo patrimonio così importante. Siamo stati felici di aver potuto collaborare al restauro dei disegni di Giambattista Tiepolo conservati al Museo Horne: ringraziamo per questo la Direttrice Dott.ssa Elisabetta Nardinocchi e i restauratori Yoshiko Kondo, Maurizio Michelozzi e Chiara Rigacci per il lavoro svolto. – hanno affermato  insieme Simonetta Brandolini d’Adda Presidente di Friends of Florence e Richard Almeida Presidente di Save Venice.


 I disegni di Tiepolo furono acquistati fra il 1740 e il 1760 da Herbert P. Horne (Londra 1864-Firenze 1916) presso Parson and Sons a Londra nel 1903 per 21 sterline e  ancora oggi sono conservati presso il Museo Horne di Firenze. Molto probabilmente l’album fa parte di un gruppo di nove volumi raccolti dal collezionista inglese Edward Cheney nella metà del XIX secolo, venduti all’asta presso Sotheby’s nel 1885. Due dei nove album sono oggi conservati al Victoria and Albert Museum di Londra e uno alla Pierpont Morgan Library di New York. La mostra di una selezione di 26 disegni, curata da Elisabetta Nardinocchi e Matilde Casati,  è stata realizzata con il contributo della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che da anni sostiene le iniziative culturali del Museo Horne, la cui Fondazione è presieduta da Antonio Paolucci.“Ancora una volta la Fondazione Horne è impegnata nella conservazione del suo straordinario patrimonio artistico e dedicata alla sua valorizzazione e fruizione. L’iniziativa si colloca nell’ambito delle celebrazioni per il primo Centenario della Fondazione Horne.Il Museo ha cambiato il giorno di chiusura che è ora il mercoledì, senza aumentare il biglietto di ingresso.Info: www.museohorne.it

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 2 novembre 2016

Poiano Resort, dove il soggiorno è un'esperienza unica

 Il Poiano Resort, una delle strutture ricettive più apprezzate d’Italia, situato a ridosso delle colline che sovrastano il lago di Garda festeggia i suoi trent’anni sottolineando l’attenzione per tutti i servizi complementari alla meeting industry e inaugurando una nuova grande spa.

Il resort (120 camere e 160 appartamenti) è dotato infatti di un ampio centro congressi e questa spa si posiziona anche come integrazione a una proposta Mice che già si avvale di numerose strutture sportive interne e, in funzione della vicinanza del lago, di proposte outdoor di cui Poiano è coordinatore e centro focale.


Alla nuova spa – che offre sauna, bio-sauna, bagno turco, piscina salata, docce emozionali, area relax e tisaneria, oltre a ben quattro sale per massaggi e trattamenti – fa da riscontro il Centro Congressi Poiano, che dispone di 6 sale riunioni, la maggiore delle quali è in grado di ospitare fino a 250 persone (il totale è di 600 posti a sedere). 


Il parco privato, con i suoi sessanta ettari di verde, è adatto a dimostrazioni pratiche di ogni tipo ed è ideale per attività di team-building. Sono inoltre disponibili strutture sportive all’avanguardia: piscina olimpica, palestra con personal trainer, campo da beach volley, campo da calcetto, 6 campi da tennis in terra rossa e 8 campi da golf convenzionati, da 18 a 36 buche, nel raggio di 40 chilometri.

Poiano Resort s’è fatto carico di coordinare un’offerta collaterale di prodotti e servizi unici nel loro insieme, proprio in funzione delle tipicità della terra. Al Resort fanno capo, in ottica Mice, le tenute vinicole Guerrieri Rizzardi, il centro di fornitura sportiva Titasport e la fotoottica Risari, le cui lenti sono sviluppate per migliorare l’esperienza golfistica mentre i paesi del comprensorio offrono a loro volta straordinarie tipicità.

www.poiano.com

Fabrizio Del Bimbo

Stasera al cinema Principe Pif presenta il suo "In guerra per amore"

Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, è nato a Palermo e nel suo cinema questo si sente molto. Sono solo due i film da regista per lui, ma in entrambi le radici e le vicissitudini dell'isola siciliana si avvertono con forza. Non a caso la sua opera prima - La mafia uccide solo d'estate (2013) - fece il pieno di premi (David di Donatello, Nastri d'argento, Globo d'oro, Ciak d'oro e festival vari) raccontando una pagina drammatica della storia patria con  grande partecipazione.  Gli stessi che potremmo trovare anche in questo suo nuovo In guerra per amore", presentato stasera al pubblico alke 20.30 al cinema Principe di Firenze pif saluterà il pubblico alle 20.


Da Palermo però stavolta ci si è spostati a Erice- dove Piazza della Loggia e gli altri punti diinteresse turistico si sono trasformati in set per almeno un mese - per raccontare l'Odissea di Arturo, costretto ad arruolarsi nell'esercito americano alla vigilia dello sbarco in Sicilia per riuscire a raggiungere il padre dell'amata e chiedergli la sua mano, prima che la ragazza vada in sposa a un importante boss di New York. Un viaggio 'piccolo' che si intreccia con spostamenti dal peso storico non indifferente e con il ricorrente tema del radicamento della mafia sul nostro territorio. Ma nessun viaggio è piccolo, sembra raccontarci Pif, per il quale la coppia di innamorati potrebbe avere persino delle connessioni con quella vista nel precedente film… "Arturo e Flora potrebbero benissimo essere i loro nonni", dice riferendosi alla omonima coppia di protagonisti odierni prima di spiegare che il paese dove la storia si ambienta "è inventato. Questo perché girare aGela, Scoglitti o Licata, dove erano sbarcati davvero gli americani, era impossibile dal punto di vista produttivo, perché completamente cambiati". "Erice - aggiunge, riguardo alla location principale del film, - aveva tutta una serie di caratteristiche che mi piacevano. E mi piaceva l'idea di essere in un paesino dove la sera passeggi e c'è la troupe, avere la sensazione di andare in posti dove la gente ancora non è abituata al cinema e ha entusiasmo".Nove settimane in Sicilia - più altre quattro a Roma - spostandosi dal trapanese all'agrigentino, tra Realmonte e Cattolica Eraclea (dove son stati sfruttati gli sfondi delvecchio carcere vicino alla chiesa della Mercedee il palazzo del marchese Borsellino in piazza Roma), trovando sempre una grande collaborazione da parte di tutti, popolazione e istituzioni. Come nel caso di Scala dei Turchi, dove dal proprietario privato di una scogliera utilizzata al sindaco tutti son stati concordi nel definirla "una occasione importante per promuovere gratuitamente il nostro territorio". "Una storia d'amore - l'ha definita il sindaco di Erice Tranchida, invece, fattasi - ancor più profonda nel rivedere sul grande schermo gente, case, scorci e vicoli acciottolati della nostra/mia Erice, della Chiesa Madre, di Piazza della Loggia, del Castello di Venere, dei paesaggi che all’orizzonte degradano sul mare. È un bellissimo film, una commedia intelligente che provoca tante risate, ma è una storia profondamente vera! …quella della nostra terra". 

Fabrizio Del Bimbo

martedì 1 novembre 2016

Con Cenerentola il balletto di Mosca in scena il 29 novembre a Prato


Il mitico amore tra Cenerentola e il Principe; il nascere e il fiorire dei sentimenti umani, gli ostacoli e la realizzazione del loro sogno. Nella musica di Prokofiev si possono percepire tutti i caratteri della dolce sognatrice Cenerentola, del suo timido padre, della cavillosa matrigna, delle capricciose sorellastre, del fervido giovane Principe, in una maniera che lo spettatore non rimane indifferente alle loro gioie e ai loro dolori. La danza è gioiosa, vivace, frizzante, poetica e il Ballet of Moscow ci presenta una Cenerentola sempre più dolce e sognatrice: la scarpetta scompare; al suo posto il Principe va alla ricerca di una fanciulla dal piede puro - che a ben guardare è anche il punto di forza del danzatore, dal quale trae forza, equilibrio ed elevazione. La fanciulla, guidata dal ricordo della madre, intraprende la propria strada alla ricerca della sua identità e dell’amore. Cenerentola non è solamente un personaggio delle favole - diceva Prokof’ev - è soprattutto una creatura che palpita, inducendo alla commozione, alla tenerezza.


L’appuntamento, a PRATO con questa produzione è fissato per il 29 Novembre 2016 alle ore 21.00 al Teatro Politeama. Il New Classical Ballet of Moscow è stato fondato nel 2001 da Timur Gareev, ad oggi, è ancora uno dei migliori balletti internazionali. Il repertorio include alcuni classici del patrimonio artistico-musicale come Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Cenerentola, appunto, Biancaneve, Giselle, Don Chisciotte, Carmen, Coppelia e tanti altri.
Questa entusiasmante produzione, che conta della partecipazione di ballerini come Andrei Sorokin, solista del Teatro Marinsky di S.Pietroburgo ed Kristina Kochetova, solista del Teatro di Ekaterinburg,, deve la sua particolarità al romantico finale Tutto intepretato perfettamente dal famoso New Classical Ballet of Moscow crea un’atmosfera in cui si culla nel sogno esoterico di una scenografia da “ Mille e una notte”…. Basandosi sulle grandi tradizioni del balletto russo, intende evocare le rappresentazioni più ammirate dallo spettatore moderno. Così il fine del Ballet of Moscow è di far vibrare le corde dell’ anima, per renderla sempre più sensibile a un tipo di arte che ha la peculiarità di commuovere in un epoca che ha reso l’uomo un oggetto privo di modelli…

CENERENTOLA - Ballet of Moscow
29 NOVEMBRE 2016 ore 21.00
TEATRO POLITEAMA PRATESE
Prevendita Botteghino Teatro tel.0574.603758
Biglietti online e punti vendita: www.boxofficetoscana.it – www.boxol.it
Infoline: 334.1891173 www.moscowballet.eu

Fabrizio Del Bimbo

A Santa Maria della Scala le foto dei combattenti senesi della Grande Guerra



La mostra "Fotografi in trincea. La Grande guerra negli occhi dei soldati senesi" è il frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha portato al ritrovamento di 22 archivi fotografici privati, per un totale complessivo di oltre 2500 scatti, e di 18 archivi cartacei composti da lettere, cartoline e diari. Da questo immenso materiale sono state selezionate 100 fotografie amatoriali, riprodotte in grande formato, scattate da soldati senesi appassionati di fotografia durante i 41 mesi di conflitto. Attraverso queste suggestive immagini è possibile riscontrare che non si tratta di veri e propri reportage ma di “racconti della guerra” illustrati da giovani senesi attraverso le loro macchine fotografiche. E’ stato possibile, inoltre, “isolare” le figure di 36 combattenti – dal boscaiolo al futuro generale, passando per tutti i gradi della scala sociale – che ha permesso di ottenere un quadro attendibile dei personaggi, sia per provenienza geografica che per estrazione sociale: aristocratici, borghesi, studenti universitari, artigiani e mezzadri. Dei trentasei soldati partiti per il fronte, sette muoiono in combattimento, per ferite o malattie; due sono congedati per le gravi offese fisiche subite e ventisette tornano alle loro case e ai loro affetti più o meno psicologicamente provati dall’esperienza bellica ma senza menomazioni. Indossati di nuovo gli abiti civili, gran parte di loro condurrà una vita anonima, il cui ricordo è rimasto confinato alla memoria degli eredi. Solo pochi conosceranno – talvolta in modo effimero, talvolta duraturo – onori, fama e celebrità. Tutti insieme ritornano oggi a raccontarci le storie di quel terribile e grandioso momento, autentico spartiacque della storia contemporanea.


Come afferma Daniele Pitteri, Direttore del Complesso Museale Santa Maria della Scala: “È in questa straordinaria frattura, semantica e narrativa, che si condensa il senso di questa mostra che rimanda, per la prima volta, la rappresentazione della guerra allo sguardo dell’uomo. Di quei 36 uomini, partiti, con la loro passione, per un lungo viaggio nell’orrore”.

La Grande Guerra – prima grande catastrofe del XX secolo – rivive nella documentazione fotografica, per la massima parte inedita, custodita dagli eredi dei trentasei giovani uomini di Siena e della sua provincia. Risultano assenti nelle immagini le crudeltà della guerra combattuta; ben presenti, invece, gli effetti dei combattimenti e dei devastanti bombardamenti di artiglieria, con i feriti, i corpi insepolti e le distruzioni arrecate all’ambiente e ai centri urbani. Un materiale eterogeneo e sorprendente, lontano dall’iconografia ufficiale e in grado di documentare tutti i fronti della guerra ‘15-18’, dal remoto scenario albanese al ben più conosciuto fronte dell’Isonzo fino al “fronte interno” di Siena e della sua provincia.


La guerra rivive anche nei brani tratti dai diari, lettere, cartoline e memorie conservate da ufficiali e soldati. Questi testi affiancano le immagini nel percorso espositivo e restituiscono la complessa polifonia dei sentimenti maturati nelle trincee, nei ricoveri e nelle retrovie.

Ampliano la prospettiva dell’esposizione quindici dipinti di Giulio Aristide Sartorio – facenti parte dell’ampia collezione del Ministero degli Affari Esteri – realizzati tra il settembre 1917 e il giugno 1918 sulla base di scatti fotografici e di rapidi schizzi colti dall’autore sulla linea del fronte. Opere che conservano la freschezza e l’immediatezza dell’immagine fotografica da cui traggono origine.

La mostra, promossa dal Comune di Siena con il patrocinio del Comitato provinciale per il centenario della Prima Guerra Mondiale è corredata da un catalogo contenente oltre alle immagini, alcuni brevi saggi.

Info e contatti

www.santamariadellascala.com

Biglietteria Tel + 39 0577 534571

La visita alla mostra è compresa nel percorso del Santa Maria della Scala

Orari
lunedì-giovedì 10.00-17.00
venerdì 10.00-20.00
sabato e domenica 10.00-19.00
martedì: chiuso


Fabrizio Del Bimbo

sabato 22 ottobre 2016

Non solo relax, vacanze attive alle Seychelles


Le isole Seychelles, nell’Oceano Indiano, sono  sempre state considerate la cornice perfetta per vacanze romantiche di coppia e per chi vuole solo mare, natura e relax. Ma sta nascendo una nuova tendenza: la vacanza sportiva con vista mare. Praslin e Mahè sono veri paradisi per gli sportivi con tante attività dentro o fuori l’acqua.




Il posto giusto è ilresort Constance Ephélia a Mahè, con vista sul Parco Nazionale Marino di Port Launay. Più che un hotel è un grande villaggio immerso in un parco di 120 ettari, con due delle più belle spiagge dell’isola (spiaggia sud e spiaggia nord), una foresta tropicale con alberi da frutta e spezie esotiche, più un’area protetta di mangrovie. Si gira solo a piedi, con le bici o con le auto elettriche.Gli sportivi che vengono qui sono attratti dall'esperienza adrenalinica sul circuito zip line, unico alle Seychelles. Si mette l’elmetto sulla testa, si viene imbragati bene e poi si vola lungo cavi d’acciaio, urlando a squarcia gola, per ammirare dall’alto la natura. Da non perdere.Con una passeggiata all’interno della foresta si arriva allaparete per arrampicata su una roccia granitica. Con la mountain bike, e le gambe allenate, si possono fare lunghe pedalate su sentieri che portano in mezzo alla natura selvaggia, dove si sentono solo gli uccelli. Le pagaiate sul kayak lungo i canali, ombreggiati dalle mangrovie, tonificano i muscoli delle braccia e delle spalle, perché la corrente da contrastare in alcuni punti è piuttosto decisa.Sulle spiagge del resort sono ovviamente disponibili tutti gli sport acquatici: windsurf, diving, snorkelling, pesca e anche il classico pedalò. Non mancano le piscine per nuotare in relax, la palestra per potenziare i muscoli con attrezzature d'avanguardia, i campi da tennis o di squash. E dopo si va alla spa, in un giardino tropicale, per rilassare la muscolatura con massaggi, trattamenti e bagni nella piscina termale.



Le spiagge di Mahé sono tuttavia tutte molto belle. La più famosa è Anse Intendance, quasi un chilometro di sabbia bianca con onde perfette per ilsurf, ma non per il nuoto. Beau Vallon è una delle più balneabili, Baie Lazare la più selvaggia e Grand Anse la più amata dai surfisti. Si può faresnorkeling in sicurezza ad Anse Soleil, una spiaggia di sabbia dorata sulla costa sud-occidentale. Si raggiunge solo in barca o con una passeggiata di circa un’ora su un sentiero di montagna Anse Major, mentre Anse à la Mouche è una baia calma di acque poco profonde.L'entroterra di Mahé hamontagne granitiche che raggiungono i mille metri di altezza, foreste tropicali colorate da migliaia di orchidee, il rarissimo albero Medusa e il carnivoro Nepente.  A Praslin, che si raggiunge da Mahè con mezz’ora di volo, gliamanti del golf trovano un campo spettacolare, l’unico a 18 buche, all’interno del resort Constance Lemuria. Una parte del percorso ha un panorama mozzafiato che fa venire voglia di giocare a golf anche a chi non ha mai pensato di praticarlo.. Il percorso disegnato da Rodney Wright si snoda tra pianura, collina e spiaggia e questo rende il campo tra i più difficili del mondo, la buca 15 su una collina, è la più spettacolare (e forse la più difficile) perché si apre su un panorama incredibile. Dall’alto è davvero difficile non farsi confondere dal paesaggio e dal mare e concentrarsi per centrare il green a cinquanta metri più in basso. Le spiagge dell’hotel, ma anche quelle libere, sono super attrezzate per lo sci nautico, il windsurf, il parasail, il diving e la pesca d’altura (il periodo migliore per la pesca è ottobre-marzo). Con una passeggiata lungo una strada ombreggiata, ma con saliscendi impegnativi, oppure con lo shuttle si arriva alla selvaggia spiaggia di Anse Georgette dove si possono sfidare le onde su una tavola. Gli appassionati della barca a vela possono noleggiare un catamarano per spostarsi da un’isola all’altra, mentre a bordo di una barca con il fondo di vetro o semplicemente facendo snorkeling si ammirano i pesci e i fondali del mare. Per i meditativi lezioni di yoga sulle rocce di granito, al tramonto o al sorgere del sole. Alla fine della giornata è possibile un tuffo rigenerante nelle acque del mare color turchese.


Grazie ad Air Seychelles in collaborazione con Etihad sono operativi tre voli settimanali diretti da Parigi.
Info: www.airseychelles.com

Fabrizio Del Bimbo