lunedì 31 marzo 2014

Il cinema mediorientale a Firenze dal 9 al 14 aprile

È stata presentata il 31 marzo al Cinema Odeon di Firenze la 5ª edizione del Film Middle East Now: il festival internazionale di cinema, documentari, arte contemporanea, incontri ed eventi, ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, che si svolgerà dal 9 al 14 aprile tra Cinema Odeon, Cinema Stensen e altre location della città. L’edizione 2014 del festival presenterà un ricco programma di 52 film (di cui 23 cortometraggi, e un totale di 45 anteprime italiane e anche qualche europea), tra lungometraggi, documentari, film d'animazione e cortometraggi, per un viaggio full immersion che tocca i paesi e le società più "caldi" dell’area Mediorientale, oggi sempre di più al centro dell'attenzione della politica e dei media internazionali. Le storie, i personaggi, i temi forti e l’attualità nelle produzioni più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco, per far conoscere la cultura e la società di questi paesi, oltre i pregiudizi e i luoghi comuni con cui spesso sono rappresentati. Tra i pezzi forti del programma cinema il festival presenta la prima retrospettiva in assoluto su HANY ABU-ASSAD, uno dei più talentuosi e acclamati registi palestinesi, già candidato all’Oscar con il film “Paradise Now”, che sarà a Firenze con l’anteprima italiana del suo ultimo film “Omar” - il thriller “Gran Premio della Giuria” al Festival di Cannes e candidato agli Oscar 2014 come miglior Film Straniero - e con la proiezione di alcuni dei suoi lavori più famosi (The 14th Chicks, Rana's Wedding, Paradise Now, e i documentari Nazareth 2000 e Ford Transit). Hany Abu-Assad sarà a Firenze per tutta la durata del festival. Il festival presenterà anche la prima italiana del bellissimo documentario “Return to Homs” del regista Siriano Talal Derki, vincitore del “World Cinema Grand Jury Prize” all’ultimo Sundance Film Festival; ritratto intimo ed emozionante di un gruppo di giovani rivoluzionari della città di Homs in Siria, e in particolare del carismatico Basset, 19 anni portiere della nazionale siriana, e di Ossama, giovane media activist e pacifista; a Firenze saranno presenti il regista Talal Derki e il produttore Orwa Nyrabia, curatore del festival di Damasco e attivista, arrestato nell’agosto 2013 dalla milizia governativa, e trattenuto per più di un mese. In occasione dell’anteprima italiana a Firenze, la Fondazione Cineteca di Bologna assieme a Martin Scorsese e al World Cinema Project da lui presieduto, annunceranno un riconoscimento speciale al film: “ l’impegno a conservare e restaurare, se si presenterà la necessità, questo straordinario documentario”. Tra gli eventi speciali di questa edizione: _ la mostra OCCUPIED PLEASURES della fotografa palestinese Tanya Habjouqa, che andrà in scena in anteprima italiana per un mese (11 aprile – 25 Maggio 2014) alla Aria Art Gallery di Firenze (Borgo SS. Apostoli 40/R). Tanya Habjouqa è una fotografa di origini palestinesi e nome di punta della fotografia contemporanea dal mondo arabo, che con questo progetto ha appena vinto il prestigioso World Press Photo. “Occupied Pleasures” è un lavoro che esplora i rari momenti di tregua e di piacere nella vita dei palestinesi della West Bank e di Gaza. Scatti che rubano con grande potenza visiva momenti di gioie semplici, talvolta bizzarre (una gita in barca a Gaza o donne che fanno Yoga sullo sfondo delle colline dietro Betlemme). I “piaceri occupati” riuniscono in sé barlumi di speranza, dignità e risate, ognuno dei quali ignora e scaccia via i problemi concreti di una realtà in cui certe libertà non sono permesse. _ il primo concerto in Italia dei MASHROU’ LEILA, la band culto dell’indie-rock mediorientale, in un evento speciale a favore della Siria. Middle East Now presenta il primo concerto italiano dei Mashrou’ Leila (Venerdì 11 Aprile alla Flog di Firenze), la band libanese che negli ultimi 5 anni è riuscita a catalizzare l’attenzione dei media e del pubblico internazionale, creando un incredibile movimento giovanile trasversale, che va dal Libano al Marocco, passando per Giordania, Palestina, Egitto, Tunisia e persino Israele, diventando uno dei nomi di punta dell’indie-rock mediorientale. Sono diventati la colonna sonora delle rivoluzioni arabe. Il concerto dei Mashrou’ Leila è presentato da Oxfam Italia, e l’intero incasso della performance sarà devoluto a sostegno dei progetti della Ong in Siria. Fabrizio Del Bimbo

venerdì 28 marzo 2014

Alloggi Erp ristrutturati da Menarini consegnati a Firenze in via Rocca Tedalda

Il vicesindaco Nardella: “Una risposta importante all’emergenza abitativa e un bell’esempio di sinergia pubblico-privato” Sette alloggi di edilizia residenziale pubblica – che completano il lotto di 10 – in via Rocca Tedalda, ristrutturati grazie al contributo del Gruppo Menarini. Oggi il vicesindaco Dario Nardella ha consegnato le chiavi alle sette famiglie assegnatarie, inserite nella graduatoria sociale e in quella per la riserva sfrattati. Erano presenti anche il vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il presidente e il vicepresidente del Gruppo Menarini Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, il presidente della commissione politiche sociosanitarie Maurizio Sguanci e il presidente di Casa Spa Luca Talluri. “Il problema dell’emergenza abitativa – ha sottolineato il vicesindaco Nardella – purtroppo riguarda tanti nuclei familiari anche nella nostra città. Per questo, in attesa di nuove realizzazioni, la ristrutturazione del patrimonio residenziale pubblico assume un ruolo primario per venire incontro alle legittime esigenze di una fascia di popolazione che non può permettersi affitti a prezzi di mercato. A tal proposito ricordo i 1139 alloggi che abbiamo assegnato nel corso di questo mandato amministrativo. La casa è un bene prezioso e non c’è gioia più grande che vivere giornate come oggi per chi amministra la cosa pubblica. Inoltre stiamo attivando un progetto con Ance, l’associazione dei costruttori edili e le banche che riguarda gli oltre 1000 alloggi invenduti e che potrebbero essere inseriti sul mercato ad affitti concordati. Grazie al contributo economico di Menarini oggi diamo una risposta risolutiva a sette nuclei familiari, che si aggiungono ai tre cui il sindaco Renzi ha consegnato altrettanti alloggi lo scorso 18 gennaio. Ringrazio Lucia e Alberto Giovanni Aleotti per questa operazione profondamente innovativa di sinergia fra pubblico e privato, che mi auguro possa essere accolta anche da altre aziende. Questa è l’ulteriore testimonianza dell’impegno sociale di una realtà industriale importante come il Gruppo Menarini, che da tempo collabora con l’Amministrazione Comunale su tanti progetti”. “Conosco benissimo – ha spiegato la vicepresidente Saccardi – i problemi di Firenze sul versante abitativo. Una situazione piuttosto complicata che ho avuto modo di affrontare in prima persona durante il mio impegno in Comune e alla quale ritengo di aver dato risposte importanti. Adesso ho la possibilità di proseguire il mio impegno in questo ambito con una visione più ampia ed ho già fissato alcune priorità che riguardano soprattutto la promozione degli interventi di recupero e ristrutturazione di immobili abbandonati per incrementare il numero di alloggi popolari. La ristrutturazione degli alloggi che vengono consegnati oggi è stata possibile grazie all'impegno di una delle più importanti realtà imprenditoriali toscane come il Gruppo Menarini. L'ennesima dimostrazione degli importanti risultati che possono derivare dalla collaborazione tra pubblico e privato”. “Favorire l'edilizia popolare attraverso la collaborazione pubblico-privato – ha detto Lucia Aleotti – è una cosa piuttosto innovativa, che risponde ad una richiesta di emergenza abitativa che esiste nel Comune di Firenze ma anche negli altri comuni italiani. Tant'è vero che anche il Governo Renzi ha recentemente previsto nel Piano Casa 2014 investimenti per introdurre nuovi alloggi popolari, e per lo sviluppo e la crescita dell' edilizia residenziale pubblica. Oggi in particolare siamo molto felici di poter ultimare la consegna di questi alloggi ristrutturati, e che sono accessibili ed attrezzati anche per soggetti con disabilità”.  Complessivamente gli alloggi ristrutturati sono dieci, tutti in via Rocca Tedalda e di superficie media di 45-50 metri quadrati (tranne uno più grande). Un intervento che nello specifico ha puntato a ridare comfort agli appartamenti mettendo a norma impianti elettrici, meccanici e termo-sanitari, sostituendo i rivestimenti nelle cucine, revisionando e sostituendo infissi. In tutti e sette gli alloggi sono state sostituite le caldaie a cura di Casa Spa. “Questo intervento di ristrutturazione – ha detto Talluri – rappresenta un primo bell’esempio di sinergia pubblico-privato. Strada che auspico possa proseguire anche in futuro con altri soggetti. Voglio anche annunciare che proprio in questi giorni abbiamo ottenuto risorse regionali che ci permetteranno di ristrutturare altri 120 alloggi Erp”. Fabrizio Del Bimbo

giovedì 27 marzo 2014

Zeffirelli Filistrucchi. Memorie di un sodalizio artistico. Una mostra al teatro della Pergola

Zeffirelli Filistrucchi Memorie di un sodalizio artistico a cura di Monica Gallai con la collaborazione di Gabriele e Gherardo Filistrucchi 28 marzo - 16 aprile 2014 Teatro della Pergola Firenze Figurini, fotografie, lettere, programmi di sala, locandine e accessori. Sono il patrimonio di documenti archivistici originali e spesso inediti che dal 28 marzo al 16 Aprile racconteranno, al Teatro della Pergola di Firenze, momenti della carriera teatrale del Maestro Franco Zeffirelli attraverso il sodalizio con la storica Bottega fiorentina di parrucche e trucco Filistrucchi (nata nel1720) nella mostra “Zeffirelli Filistrucchi, memorie di un sodalizio artistico”.



Promossa e organizzata da Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte con la collaborazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Fondazione Teatro della Pergola, il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze e Toscana verso Expo, la mostra porta alla luce oltre 100 reperti tratti dall’archivio Filistrucchi recentemente ordinato e inventariato da Monica Gallai, anche curatrice della rassegna. La presentazione, stamani alla stampa, alla presenza degli organizzatori, dell’assessore alla cultura del Comune di Firenze Sergio Givone, del Vice Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Pierluigi Rossi Ferrini, del maestro Giuseppe Lanzetta. La mostra racconta una storia professionale e di amicizia che affonda le radici nello scorso secolo, quando Pietro Filistrucchi lavorando nel vivo contesto teatrale fiorentino degli anni Quaranta - dove accanto al festival del Maggio Musicale fiorivano realtà come il Teatro della Fiaba e quello Universitario “L. Cherubini”- realizzava parrucche e trucco per talenti della scena tra cui figurava il giovane Zeffirelli, allievo di Luchino Visconti. Un incontro raccontato nella seconda sezione della mostra anche grazie ad alcune lettere del carteggio privato tra Pietro Filistrucchi e Franco Zeffirelli - dove un formale ‘Lei’ cede presto il passo ad un confidenziale ‘tu’ - che riporta alla luce aspetti inediti delle produzioni realizzate con passione e dedizione dalla bottega fiorentina. Tanto da rifiutare una commissione se la qualità richiesta dall’esigente committente non poteva essere garantita (nel 1956 la “Carmen” di Bizet che andò in scena al teatro Stabile di Genova) o decidere di chiudere il laboratorio al pubblico per 20 giorni pur di lavorare con la giusta concentrazione all’esecuzione di un’importante commessa. Accadde così nel 1960 quando Zeffirelli incaricò Pietro Filistrucchi di realizzare ben 93 parrucche per “Alcina” in scena alla Fenice di Venezia. Una fornitura eccezionale per cui Zeffirelli fu riconoscente a Pietro tanto da scrivere: “il lavoro è superiore ad ogni commento. Una fornitura come quella mi concilia con Firenze, con i fiorentini e con le nostre saltuarie ma superiori qualità. Grazie, veramente di cuore”. Insieme alle missive sono figurini e fotografi e a testimoniare come il Maestro si affidasse alla bottega fiorentina ed alle abili mani di Pietro per la creazione di parrucche e trucco di scena. E’ proprio da quei figurini - disegnati dallo stesso Zeffirelli ed anche da celebri costumisti amici e collaboratori, da Anna Anni a Piero Tosi a Maria de Matteis - che poi prenderanno forma quelle parrucche che hanno aiutato artisti come Maria Callas ad impersonare celebri personaggi sulla scena. Al famoso soprano greco la mostra dedica, non a caso, la sua terza sezione. Fu grazie anche a Zeffirelli che la Callas apprezzò l’arte di Filistrucchi per portare parrucche - come la moda del tempo dettava - anche nei momenti della vita privata. Tra le chicche scovate e proposte al visitatore in “Zeffirelli Filistrucchi. Memorie di un sodalizio artistico” anche una parrucca originale indossata dalla Callas per un’ “Armida” di Rossini e quella di Medea oltre ad alcune ciocche-campione dei suoi capelli che il soprano inviò, con tanto di corrispondenza autografa, per commissionare le sue parrucche da giorno. Non mancano infine fotografie inedite del soprano al Teatro Comunale di Firenze. Tra queste una del 1952 che la ritrae in camerino dopo la rappresentazione “I Puritani” assieme a Gino Bartali e alla moglie Adriana Bani, recentemente scomparsa. Un altro scatto sorprende infine la Callas per i corridoi del Comunale, forse a fine spettacolo, con in mano un mazzo di fiori e il libro “Firenze fiore del Mondo” scritto da Papini, Soffici, Bargellini e Spadolini nel 1950. Arricchita da una scenografia di abiti originali della Fondazione Cerratelli e da una bacheca che racconta momenti della bottega e delle persone che collaborarono con Pietro, la mostra si conclude con la sezione ‘Grandi Opere’. Dal “Don Giovanni” a “La Lupa” (con Anna Magnani) fino alla magnifica “Traviata” del 1984 al Teatro Comunale di Firenze. La genialità di Zeffirelli unita a quella interpretativa di Pietro ha dato vita ad una sinergia artistica che, passando attraverso stima ed amicizia, ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo i manufatti di questa storica Bottega fiorentina. Associazione OmA con la bottega Filistrucchi e la Fondazione Teatro della Pergola rendono omaggio al maestro Zeffirelli inaugurando la mostra durante la Giornata Mondiale del Teatro. La mostra sarà inaugurata il 27 marzo 2014 alle ore 16.45 presso il Saloncino del Teatro della Pergola, esclusivamente su invito, e proseguirà fino al 16 aprile 2014. Per l’occasione l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta dal Maestro Giuseppe Lanzetta renderà omaggio a Franco Zeffirelli e alla sua Divina Callas con un concerto.






Il Percorso Espositivo Dall’Archivio Filistrucchi un’accurata selezione di documenti originali e inediti, suddivisi cronologicamente in cinque sezioni, ripercorrono la nascita del rapporto creativo e umano tra il regista Franco Zeffirelli e l’antica bottega di parrucche attraverso le loro Opere e i protagonisti che con loro hanno collaborato. Prendendo avvio dal contesto teatrale fiorentino degli anni Quaranta del ‘900, i figurini e le locandine suggeriscono il percorso artistico dei giovani amanti dello spettacolo, dai piccoli teatri cittadini, dove si poteva far pratica del “mestiere”, all’eccezionale festival del Maggio Musicale Fiorentino, nel quale Luchino Visconti nel 1949 mette in scena Troilo e Cressida, un imponente spettacolo, che vide la partecipazione di nomi già noti, come quello della costumista Maria De Matteis, insieme a giovani emergenti tra i quali Franco Zeffirelli, Piero Tosi, Vittorio Gassmann, Marcello Mastroianni. La seconda sezione illustra l’inizio della collaborazione del Maestro Zeffirelli con Pietro Filistrucchi e nel carteggio le idee diventano segni, le acconciature prendono forma, definendo i caratteri dei personaggi, mentre la fiducia e la reciproca stima tra l’artista e l’artigiano si consolidano. Gli anni Cinquanta sono anche gli anni della collaborazione con Maria Callas, alla quale è dedicata la terza sezione, in un percorso documentario che si dipana tra lettere autografe, fotografie e figurini disegnati per lei dal maestro Zeffirelli o in bottega, per opere da rappresentare nel mondo, arricchito dalla parrucca e dall’abito originali indossati dal celebre soprano nel ruolo di Medea. La quarta sezione dedicata a cinque Grandi Opere, ripercorre alcuni momenti salienti del rapporto lavorativo e umano tra il Maestro Zeffirelli e la Bottega Filistrucchi. E’ qui che troviamo Franco Zeffirelli coadiuvato da grandi costumisti, nonché amici di gioventù, come Anna Anni e Piero Tosi, ai quali il Maestro affida il compito di elaborare acconciature fantasiose, proposte nei figurini di Alcina e di Euridice del 1960 e per la rappresentazione del Don Giovanni al Dallas Opera, nel quale l’intenso momento creativo viene ben rappresentato dai figurini della Anni e dal carteggio. A seguire La Lupa, interpretata da Anna Magnani, da Osvaldo Ruggieri e da Giancarlo Giannini al Teatro della Pergola nel 1965, mentre ne La Traviata, del 1984, il maestro Zeffirelli torna al duplice ruolo di regista e costumista accanto a Gabriele, i cui ricordi e aneddoti evocano la magia del Teatro. Infine una sezione riservata alle immagini fotografiche di Pietro Filistrucchi, dei suoi familiari e dei preziosi collaboratori rappresentati in particolari momenti lavorativi, arricchiscono il percorso visivo della storica Bottega. Monica Gallai Con questa mostra abbiamo voluto iniziare a raccontare, tramite una piccola parte del nostro vasto archivio, carico di tante memorie accumulate nel corso di quasi trecento anni di attività, uno spicchio di storia della nostra “bottega”, di come in essa si concretizzavano le idee fissate in un figurino e il rapporto epistolare che l'accompagnava. Questo progetto, pensato oltre cinque anni fa, ha potuto concretizzarsi grazie all'interesse di Maria Pilar Lebole che, insieme a noi e a tutto lo Staff OmA, ha per prima creduto in quanto queste pagine di storia vogliono raccontare. Tutto ciò è stato possibile grazie alla meticolosa selezione dei documenti che Monica Gallai, da buona archivista, ha saputo scovare nel nostro archivio, cogliendo la vera essenza del teatro e facendo riscoprire non solo una parte della Bottega ma anche una parte della nostra famiglia e delle persone che vi hanno lavorato. Sono stati estrapolati alcuni significativi documenti, compresi tra i primi novecento e la metà degli anni ottanta, che narrano attraverso lettere e figurini, un pezzo di storia del teatro per lo più sconosciuta. Il teatro di quel periodo vide la messa in scena di grandi Opere a cura di celeberrimi artisti con i quali si instaurarono rapporti che andavano ben oltre la semplice committenza, e talvolta sfociavano in sentimenti più nobili quali l'amicizia e la stima. Non a caso abbiamo voluto, umilmente, rendere omaggio al Maestro Franco Zeffirelli al quale ci lega, appunto, un antico rapporto di stima, amicizia e collaborazione. In questi documenti auspichiamo si possa respirare non solo lo studio e la realizzazione dell'iconografia del personaggio data dal figurino di celeberrimi artisti quali il Maestro Franco Zeffirelli, Piero Tosi, Maria De Matteis, Anna Anni, ma anche l'amorevole cura con la quale vengono concretizzate le idee fino a far nascere e crescere lo spettacolo, come se fosse un figlio. Speriamo, anzi ne siamo certi, possa trasparire tramite questa mostra, la grandezza di Pietro, artista e Maestro artigiano, che con la sua maestria e sensibilità è riuscito a dar corpo ai desideri iconografici raccontati in questi bellissimi figurini qui oggi esposti. Maestria e passione trasmessa a Donella sempre presente in modo più che attivo nella vita della bottega rimanendo comunque umilmente sempre “dietro le quinte”. Forse Donella, se fosse presente, sorriderebbe un po', in disparte come era solita fare e, sarebbe contenta ed entusiasta nel vedere raccontato suo padre e il nostro lavoro. Come a lei infatti sono stati trasmessi i segreti dell'antico mestiere lavorando con passione in bottega, anch'essa ha saputo a sua volta trasmettere istintivamente l'amore per la bottega e per il teatro. Questa mostra è dedicata a Pietro e Donella Filistrucchi Gabriele e Gherardo La Bottega Filistrucchi La nascita della ditta Filistrucchi risale al lontano 1720, al tempo in cui a Firenze era reggente l'ultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia medicea, Giangastone (1671 – 1737). In quel momento storico il “coiffeur” era anche barbiere, parruccaio, speziale, flebotomo, profumiere, acconciatore e truccatore sia per donna che per uomo. Era questa l'epoca nella quale la parrucca, lascito del '600 ed accessorio in crescente evoluzione, veniva usata da nobili, dame, cavalieri e servitori. L'esigenza di "trasformarsi" per le rappresentazioni sceniche sempre più in uso, dette alla Bottega un'impronta teatrale. Filistrucchi lavorava con i teatri più importanti della città, dal Teatro della Pergola al Teatro del Cocomero divenuto nel 1859, Teatro Niccolini, ma anche nei teatri minori come il Teatro della Fiaba voluto e diretto dalla contessa Flavia Farina Cini e il Teatrino di via Laura demolito nel 1959, sede fino ad allora del Centro Universitario Teatrale che vide muovere i primi passi dei giovani Alfredo Bianchini, Franco Zeffirelli, Paolo Poli, Giorgio Albertazzi e tanti altri attori di pregio. Da allora fino ai giorni nostri la bottega Filistrucchi ha collaborato con importanti teatri italiani come La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, il Massimo di Palermo e il San Carlo di Napoli, poi all'estero Il Metropolitan di New York, il Civic Opera di Dallas, l'Opera di Boston. Fin dal primo Maggio Musicale Fiorentino, inaugurato il 23 aprile 1933 con Nabucco, Filistrucchi collaborò con i più famosi registi come Luchino Visconti, Giorgio Strehler, e Luca Ronconi e costumisti del calibro di Alberto Savinio, Mino Maccari, Gino Carlo Sensani, Maria De Matteis, Anna Anni, per l' allestimento di sontuosi spettacoli; basti citare Sogno di una notte di mezza estate allestito nella magnifica cornice del giardino di Boboli sempre nel '33, I Giganti della Montagna sempre in Boboli nel Maggio Musicale del '37, e ancora Armida (M.M.F. 1952) con Maria Callas con scene e costumi di Alberto Savinio, la sontuosa Aidadel 1969 con figurini del Principe Enrico D'Assia, Medea del '52 con Maria Callas, e Troilo e Cressida nel 1949 per la regia di Luchino Visconti e scene di Franco Zeffirelli. Proprio con Franco Zeffirelli che si sviluppò nel corso degli anni un'intensa collaborazione. Dapprima Don Giovanni del 1958 a Napoli ed ancora a Dallas insieme con la La Traviata interpretata da Maria Callas, quindi La Lupa con Anna Magnani nel 1960,anno dell'Alcina rappresentata alla Fenice di Venezia e poi al Civic Opera di Dallas, quindi Euridice nello stesso anno al giardino di Boboli, e Romeo e Giulietta del 1965. Non ultima la sua indimenticabile Traviata del 1984 al Teatro Comunale di Firenze. Molte le grandi personalità del teatro di prosa, musicale e di danza, insieme a meno conosciute "Filodrammatiche" e giovani promesse che in tanti anni hanno frequentato la bottega. Ne menzioniamo alcune per il Teatro di prosa: Ermete Zacconi, Eduardo de Filippo, Giorgio Albertazzi, Anna Magnani. Anna Proclemer, Annamaria Guarnieri, Rossella Falk, Romolo Valli, Giancarlo Giannini, Alberto Lionello; per la danza: Kyra Nijinsky, Carla Fracci, Aurelio Milloss, Maurice Béjart; per il Teatro musicale: Maria Callas, Renata Tebaldi, Fedora Barbieri, Tito Gobbi, Alfredo Kraus, Mario Del Monaco, Piero Cappuccilli, Luciano Pavarotti, con molti dei i quali si instaurò anche un rapporto di autentica amicizia: Ettore Bastianini, Renato Bruson, Gino Bechi, Rolando Panerai,e più avanti Aldo Reggioli, Paolo Washington che anche fuori dalla scena solevano frequentare la Bottega quale luogo di ritrovo per continuare a parlare di spettacolo e non solo di quello. E' stato attraverso queste esperienze che la tradizione si è tramandata di padre in figlio, in un percorso che inizia dall'idea e dal figurino e, transitando attraverso l'opera del parruccaio e truccatore di trasformare la “persona” in “personaggio”, si concretizza fino a giungere alla più perfetta “metamorfosi” scenica del personaggio da rappresentare. La tradizione ha potuto perpetuarsi per quasi trecento anni solo coniugando la passione per il proprio lavoro di artigiani al grande Amore per il Teatro. Zeffirelli Filistrucchi Memorie di un sodalizio artistico a cura di Monica Gallai con la Collaborazione di Gabriele e Gherardo Filistrucchi Progetto di allestimento Stefano Maurri Progetto grafi co Miriam Frescura Istallazioni di Elena Bianchini Aperta dal 28 marzo al 16 aprile Ingresso libero – La mostra rispetta l’orario di apertura del teatro Per informazioni 055 22641– 055 5384964/965 www.teatrodellapergola.com www.osservatoriomestieridarte.it Catalogo Zeffirelli Filistrucchi. Memorie di un sodalizio artistico a cura di Monica Gallai con la collaborazione di Gabriele e Gherardo Filistrucchi ed. Polistampa - € 10.00 - pagg. 96


Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 26 marzo 2014

Enel assume 600 operai

Sono 60 i nuovi assunti, in età compresa tra i 18 e i 29 anni, per la Toscana e l’Umbria. Dodici unità saranno operative a Firenze. Complessivamente, in Italia sono 600 i nuovi ingressi. Buone notizie per il mondo del lavoro toscano, presso il Centro di Addestramento toscano di Enel a Pistoia, infatti, 60 giovani under 29, diplomati con indirizzo tecnico, hanno firmato il contratto con Enel Distribuzione, che li vedrà lavorare come apprendisti operai nelle province della Toscana e dell’Umbria. Dodici unità saranno operative a Firenze. L’inserimento delle risorse avviene con contratto di apprendistato professionalizzante, nell’ambito del quale è previsto un articolato percorso di formazione e affiancamento, finalizzato all’acquisizione di competenze professionali adeguate al ruolo. Complessivamente, più di 600 giovani in tutta Italia hanno firmato oggi un contratto di assunzione con Enel. Si tratta di ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni, diplomati con indirizzo tecnico, che entrano a far parte di Enel Distribuzione con contratto di apprendistato. Questo gruppo rientra nelle 1.500 nuove assunzioni previste entro il 2014 nell’ambito del piano di ricambio generazionale per sostenere i piani di sviluppo dell’azienda, concordato con le sigle sindacali del settore elettrico. Nei prossimi mesi seguiranno altri ingressi che riguarderanno anche la Toscana. Del Bimbo Fabrizio

lunedì 24 marzo 2014

Al MAEC di Cortona gli etruschi seducono ancora...

Dal 21 Marzo al 31 Luglio 2014 a Cortona. “Seduzione etrusca. Dai segreti di Halkham Hall alle meraviglie del British Museum”– oltre 150 opere esposte tra reperti etruschi, dipinti, disegni, documenti antichi, oggetti d’epoca, manoscritti e volumi – è il grande evento espositivo internazionale che si terrà dal 21 marzo al 31 luglio 2014 a Cortona, promosso dal MAEC-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, dal British Museum e da Halkam Hall, con il grande sostegno della Regione Toscana e la collaborazione di tanti musei italiani che hanno prestato opere uniche e, in particolare, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. La mostra lega in modo ancora più stretto rispetto alle grandi esposizioni degli anni passati la manifestazione espositiva al MAEC-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona. Infatti, per una motivata scelta culturale degli organizzatori, si è voluto allestire la mostra non solo nelle sale normalmente destinate ad accogliere mostre temporanee, ma nelle stesse sale del Museo, in molti casi proprio nelle vetrine che normalmente ospitano la raccolta permanente. Tale scelta è stata dettata in particolare dalla natura stessa dell’esposizione: un viaggio nel tempo alla scoperta di influenze italiche sulla cultura britannica percorrendo le strade del collezionismo settecentesco. Dal museo londinese sono arrivate 40 opere raccolte in tre secoli dai collezionisti. Spicca tra le tante un piccolo leone in ceramica, forse “avo” della nostra Chimera. Preziosi reperti sono poi arrivati dai musei italiani. Ed ecco che si potrà ammirare l’”Arringatore”, il “Putto Graziani” (che già dieci anni fa fu esposto ad Arezzo). L’evento è promosso dal Maec-Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, dal British Museum e da Halkam Hall, con il sostegno della Regione Toscana e la collaborazione di vari musei italiani che hanno prestato opere uniche e, in particolare, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. La mostra è curata da Paolo Bruschetti, Bruno Gialluca, Paolo Giulierini, Suzanne Reynolds e Judith Swaddeling. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19. Prezzo d’ingresso mostra più Maec 12 euro, ridotto euro 9, convenzioni speciali 7 euro, scolaresche 3 euro Fabrizio Del Bimbo

giovedì 20 marzo 2014

Il film Hide and Seek inaugura il 12° Korea Film Fest


 
“Federico Fellini è l’unico regista italiano che abbiamo studiato e di cui si parla nelle scuole di cinema coreane. Per noi il cinema europeo e quindi italiano è  Fellini”. Sono le parole del regista coreano Huh Jung a Firenze per presentare la prima italiana di Hide and Seek, il film campione d’incassi in Corea del Sud nel 2013, con 5 milioni di spettatori in un mese, che inaugurerà la 12esima edizione del Florence Korea Film Fest, domani venerdì 21 marzo, al cinema Odeon di Firenze alle ore 21.00 (ingresso 6 euro).  
 
 

Il festival è il primo evento italiano delle celebrazioni del 130° anniversario delle relazioni bilaterali tra Corea del Sud e Italia. All’inaugurazione sono attesi il Ministro della cultura del governo della Corea del Sud e Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri.
 
Il film nel primo week end in sala ha venduto 1 milione e 35 mila biglietti e a 19 giorni dalla sua uscita in sala (settembre 2013) aveva raggiunto i 5 milioni di spettatori. Racconta di Sung-soo che vive felicemente con la moglie e i figli in un appartamento di lusso. La vita scorre perfetta, fino a quando scopre che il fratello è scomparso. Durante la ricerca del fratello, Sung-soo inizia a trovare strani simboli che sembrano terrorizzare gli abitanti della città, simboli che lo seguiranno anche al suo ritorno a casa.
 
Il regista Huh Jung è nato nel 1981. Si è diplomato alla Korean National University of Arts. Si afferma al Mise-en Scene Short Film Festival, vincendo per due anni consecutivi con i  suoi cortometraggi “Joo-hee” e “Cursed Period”. “Hide and Seek” rappresenta il suo esordio alla regia di un lungometraggio: ha aperto il London Korean film festival e ha ricevuto il plauso della critica internazionale. Giovane, abile e molto promettente, prima di fare il regista Huh Jung ha fatto l’attore nel film “Big Good”, diretto da Choi Si-hyeong.
 
Prezzi: abbonamento giornaliero euro 14,00; abbonamento 4 film + Notte Horror euro 16,00. Biglietto euro 4,50 a film dalle 14 alle 19 (offerta 2 spettacoli, 6 euro);  Biglietto euro 6,00 dalle 20 alle 00.00 (ridotto euro 5); Due spettacoli serale 10 euro ridotti 8,00 euro). K-Horror Night  (23:30); euro 4,00 Biglietto Ridotto: Studenti italiani e Stranieri, Dipendenti aziende sponsorizzanti / Soci ARCI / Possessori Carta Feltrinelli / Soci COOP / CartaFreccia Trenitalia. Ingresso Gratuito: Soci Sostenitori TAEGUKGI-ToscanaKorea Association. Biglietti in prevendita presso al Cinema Odeon dal 15 Marzo al 24 Marzo.
 
Informazioni: Cinema Odeon: 055214068 (piazza Strozzi, 1); sede organizzazione tel: +39 055 50 48 516, Taegukgi - ToscanaKorea Association ;  E-mail: info@koreafilmfest.com; Website: www.koreafilmfest.com;
 
Il festival è sponsorizzato da Kia Motors Company Italy, main Sponsor della dodicesima edizione. Il Florence KoreaFilm Fest si avvale, inoltre, del supporto di Korean Air.  La manifestazione è inserita nel cartellone della Primavera Orientale (kermesse che racchiude festival di cinema dedicati all’Oriente organizzata da Fondazione Sistema Toscana). La rassegna internazionale di cinematografia sud coreana è organizzata dall’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association e realizzata con il contributo della Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, KOFIC – Korean Film Council, Ministero alla Cultura e Turismo della Repubblica di Corea (Corea del Sud), Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia.   Ufficio Stampa: Antonio Pirozzi: Cell. +39 339 5238132 e Olimpia De Meo (320 0404080), E-mail: pscomunicazione@gmail.com, presskoreafilm@gmail.com e Ufficio Stampa Roma Fabrizio Broccoletti: Cell.: + 39 347 93 29 003  E-mail: fabrizio.ufficiostampa@gmail.com
 
Approfondimento “Hide and Seek” “Ho avuto talmente paura che mi sono cadute le lenti a contatto”, ha detto uno spettatore alla prima del film a Londra, al Korean Film Fest. Girato con un piccolo budget e senza star, il film ha avuto un enorme successo in Corea del Sud, dove ha riempito le sale per oltre due mesi. Tra i motivi di interesse del film, forse il principale è l’intuizione del regista, che ha saputo cogliere paure presenti nella società coreana contemporanea. Chi ha raggiunto il benessere, una bella casa, un livello di vita confortevole, teme la massa dei senza nome, dei senza denaro, dei senza benessere. Il film descrive il taglio netto fra due stili di vita: il contrasto fra la casa confortevole dei protagonisti a Seoul e i condomini desolati delle estreme periferie. C’è qualcosa di reazionario in tutto questo, ma evidentemente Huh Jung ha intercettato sentimenti profondi, comuni a gran parte della popolazione coreana. E non solo a loro. I protagonisti non sono divi, neppure in Corea – Son Hyun-joo ha fatto molta televisione, e al cinema era il “vilain” di “Secretly Greatly” – ma questo probabilmente aggiunge freschezza alla sua interpretazione. Se il piatto forte è il thriller, il dosaggio continuo di paura e di shock, c’è una back story che cresce: i ricordi d’infanzia dei due fratelli, il grande buco nero che c’è nell’anima di entrambi.
 
Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 19 marzo 2014

Al via il 21 marzo il Korea Film Fest

Il Florence Korea Film Fest ideato e diretto da Riccardo Gelli, organizzato da Taekgukgi Associazione Toscana – Korea, propone anche quest’anno un programma ricco di film, ospiti e eventi collaterali, una vera e propria full immersion nella filmografia sud coreana con cinquanta pellicole divise in cinque sezioni principali: K-Fantastic, Orizzonti, Independent, Corto Corti e Notte Horror. Il film d’apertura sarà Hide & Seek, campione d’incassi in Corea nel 2013, che verrà presentato il 21 marzo in anteprima nazionale dal giovane regista Huh Jung, mentre il film di chiusura sarà Boomerang family diretto da Song Hae-Sung che sarà presente alla proiezione. Tra i vari ospiti presenti al festival, spicca la star asiatica Choi Min-sik uno dei più famosi attori della Corea del Sud, noto al pubblico internazionale per le sue interpretazioni in Strokes of fire (“Ebbro di donne di pittura”), Old boy e Lady Vendetta. Choi Min–Sik sarà a Firenze per incontrare il pubblico e ricevere il premio 12° Florence Korea Film Fest. All’attore sarà inoltre dedicata, per la prima volta in Italia, una retrospettiva composta di 8 dei 25 film in cui ha recitato nella sua lunga carriera, tra cui Failan in cui interpreta un gangster, Ebbro di donne di pittura storia del pittore coreano Jang Seung-up, Springtime in cui Choi Min-Sik è un musicista in rovina, Crying Fist commovente storia di un ex-pugile e naturalmente il film culto Old boy. Tra le novità di questa edizione del Festival c’è la sezione K-fantastic, dedicata al genere fantastico molto popolare in Corea del Sud e che comprende sottogeneri quali fantascienza, fantasy e horror. Propone una selezione di 9 film tra i quali spiccano The Ginkgo Bed uno dei maggiori incassi del cinema coreano di tutti i tempi, Snowpiercer diretto dall’acclamato regista Bong Joon- ho, uno dei primi film coreani a essere girati in Europa, Il mare mai uscito in Italia, di cui è stato fatto un remake a Hollywood con Keanu Reeves e Sandra Bullock, e il kolossal The Host. Florence Korea Film Fest propone inoltre uno spaccato della cinematografia coreana contemporanea nella sezione Orizzonti, di cui fanno parte 6 film, tutti del 2013, tra questi Moebius di Kim Ki-duk e Our Sunhi di Hong Sang Soo, mentre nella sezione Independent presenta una selezione di film che hanno minore visibilità e sono lontani dalla grande distribuzione cinematografica. Accanto ai lungometraggi, ci saranno i corti della sezioni “Corto, Corti” realizzata in collaborazione con Asiana International Short Film festival, SESIFF (Seoul Estreme-Short Image & Film Festival) e il PIFAN (Puchon International Fantastic Film festival). Nel corso del Festival saranno assegnati il premio 12° Florence Korea Film Fest, il premio Kia della giuria, il premio del pubblico, e il premio della critica, scelto tra Orizzonti e Independent. Una selezione dei film presentati al Florence Korea Film Fest saranno proiettati a Roma, al cinema Trevi dall’8 al 10 aprile. Fabrizio Del Bimbo

martedì 18 marzo 2014

Alla Pergola di Firenze ' JOHN GABRIEL BORKMAN'





Dal 18/23 marzo 2014
ARTISTI RIUNITI in collaborazione con TEATRO ELISEO
MASSIMO POPOLIZIO in
JOHN GABRIEL BORKMAN
di Henrik Ibsen
traduzione Claudio Magris
adattamento Piero Maccarinelli
con Lucrezia Lante Della Rovere, Manuela Mandracchia e Mauro Avogadro
e con Alex Cendron, Ilaria Genatiempo, Camilla Diana
scene da un’idea di Carlo De Marino
costumi Gianluca Sbicca
luci Umile Vainieri
musiche Antonio Di Pofi
regia Piero Maccarinelli
Mente il mercoledì 19 marzo ore 18.00 classico incontro col pubblico
con ingresso libero
Alla Pergola da martedì 18 marzo, Massimo Popolizio è John Gabriel Borkman di Ibsen con Lucrezia Lante Della Rovere, Manuela Mandracchia e Mauro Avogadro  per la regia di  Piero Maccarinelli.
Massimo Popolizio, trent’anni di carriera teatrale segnati da un grande sodalizio con Luca Ronconi, premio Ubu nel 1995 e nel 2001, grande voce del cinema internazionale dall’agghiacciante Lord Voldemort, della saga di Harry Potter, all’Amleto e all’Otello di Kenneth Branagh, interprete televisivo e cinematografico protagonista di Romanzo Criminale e Una grande famiglia, ma soprattutto Vittorio Sbardella ne II Divo e Alfio Bracco ne La Grande Bellezza di Sorrentino, dalla scorsa stagione incarna il brillante e spregiudicato banchiere John Gabriel  Borkman nell’edizione diretta da Piero Maccarinelli.
Grandi ambizioni muovono il protagonista di questo testo di Ibsen, penultimo della sua carriera, datato 1896 e ispirato dagli scandali finanziari norvegesi dell’epoca. L’ascesa e la caduta del banchiere John Gabriel Borkman, l’espiazione e ricerca di un impossibile riscatto nell’intricato groviglio familiare e sentimentale di moglie e amante, sono per Ibsen materia per raccontare il travaglio vitale di grandi uomini con grandi progetti che si scontrano con il senso ultimo del loro operare, rispetto a sé e rispetto alla società.
L’abile e geniale Borkman, brillante banchiere figlio di minatori, incorre in un fallimento finanziario di grandi dimensioni, da  genio della finanza si ritrova ad essere un fallito e a scontare otto anni di prigione. Toccato dal disonore, dissolta la stima degli altri nei suoi confronti,  non sembra però disposto a considerarsi un vinto e  continua a non avere dubbi sul valore demiurgico di quella che lui considera la sua missione. Si sente un creatore finanziario, quasi un artista della finanza perché il suo obiettivo non è l’arricchimento personale, ma la realizzazione del sogno del benessere collettivo: estrarre dalla terra la materia prima e farne futuro e progresso per l’umanità.
Accanto a lui, nei successivi otto anni di isolamento dal mondo, resta un solo amico, Foldal, suo ex collaboratore, autore di un testo mai  pubblicato, in un duplicarsi di sogni irrealizzati e fallimenti che li attraversano.
Lucrezia Lante della Rovere e Manuela Mandracchia sono le sorelle gemelle Rentheim moglie, cognata e ex amante, che serrano il cerchio spietato dei sentimenti intorno a Borkman fino a contendersi il destino del giovane figlio Erhart.
Ma i  figli ventenni, senza le aspettative e i sogni dei padri, con molte meno speranze creative, consapevoli della limitatezza del loro agire corrono a bruciare la vita, l’aggrediscono a morsi e la attraversano non nell’attesa del compimento di un progetto, ma nella certezza della sua violenza e brevità. Gli ideali grandi di Borkman e delle sorelle Rentheim non valgono né per Frida Foldal, né per il giovane Borkman.
Orario spettacoli: dal martedì al sabato: ore 20.45, domenica: ore 15.45. Lunedì riposo.
Del Bimbo Fabrizio


 

Alla Simultanea di Firenze 'Le città ideali. Ipotresi per la città del futuro'

Simultanea - Spazi d’Arte    
Le città ideali.
Ipotesi per la città del futuro.
Dal 21 marzo al 10 aprile 2014
espongono:
Marta Babbini / Massimo Barcariol / Riccardo Battigelli / Andrea Bianchini / Antonella Bini Alessandro Brunelli / Giuseppe D’Auria / Luca Di Castri / Francesca Guetta / Roberto Miglietta / Angiolo Pergolini / Willy Pontin / Giovanna Sparapani / Duilio Tacchi / Enzo Verdelli / Maria Chiara Viviani / Marco Vissani
Opening venerdì 21 marzo ore 17.30
La mostra dal titolo 'Le città ideali. Ipotesi per la città' del futuro si propone di ridisegnare, sia pur idealmente, il volto delle nostre città, facendo appello alla fantasia e alle aspettative che ciascuno di noi nutre nei riguardi del luogo in cui vive.
Gli artisti partecipanti  hanno interpretato il tema della città ideale con opere pittoriche, plastiche, fotografiche e grafiche, che spaziano da una visione più vicina alla realtà dei nostri centri urbani ad una lettura del tema in chiave fantastica e avveniristica.
Simultanea - Spazi d’Arte    
Spazio curatoriale, Ass. artistico - culturale, via San Zanobi 45 rosso, Firenze 
Per contatti: simultaneaspazidarte@gmail.com
Visita il nostro blog: simultaneaspazidarte.blogspot.it
Pagina fb (Simultanea Spazi d'Arte e Simultanea Spazi d'Arte Official English)
Profilo Twitter (Simultanea Spazi d'Arte) 
Orari: lun.-ven. 16.00-19.00
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 12 marzo 2014

La 14º edizione della Borsa del Turismo Sociale e Associato in Veneto

Approda in Veneto dal 14 al 16 marzo la 14º Borsa del Turismo Sociale e Associato.

Il workshop a cui parteciperanno 70 buyers italiani ed esteri si svolgerà il 15 marzo al Park Hotel Villa Fiorita di Monastier presso Treviso.

La manifestazione, di cui è titolare Rete System, è stata fortemente voluta da Regione Veneto,  Gruppo Sogedin Hotels, Gardena Hotels e dal Consorzio di promozione turistica Marca Treviso.

Il patron della BTSA Nicola Ucci ha affermato che un terzo dei flussi turistici nel nostro paese è raporesentato dal turismo sociale.

Fabrizio Del Bimbo

sabato 8 marzo 2014

"Dall'archivio della mia mente", il debutto letterario di Ida Murru


Ida Murru, insegnante di origine sarda, ma ormai da tempo fiorentina di adozione, ha recentemente dato alle stampe un suo libro autobiografico dal titolo “Dall’archivio della mia mente”.


Come ha affermato lei stessa in un' intervista, la nostra mente è come un archivio, dove a livello inconscio, sub-conscio, o anche conscio, inseriamo nelle immaginarie “celle” il nostro vissuto. La memoria li rimuove, o li fa riemergere.

Gli argomenti ricorrenti di questo volume riguardano in buona parte  i componenti della famiglia dell'autrice,  davvero molto numerosa, come da tradizione della sua regione, almeno in passato. I ricordi dell'autrice sono improntati al grande affetto per i genitori e per i fratelli, soprattutto quelli deceduti in tenera età.
Tutto è scaturito da un corso di scrittura creativa, che dopo diverse lezioni, ebbe termine. Ma Ida continuò a frequentare lo stesso gruppo perché, l’idea di stimolare la memoria e continuare a scrivere, le dava entusiasmo. Era però un’impostazione diversa; non si doveva scrivere dietro dettatura tematica suggerita da un’insegnante, ma delle pagine riguardanti il proprio vissuto.

 Con questo libro l'autrice ha tentato di salvare il ricordo di alcune tradizioni in vigore nella sua zona di provenienza. Anche l’impostazione della scuola che aveva frequentato, l’avviamento, che non esiste più; altrettanto per quanto riguarda l’Istituto Professionale di Stato per ciechi, la formazione, l'istruzione, e  la preparazione a un futuro lavoro dei giovani con difficoltà visive, di cui è rimasto soltanto l’edificio. E soprattutto le tracce che sono rimaste in lei  di alcune persone incontrate durante la sua esperienza lavorativa.
Tra  gli episodi più favorevoli si annovera  l’ingresso nel mondo del lavoro, affrontato con entusiasmo perché si eroasentita finalmente realizzata, indipendente economicamente e non solo.
Il rapporto di Ida con la scrittura è sempre stato ottimo: infatti aveva già scritto un altro libro, un manuale di massaggio, però mai pubblicato, malgrado l’invito a farlo da parte della Preside.


Un cenno sulla trama. “Dall’archivio della mia mente” - Le sfaccettature di questi brani autobiografici, fanno pensare all’alternarsi ondulante del crinale delle montagne della terra di provenienza dell’autrice: la Sardegna, come si può ammirare sulla copertina. Anche l’alternarsi dei colori, luci e ombre, l’architettura delle rocce, bianche o rosse, scolpite e modellate dal vento fanno intuire un parallelo con il susseguirsi delle vicende e delle emozioni vissute in vari ambienti.
Puntuale osservatrice, Ida Murru non si lascia sfuggire l’essenza della vita.


Insomma, una lettura davvero da non perdere !

Inoltre Ida Murru ha previsto alcune presentazioni del suo volume: la prima si è tenuta il 7 marzo scorso al Circolo Baragli, con notevole successo di pubblico.

Dall’archivio della mia mente, Aletti Editore, pp. 192 euro 14,00


Nicoletta Curradi

venerdì 7 marzo 2014

29° Trofeo della Liberazione di nuoto per Esordienti di nuoto


Al 29° Trofeo della Liberazione di nuoto per Esordienti vince l'Esseci Nuoto
Erano 14  formazioni a partecipare  per le categorie Esordienti A e B (2001 e 2002), si sono sfidate domenica 2 marzo 2014 al 29° Trofeo della Liberazione disputato alla piscina comunale di Calenzano. Dopo una intensa giornata di gare è stata proprio la formazione di casa dell'Esseci Nuoto a vincere il trofeo,
 a fare il bis del 2013, con 500 punti davanti all'Azzurra Prato che ha chiuso
con 356 punti, terzo posto per l'Aquatica di San Casciano Val di Pesa con
283,5. Subito dietro al podio la Rari N.Florentia, Chimera Nuoto,Virtus
Poggibonsi, Meeting Club Genzano, Certaldo Nuoto, Dim. Nuoto Pontedera,
Montenuoto, N.Life Style, Nuoto Club Firenze, Montebelluna e Bibbiena Nuoto.
"E' stata una festa del nuoto con la presenza di tante società provenineti
da diverse regioni. Per questo voglio cogliere l'occasione per ringraziare
tutti coloro che hanno contribuito in maniera esemplare allo svolgimento
della manifestazione - spiega il presidente dell'Esseci Nuoto, Lorenzo
Carbonari - la giornata si è svolta nel migliore dei modi e ha rispecchiato
il modo di operare della nostra associazione. Le società si sono trovate
bene e hanno confermato di tornare l'anno prossimo per il trentennale dove
avremo alcune novità".
Del Bimbo Fabrizio

giovedì 6 marzo 2014

Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli al Teatro Verdi di Firenze

TEATRO VERDI di Firenze 
TEATRO VERDI di Firenze - Stagione Teatrale 2013-14
da venerdì 7 a domenica 9 marzo 2014
spettacoli ore 20,45 – domenica 16
CAMELIA presenta
SABRINA FERILLI MAURIZIO MICHELI
SIGNORI...LE PATE’ DE LA MAISON
le prenom
di Matthieu Delaporte Alexandre de La Patelli
ère
adattamento di
CARLO BUCCIROSSO
e
Sabrina Ferilli
con
PINO QUARTULLO
MASSIMILIANO GIOVANETTI
CLAUDIAFEDERICA PETRELLA
LILIANA ORICCHIO VALLASCIANI
regia
MAURIZIO MICHELI

Orario spettacolo: ore 20,45 – domenica  ore 16,45
prezzo da euro 19,00 a 37,00
biglietti ancora disponibili acquistabili presso:
BIGLIETTERIA DEL TEATRO VERDI, via Ghibellina 97, tel 055-21.23.20; fax 055-28.84.17 Orario: da lunedì a sabato 10-13 e 16-19 Domenica dalle 15 alle 17 se giorno di spettacolo
BOX OFFICE  Via delle Vecchie Carceri 1-  Le Murate  Tel 055-21.08.04 Fax 055-7472058 . orario lun-ven 9.30.00-19.00/sab 9.30-14.00; www.teatroverdionline.it
È possibile acquistare i biglietti in tutta la Toscana presso gli oltre 50 punti vendita del Circuito Regionale Box Office.

ON LINE  La vendita on-line si effettua all’indirizzo www.teatroverdionline.it               
Box Office vende telefonicamente i biglietti con carta di credito (commissione sul servizio) chiamando il numero 055-21.08.04 in orario 10.30 – 18.00.

Del Bimbo Fabrizio

'La notte degli scrittori' alla Pergola di Firenze il 10 marzo 2014

Lunedì 10 marzo 2014, ore 20.45

La notte degli scrittori
un progetto Teatro dell’Archivolto / Giulio Einaudi editore
a cura di Giorgio Gallione
con Carlo Bonini, Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva, Francesco Piccolo, Wu Ming
letture Rosanna Naddeo, Giorgio Scaramuzzino
conduce Danilo Di Termini
Un particolare incontro tra letteratura e teatro nato dall’incontro tra l’Archivolto e Giulio Einaudi editore. Cinque scrittori sul palco: Carlo Bonini, Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva, Francesco Piccolo e Wu Ming 1 sono per una volta anche interpreti della propria opera, tra brani inediti scritti per l’occasione, anticipazioni di nuove opere, reading e conversazioni con il pubblico.
Continua a Firenze, dopo le tappe di Genova e Torino con una serata dedicata alla quarta edizione de La notte degli scrittori a pochi giorni dalla ricorrenza dell’ottantesimo compleanno della casa editrice Einaudi che con il Teatro dell’Archivolto ha ideato e realizzato il progetto, curato dal regista Giorgio Gallione, perfetta espressione del legame tra teatro e letteratura. Tra letture, conversazioni, fabulazioni e poesie, la pagina scritta si trasforma in voce, il libro diventa esperienza di racconto collettivo e si fa spettacolo.
Tema di quest’anno è “il non-compleanno”: agli autori coinvolti è stato chiesto di scegliere una data di “non-compleanno” e scrivere un breve testo per l’occasione e contemporaneamente di estrapolare dalle loro opere già pubblicate alcuni brani da proporre in forma di reading accanto agli attori Rosanna Naddeo e Giorgio Scaramuzzino. Protagonisti cinque autori diversi accomunati dalla voglia di mettersi in gioco davanti al proprio pubblico: Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, coautori di Suburra; l'inventore della saga dell'avvocato Malinconico e di Mancarsi Diego De Silva; l'autore di Momenti di trascurabile felicità e de Il desiderio di essere come tutti Francesco Piccolo e il collettivo Wu Ming rappresentato da Wu Ming 1.
Le pagine delle ultime opere degli autori conquistano il palcoscenico intercalandosi alle biografie e agli inediti creati per questo spettacolo e alle interviste che Danilo Di Termini, autore di Caterpillar di Radio 2, realizzerà in presa diretta con tutti i protagonisti della serata.
Posto unico intero 12 € - ridotto 10 €
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 5 marzo 2014

Visite guidate alla Villa Medicea di Poggio a Caiano



Nella seconda metà del mese di marzo, la Direzione della Villa medicea di Poggio a Caiano propone una serie di visite guidate agli appartamenti monumentali e al Museo della Natura Morta, a cura del personale della Villa.

L'iniziativa si svolge all'interno di un progetto di miglioramento dei servizi promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo. Gli assistenti alla vigilanza saranno a disposizione dei visitatori per brevi esposizioni sulla storia della villa e sulle sue collezioni.

Le visite si svolgeranno durante i fine settimana (sabato e domenica) mel mese di marzo, precisamente nei giorni: 15 e 16, 22 e 23, 29 e 30 marzo.

Le visite saranno articolate secondo il seguente orario giornaliero:

  • Appartamenti monumentali: ore 10.30, 11.30, 12.30, 13.30, 14.30, 15.30 e 16,30;
  • Museo della Natura Morta: ore 11, 12, 14 e 15.

Inoltre, per i giorni di sabato 22 e 29 marzo, è previsto un prolungamento straordinario dell'orario di visita, fino alle 22 (inizio della chiusura alle 21.45).


Il restauro della scultura “Ambra e Ombrone”

Da segnalare che, nel parco della Villa medicea di Poggio a Caiano, è stato avviato il restauro della scultura in terracotta Ambra e Ombrone. L’opera si trova collocata sul muro che delimita l'argine del torrente Ombrone. Il restauro è stato possibile grazie alla disponibilità dello staff dell'Opificio delle pietre dure: il soprintendente Marco Ciatti, la direttrice del Settore materiali ceramici e plastici Laura Speranza, la restauratrice Rosanna Moradei.

La scultura è una delle opere più interessanti e suggestive del complesso di Poggio a Caiano, ascrivibile ad un artista fiorentino del primo Ottocento. Datata 1823, rappresenta la cattura della ninfa Ambra da parte di Ombrone, in ricordo del poemetto Ambra composto da Lorenzo de' Medici. Ormai lacunoso in molte sue parti, il gruppo scultoreo dovrà essere riconsolidato e in più zone ricostruito. Era infatti del tutto frammentaria la figura di Diana, ancora visibile in una foto storica del Comune di Poggio a Caiano. I frammenti, raccolti in cassette e conservati nella Limonaia della villa, costituiranno i pezzi di un grande puzzle affidato alle esperte mani dei tecnici dell’Opificio delle pietre dure, che hanno così cominciato un paziente – e certamente non breve – lavoro di ricomposizione. Si tratta di un inizio importante in visto del recupero di questo episodio figurativo, strettamente legato alla storia della villa e del territorio.
 
Nicoletta Curradi