sabato 28 gennaio 2012

Da Firenze riparte il nuovo tour dei Negrita


Dopo il successo di Laura Pausini, la casa automobilistica Ŝkoda è pronta a partire in tournee anche con i Negrita, a conferma del fatto di essere sempre più a proprio agio tra i big della musica.
Così come è pronta Ŝkoda Firenze a comunicare che il tour partirà proprio dal capoluogo toscano, ed esattamente dal Mandela Forum di Firenze, martedì 31 gennaio.
Dopo Firenze, il “Dannato vivere Arena Tour 2012” dei Negrita si sposterà a Padova, Roma, Torino e Bologna, per poi finire in bellezza l'11 febbraio a Milano.
Anche in questa occasione, per i loro trasferimenti gli artisti e lo staff utilizzeranno una flotta di vetture della casa automobilistica ceca del Gruppo Volkswagen, mai come ora vicina al mondo della musica italiana.
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 27 gennaio 2012

"2030, la tempesta perfetta", un saggio su come ripararsi dalle insidie del futuro




Il 2030 sarà un anno cruciale per ciascuno di noi, un anno nel quale molti dei nodi dell’epoca travagliata che stiamo vivendo verranno al pettine, creando una vera e propria tempesta globale. Ce lo dice uno studio scientifico commissionato dal governo inglese, e ce lo ricorda un libro appena uscito per Rizzoli, firmato da Gianluca Comin e Donato Speroni, il primo, capo delle relazioni esterne dell’Enel, il secondo, giornalista di lungo corso ed ex dirigente di Eni e Istat. Il volume verrà presentato in giro per la Toscana nei prossimi giorni.

“2030 la tempesta perfetta – come sopravvivere alla grande crisi”, questo il titolo del libro, parte descrivendo lo scenario inquietante che potremmo trovarci a vivere tra vent’anni: la popolazione mondiale crescerà fino a quasi 9 miliardi di persone, la domanda di cibo crescerà del 40%, quella di energia del 45%, la temperatura globale salirà di 0,55° C, e raddoppierà il numero di auto e camion in circolazione, con evidenti conseguenze sulla domanda di petrolio e sull’inquinamento.

Con queste premesse, ci si potrebbe aspettare un’analisi catastrofista da parte degli autori. Ma il libro sorprende, concludendosi, infatti, con uno sguardo positivo verso il futuro: l’umanità ha gli strumenti per trasformare le criticità in opportunità, ma deve agire in fretta e con coerenza. E deve farlo, innanzitutto utilizzando le grandi potenzialità della tecnologia: internet, energie pulite, integrazione uomo-macchina, nanotecnologie, stanno già cambiando il nostro impatto sul pianeta. Ma la tecnologia non potrà nulla senza una governance politica efficace – e su questo la strada da fare è lunga, come dimostra la gestione dalla crisi economica attuale. E gli sforzi saranno inutili senza un uso efficace dell’informazione e della comunicazione, che sia capace di coinvolgere cittadini, associazioni, imprese nelle decisioni difficili che bisogna adottare per risolvere i problemi globali.

Comin e Speroni non dimenticano di descrivere come i primi segnali di un cambiamento in positivo già si stiano affacciando sulla scena mondiale: dalle centinaia di migliaia di organizzazioni per la “crescita sostenibile ed etica”, allo sforzo delle città più avanzate per diventare “intelligenti”, per arrivare alle imprese, che danno sostanza nuova ai discorsi spesso vacui sulla “responsabilità sociale”, collaborando con i governi e le organizzazioni no profit. Da questi semi, nel terreno fertile della comunicazione globale, può nascere una nuova civiltà “new global”, capace di traghettare l’umanità attraverso la “tempesta perfetta”, verso un futuro più sostenibile.


Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 25 gennaio 2012

Alla Fortezza da Basso l'eccellenza dei filati


A Pitti Filati n° 70 ben 85 marchi presentano l’eccellenza della filatura per maglieria. Un appuntamento irrinunciabile per gli operatori, più di 4.000 – stando ai dati dell’ultima edizione - dei quali il 43% provenienti dall’estero, specie da Germania, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Stati Uniti, Spagna, Giappone, Olanda, Turchia, Russia, Svezia e Hong Kong.

Futurural, a significare il rapporto stretto fra l’uomo e l’ambiente rurale, contrassegna il nuovo concept dello spazio ricerca, evoluzione, all’interno dell’evento e del layout dell’area Fashion at Work e dello Spazio Ricerca, mentre per la prima volta E-PITTI.COM, la versione virtuale dei saloni di Pitti Immagine, verrà applicata anche a questa manifestazione per permettere ai compratori di prolungare l’esperienza della fiera e agli espositori di incrementare le opportunità di contatto. In contemporanea si ripete alla Stazione Leopolda, l’esperienza di Vintage Selection n.19, in calendario dal 25 al 28 gennaio, mostra mercato di abbigliamento, accessori e design vintage.

INFO: Pitti Immagine Srl (Tel.+39 055 36931 – Fax +39 055 3693200 – www.pittimmagine.com

Fabrizio Del Bimbo

Barcellona, Parigi e Madrid più vicine con AdF e Vueling



Nuovi collegamenti attivi dal 25 marzo prossimo a tariffe interessanti

A Palazzo Strozzi a Firenze Massimo Di Perna, Country Manager di Vueling, e l'Ing.Biagio Marinò, Ad di Aeroporto di Firenze, hanno presentato il lancio di 3 nuovi collegamenti Firenze-Barcellona, Parigi e Madrid, operativi a partire dal 25 marzo prossimo.
La Vueling è già presente in 8 città italiane, coprendo gran parte del territorio nazionale ed è importante la collaborazione con l'AdF in questo momento non cenrto facile per il settore aeronautico e per la crisi economica in generale.
Il volo Firenze-Barcellona sarà operativo con AirBus 319 tutti i giorni dal 25 marzo con 90.000 posti disponibili. il volo Firenze-Madrid sarà attivo 3 giorni alla settimana, martedì, giovedì e sabato, con un'offerta di 39.000 posti. La destinazione Parigi Orly sarà invece disponibile per 50.000 posti con 4 voli settimanali nei giorni lunedì, mercoledì, venerdì e sabato.
I punti chiave del successo della Vueling sono l'espansione internazionale, i voli in connessione,la competitività delle tariffe ed una partciolare attenzione ai clienti business, che rappresentano il 45% dei passeggeri totali della compagnia.

I biglietti sono già disponibili sul sito ufficiale www.vueling.com, cul sito mobile m.vueling.com, presso le agenzie di viaggi, al centro prenotazioni (899 399 888 e sulle nuove applicazioni per i.Phone ed Android.

Fabrizio Del Bimbo

martedì 24 gennaio 2012

Relax nelle Terre di Siena


Con la natura incontaminata del Monte Amiata e con un relax termale alle sue pendici, un soggiorno dai sapori nordici nelle Terre senesi.
Con i suoi contrafforti verdissimi, fa da confine tra la Maremma e la Val d’Orcia e, con i suoi 1738 metri, è una delle vette più alte della Toscana: il Monte Amiata è un vulcano ormai spento, ma non del tutto inattivo, come testimoniano le tante sorgenti termali, che scaturiscono ai suoi piedi.
Bagni San Filippo, Bagno Vignoni e, a pochi chilometri, San Casciano dei Bagni sono le terme più vicine alle pendici di questo vulcano verde, ma tutto il sottosuolo di questa parte di Toscana galleggia, in pratica, su una grandissima falda di acqua termale, tanto che quella senese è definita la provincia più termale d’Italia.
La stagione invernale è un ottimo periodo per apprezzare la duplice offerta senese: le faggete e le abetaie incontaminate dell’Amiata, tra cui si snodano per chilometri le pisce da sci alpino e nordico e i sentieri escursionistici, e il tepore dell’acqua termale.
Così, dopo lo sci o dopo le escursioni naturalistiche, cosa c’è di più piacevole e rilassante del ritemprare le membra stanche nelle piscine termali o con un massaggio ad hoc?
Il Monte Amiata non offre solo il vincente binomio tra sport e natura: in uno dei tanti borghi che lo caratterizzano sarà possibile entrare in contatto con la particolare cultura di questi luoghi che, grazie ad un isolamento che li ha visto chiusi in se stessi per secoli, hanno mantenuto un patrimonio di tradizioni, enogastronomia e folclore assolutamente introvabile altrove. E così tra un’emozionante visita alle gallerie delle antiche miniere, accompagnati da autentici minatori trasformati in guide provette, e una degustazione di funghi e castagne lavorati in mille modi, le ore passeranno concedendo una serenità d’altri tempi.
L’ospitalità, all’insegna della qualità nella sostenibilità, è garantita da tanti operatori di esercizi ricettivi e della ristorazione, che hanno aderito al progetto “ospiti di valore”, un vero e proprio fiore all’occhiello della Provincia di Siena. Un progetto che coinvolge tutti quegli operatori che vogliono conservare e proteggere i preziosi equilibri delle Terre di Siena: questo consente di dare accoglienza condividendo, al contempo, la loro passione per la natura, per la difesa del paesaggio, per l'arte, la cultura e i prodotti tipici locali. In poche parole, per tutti quei valori che costituiscono la vera identità culturale delle Terre di Siena.
Per quanto riguarda le strutture termali, le più vicine alla zona sono tre, ciascuna con proprie peculiarità:
Centro termale Fonteverde, San Casciano dei Bagni
Definite da una nota rivista americana, “terme più belle del mondo”, sorgono in un contesto naturale di tutto rispetto e in una struttura che vanta un portico mediceo del 1600, fatto edificare dal Granduca Ferdinando di Toscana. 42 sorgenti le a temperature differenti, impreziosite da un elegantissimo hotel a cinque stelle. Il centro benessere propone una vasta gamma di trattamenti che uniscono le preziose proprietà delle sostanze termali alle moderne tecniche manuali, utilizzando gli strumenti della medicina estetica occidentale e della più antica tradizione orientale.
www.fonteverdespa.com
Terme San Filippo, Castiglione d’Orcia
Poste sulla via Cassia, l’antica direttrice detta Francigena o Romea, oggi, come allora, queste terme accolgono il viaggiatore in pellegrinaggio sulla via del benessere. Le terme San Filippo possiedono quella che è stata la prima piscina termale della provincia di Siena, tra i bianchi depositi calcarei e il verde della macchia del Fosso Bianco, raggiungibile tramite un sentiero che attraversa una serie di ruscelli termali fumanti. L'ampia vasca ad altezza degradante è completata da cascatelle di calda acqua termale, sotto le quali si può godere un rigenerante e benefico idromassaggio naturale. Le acque opalescenti e i vapori, che dalla vasca si alzano nelle stagioni più fredde, rendono quest'ambiente un luogo di magica bellezza. La piscina termale è accessibile tutti i giorni, anche per gli ospiti esterni, ed è dotata di parcheggio, spazi solarium attrezzati e servizio bar. Ma oltre alla piscina, il centro termale offre numerosi trattamenti benessere per il viso e per il corpo. www.termesanfilippo.it
Terme di Bagno Vignoni, San Quirico d’Orcia
Il borgo di Bagno Vignoni si trova nel cuore della Val d'Orcia, a metà fra il colle di Vignoni e la ripida gola formata dal fiume Orcia, tutto intorno a una grande vasca rettangolare con la sorgente di acqua termale al suo interno: una vera e propria “piazza d’acqua” davvero suggestiva. Qui il centro termale offre una serie di pacchetti benessere dove la tradizione dei fanghi e dei bagni termali abbinata alle proprietà dei massaggi. www.termebagnovignoni.it
Per quanti vogliono provare questa offerta dal sapore nordico, è stato messo a punto un pacchetto turistico ad hoc. Molti altri possono essere realizzati in modo assolutamente personalizzato.
Per informazioni rivolgersi ai siti sopra indicati
Del Bimbo Fabrizio
Del Bimbo Fabrizio

sabato 21 gennaio 2012

A Pitti Bimbo il progetto di sostenibilità di Sarabanda


Pitti Bimbo, la fiera di abbigliamento per i più piccoli, pensa anche alla sostenibilità:
il 20 gennaio è stato infatti presentato ufficialmente Mr Fagus, mascotte e testimonial del Progetto Sostenibilità Miniconf. Prima della sfilata Sarabanda Autunno Inverno 2012, svoltasi nell’ambito della nuova edizione di Pitti Immagine Bimbo, il presidente di Miniconf Giovanni Basagni ha introdotto Mr. Fagus, il saggio e simpatico faggio che si farà interprete della filosofia che guida da sempre l’azienda, nell’attenzione che riserva non solo al consumatore, ma anche al tessuto sociale e all’ambiente in cui Miniconf opera.

Il progetto sostenibilità nasce da lontano: già da 10 anni, infatti, Miniconf investe in continui test di sicurezza chimica e meccanica e si impegna a rispettare e far rispettare a tutti coloro che sono coinvolti nella produzione i processi e gli standard etici e sociali presenti nel proprio Codice di condotta.

Il video di Mr Fagus in versione integrale e tutti i contenuti del progetto potranno inoltre essere consultati presso lo stand Sarabanda e lo stand iDO durante l’intera manifestazione, che si chiuderà oggi, 21 gennaio.

Nicoletta Curradi

mercoledì 18 gennaio 2012

Cambio al vertice del Comando Militare Esercito "Toscana"



E' avvenuto in data 17 gennaio 2012 presso la Caserma Redi di Via Venezia a Firenze il cambio al vertice del Comando Militare Esercito "Toscana". Al Gen.C.A. Marco Bertolini subentra il Gen. B. Giuseppe Adami. Il Gen. C.A.Bertolini assumerà l'incarico di Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze di stanza a Roma.
Il passaggio di consegne è avvenuto alla presenza del Comandante Militare della Capitale, Generale di Corpo d’Armata Mauro Moscatelli.
Il Generale Bertolini, giunto a Firenze nel 2009 con alle spalle una lunga esperienza in operazioni “fuori area” e di comando, per circa 20 anni, di unità operative, lascia ora il capoluogo toscano dopo aver coordinato, nel contesto più ampio della ristrutturazione territoriale a livello nazionale della Forza Armata, la trasformazione del Comando Militare Esercito Toscana da un assetto regionale a interregionale con alle dipendenze i Comandi UMBRIA, MARCHE e ABRUZZO.
La sua carriera di comando è iniziata nel 1976 presso il 9° battaglione d’assalto paracadutisti “Col Moschin” dove, dopo aver acquisito il brevettodi incursore paracadutista, vi ha prestato servizio quale Comandante di distaccamentooperativo e di compagnia operativa, per poi comandare l'unità stessa, nei gradi di Tenente Colonnello (1991-1993) e Colonnello (1997-1998). Successivamente l’alto Ufficiale è stato impegnato in incarichi operativi fino all’assegnazione presso lo Stato Maggiore dell’Esercito.
Dal settembre 2002 al luglio 2004, il Generale Bertolini è stato Comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore”. Dal dicembre 2004 al 2008 ha assunto l’incarico di responsabile del Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali. Numerose le partecipazioni in operazioni “fuori area”. Con il grado di Capitano, dal 1982 al 1983 in LIBANO, quale Comandante della compagnia incursori. Con il grado di Tenente Colonnello, dal 1992 al 1993 in SOMALIA, quale Comandante della Base Operativa Incursori per la condotta di operazioni speciali ed in BOSNIA dal 1996 al 1997, quale Capo di Stato Maggiore della Brigata MultinazionaleNord in Sarajevo. Con il grado di Colonnello, dal 1998 al 1999 in FYROM-KOSOVO, quale Capo di Stato Maggiore dell’Extraction Force della NATO. In AFGHANISTAN nel 2003 con il grado di Brigadier Generale, quale Comandante del Contingente italiano per l’operazione “Enduring Freedom”e, successivamente, da dicembre 2008 ad ottobre 2009, con il grado di Generale di Divisione, quale Capo di Stato Maggiore del Comando ISAF della NATO.

Fabrizio Del Bimbo

sabato 14 gennaio 2012

La Neometafisica di De Chirico e Warhol da Farsetti a Firenze


Dal 14 gennaio al 18 febbraio 2012
La Neometafisica di GIORGIO DE CHIRICO & ANDY WARHOL presso la Galleria Frediano Farsetti che espone a Firenze una trentina di opere, tra dipinti, disegni e sculture, che mettono a confronto due grandi maestri del Novecento: Giorgio De Chirico ed Andy Warhol.
Un dialogo tra due mondi diversi Giorgio De Chirico, nato il 10 luglio 1888 ed Andy Warhol, nato il 6 agosto 1928, si conobbero ad una serata mondana a casa dell’ambasciatore italiano Vinci a New York nel 1974. Fu un ideale passaggio di consegne tra la cultura europea, che affondava le sue radici nell’antichità greca e latina, e quella degli Stati Uniti, con il suo nuovo bagaglio di eroi.
L’artefice di questo incontro fu Carlo Bilotti, imprenditore e collezionista italoamericano che nel 1982, quattro anni dopo la morte di De Chirico, commissionò a Warhol una serie di opere ispirate alla pittura metafisica di De Chirico. Il progetto si concretizzò in una mostra intitolata “Warhol versus De Chirico”, allestita prima nella sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio a Roma, dal 20 novembre 1982 al 31 gennaio 1983, poi alla Galerie Kammer di Amburgo.
Giorgio De Chirico, Ettore e Andromaca, 1971 Andy Warhol, Hector and Andromache (after De Chirico) Lo stesso Bilotti prestò ad Andy Warhol alcuni quadri di De Chirico, per dargli la possibilità di studiarli dal vero. Il mondo magico del pittore italiano, evocatore di un passato glorioso, lontano e distante, venne così
riletto dall’artista statunitense e confrontato con i miti consumistici del resente. La metafisica fu tradotta e rinnovata dalla pop art, mantenendo intatte le stesse atmosfere rarefatte e silenziose, l’assenza di ogni pathos umano, un forte senso di oggettività ed estraneità, accentuato dalla ripetizione, con poche varianti, degli stessi soggetti.
Nel quadro Hector and Andromache (after De Chirico), del 1982, qui esposto, Warhol si appropriò dei manichini, tanto cari al pittore italiano, e li moltiplicò per quattro, quasi fossero prodotti seriali, svuotati dal loro carattere sacrale e trasformati in oggetti di consumo, come le bottigliette di Coca Cola o le scatolette di zuppa Campbell.
La mostra di Farsetti a Firenze rappresenta un ulteriore approfondimento sulle tematiche della neo-metafisica e nello stesso tempo vuole suggerire nuovi motivi di riflessione: in fondo lo stesso Andy Warhol è ormai uscito dalla cronaca per entrare, a pieno titolo, nella storia dell’arte. La sua arte è diventata “classica” quasi quanto quella di De Chirico e chissà che queste opere non possano stimolare altri “incontri” con gli artisti del XXI secolo.
Galleria Frediano Farsetti
Lungarno Guicciardini 21/23 rosso - 50125 Firenze
Tel. +39 055 2399389 Fax +39 055 210107
Dal 14 gennaio al 18 febbraio 2012
Orario: 10-13.30 14.30-19.30
Ingresso libero
Internet: www.galleriafredianofarsetti.it – Mail: info@farsettiarte.it
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 13 gennaio 2012

'Cocktail day 2012' ad Arezzo


Si svolge ad Arezzo il primo “Cocktail Day 2012” è una giornata nazionale dedicata alla miscelazione di qualità. L'appuntamento è in programma martedì 17 gennaio all'interno dei locali della discoteca “Il Principe” di via Newton 40. Ad organizzare l'evento ci ha pensato la neonata associazione senza scopo di lucro “Cocktail in the World Association” - CWA che ha sede a Monte San Savino (Ar) nata per promuovere l’Arte del bere bene e responsabile, formare i consumatori sul consumo corretto delle bevande e collaborare con gli associati per la loro crescita professionale.
Il “Cocktail Day 2012” comincia alle ore 9 e sarà ad ingresso gratuito. A tutti gli ospiti verrà offerta una colazione di benvenuto prima di immergersi nei master curati dall’associazione e da alcune grandi aziende legate al mondo del food&beverage. Alle 14 prenderà il via il Contest dedicato a barman professionisti: Le migliori ricette, selezionate da esperti del settore, prenderanno parte alla gara promossa dall’Associazione che sarà suddivisa in 4 categorie (tra cui una categoria “analcolici”) per un totale di 80 sfidanti. I vincitori saranno decretati da una giuria composta da professionisti del settore, che sceglieranno i più meritevoli votandone professionalità, capacità di miscelazione, cura del dettaglio e innovazione artistica. Alle 20 appuntamento con il dinner aperitif in collaborazione con Lodovichi Ricevimenti e CESCOT-Confesercenti e FIEPET . I Barmen della CWA si esibiranno nelle ricette di tendenza Mixology 2012. I 4 finalisti del Contest si sfideranno, invece, nel Time Cocktail di fronte agli invitati della serata per aggiudicarsi il titolo di Barman cocktail day 2012. Il tutto sarà arricchito da ospiti e musica dal vivo.
Per ottenere l’invito è consigliabile registrarsi sul sito www.cocktailintheworld.it/association oppure inviare una mail all’indirizzo cocktail.world.association@gmail.com
Del Bimbo Fabrizio

Il buongiorno si vede dal mattino da Loretta Caponi...


Loretta Caponi, creatrice da quaranta anni di biancheria sartoriale maschile e femminile, ha scelto di dare il benvenuto alla giornata del 12 gennaio 2012 presentando in passerella all’orario di colazione presso l’atelier di Piazza Antonori a Firenze la nuova collezione uomo e donna, con qualche accenno anche al mondo dei bambini. la sfilata è stata trasmessa in diretta su www.intoscana.it. Si trattava di una collezione dove colori romantici hanno predonominato, declinati nelle camicie da notte per lei e nelle vestaglie e pigiami per lui. Dettagli come intarsi di pizzi e trine dedicate ad una donna che ama sedurre hanno lasciato posto a bottoni in seta con iniziali ricamate a telaio, ad arricchire le giacche in velluto o cashmere panna foderate di seta nera con tagli asimmetrici per lui. Presenti anche giacche, sempre in cachemire, con finte ruches ricamate anche nei polsi, mentre i pantaloni ideali per la notte sono in seta nera e beige, ad accarezzare il corpo, nei momenti di relax, con un tocco di raffinatezza.

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 12 gennaio 2012

Alla Galleria Frilli una mostra di Leonardo Maniscalchi


Aperta nel 1860, la Galleria Frilli è nata in originecome laboratorio per la creazione di statue di alabastro "Art Nouveau", alcune delle quali fanno ancora parte dell'attuale collezione. Successivamente, la Galleria si è specializzata nella riproduzione di famose sculture appartenenti a tutte le epoche storiche: dall’arte greca e romana al Medioevo e Rinascimento, fino ad arrivare al periodo moderno.
La ditta, fondata da Antonio Frilli, fu in seguito condotta dalla famiglia Marinelli, proprietaria dell’omonima fonderia del Romito.
Le sei ampie sale di cui è allestita l'esposizione sono state probabilmente utilizzate in passato come parcheggi per le carrozze; in esse spiccano caratteristici soffitti a volta e colonne, alcune delle quali mostrano ancora il livello dell'acqua raggiunto durante l'Alluvione del 1966.
Tutte le opere della Galleria vengono prodotte manualmente con una lavorazione accurata, utilizzando materiali pregiati come bronzi, marmi e pietre dure. Il catalogo, uno dei più vasti e completi nel suo genere, offre sia riproduzioni di opere a grandezza naturale, sia riduzioni adatte a piccoli giardini e appartamenti, apprezzate e vendute in tutto il mondo. La ditta Frilli ha realizzato lavori di notevole importanza e prestigio fra i quali la copia della Porta del Paradiso del Battistero di Firenze, la balaustra in bronzo della scala elicolidale e la copia della Porta Santa di S.Pietro in Vaticano, nonchè la copia della Porta di S. Maria Maggiore a Roma
In occasione di Pitti Uomo n.81, nel mese di gennaio 2012, è stata aperta una mostra fotografica di Leonardo Maniscalchi, che ha immortalato con i propri eccellenti scatti una quarantina di sculture classiche e moderne, uscite da quella meraviglia di laboratorio qual é la Frilli Gallery. Cimentarsi con capolavori assoluti dell’arte poteva sembrare assai impegnativo o quanto meno mettere in grave difficoltà la licenza con cui Leonardo Maniscalchi ama intervenire prima, durante e dopo l’atto fotografico. Eppure il Nostro, sia per i suoi trascorsi fashion che per una naturale propensione, ha mantenuto sempre aperto il conto con la bellezza. In questo costante e sommesso dialogo con l’antico si scopre un animo fremebondo, che avrebbe voluto “essere là mentre tutto si faceva”, che oggi vuole ri-creare la genesi e l’intenzione dell’opera originale, che intende restituire la potenza plastica e spirituale, liberandola da ogni stereotipo modernista. E’ un’immedesimazione progressiva, laddove l’artista si immerge e si confonde: ho ascoltato direttamente la voce degli antichi scultori, dice con fierezza Maniscalchi. Le opere ritratte sono la teoria assoluta del classico, inteso come capolavoro senza tempo degli umani tempi. La tecnica digitale valorizza e attualizza l’incanto e le emozioni suscitate da Mirone, Lisippo, Leochares, Apollonio, Michelangelo Buonarroti, Donatello, Giambologna, Antonio Canova, Bertel Thorvaldsen, Lorenzo Bartolini, e tanti altri mirabili artisti, i cui nomi si sono persi nei meandri della Storia, ma le cui invenzioni affascinano e rapiscono ancora generazioni di spettatori (dal contributo critico di Roberto Russo).

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 11 gennaio 2012

Pesce dimenticato, un progetto della Regione Toscana



La pesca rappresenta tuttora una risorsa importante per l'economia toscana, ma oggi la Regione evidenzia un dato noto a pochi: la quantità pescata ogni anno nei mari della regione ammonta a 10 mila tonnellate al netto degli scarti. Il pesce "dimenticato" rappresenta quindi circa il 20% del totale".

Si tratta soprattutto di pesce poco "pregiato, come razza, sugarello, potassolo, muggine, sciabola, acciuga, sardina, palamita, moscardino, oggi considerati spesso "scarti", certamente più difficili da vendere, ma che la Regione assicura che sono assolutamente validi dal punto di vista alimentare, nutrizionale e del gusto. Intanto le specie "pregiate", sempre più richieste, «Sono oggetto di una pressione che genera problemi all'ecosistema e minaccia la riproduzione naturale».

La Regione Toscana sottolinea che «A livello Ue la nuova Politica comune della pesca, di cui è prevista l'entrata in vigore nel 2012, prevede il divieto di rigettare in mare gli scarti del pescato e l'obbligo di riportarli a terra esclusivamente per la trasformazione in farine di pesce o per alimenti per animali. Delle oltre 700 specie marine commestibili, solo il 10% circa è oggi effettivamente commercializzato su larga scala».

Per questo la Regione attraverso le risorse finanziarie messe a disposizione dalla L.R. 66/2005, rivolge da tempo particolare attenzione agli aspetti legati al recupero delle tradizioni volte all'utilizzo del "pesce povero" realizzando specifiche iniziative localizzate soprattutto in Versilia. Le marinerie locali hanno avuto modo di riscontrare le ricadute positive di queste iniziative anche attraverso lo sviluppo di nuove forme di commercializzazione del pescato, sfruttando ad esempio il canale dei Gas (Gruppi di Acquisto Solidale) e facendo arrivare il prodotto anche nelle aree interne della regione. Oggi, con il progetto sul "pesce dimenticato" finanziato con risorse comunitarie, la Regione Toscana promuove la conoscenza di queste specie, concentrando l'azione in particolare tra i ristoratori, gli addetti del settore commerciale e gli opinion leader che possono far riconoscere ed apprezzare le qualità di questo pesce.

Da gennaio fino a maggio nell'ambito della manifestazione, concertata con Unioncamere Toscana, sono previste iniziative con proposte di preparazioni culinarie innovative e alternative rispetto alla cucina del pesce più commerciale. Due seminari di formazione saranno riservati ai ristoratori della rete "Vetrina Toscana", con l'obiettivo di reinserire nei menù il pesce povero, grazie a modi di cottura alternativi e piatti innovativi elaborati «Per poter far apprezzare al consumatore questo pesce ed un nuovo modo di mangiarlo». Inoltre per far conoscere la realtà della pesca toscana verranno organizzate due uscite di pesca-turismo con i partecipanti ai seminari.

Dopo, nei ristoranti di Vetrina Toscana i cui cuochi avranno partecipato ai seminari, verranno realizzate 14 manifestazioni gastronomiche sul pesce dimenticato: serate a tema con menù centrato su una particolare specie; partecipazione di chef specializzati per una dimostrazione sulla preparazione e cottura delle specie oggetto della manifestazione; diffusione di materiale divulgativo con ricettario.

L'assessore alla pesca della Regione Toscana, Gianni Salvadori, ha sottolineato che "L'integrazione tra il progetto regionale di Vetrina Toscana ed il mondo della produzione agroalimentare è per noi di estrema importanza. Vogliamo far interagire sempre di più queste due realtà perché siamo convinti che il mondo della produzione agricola è elemento indispensabile per favorire l'attrattività della Toscana dal punto di vista turistico. L'integrazione, che oggi vede coinvolte, nell'ambito di questo evento, le Strade del Vino dell'Olio e dei Sapori e quella del Consorzio di tutela e promozione dell'Olio extravergine di oliva toscano Igp significa che le varie associazioni di categoria, i consorzi di tutela e promozione e tutti i soggetti che si occupano della promozione delle produzioni tipiche e tradizionali sono chiamate a svolgere un ruolo importante, così come le istituzioni locali. Solo lavorando sull'integrazione, come in Toscana abbiamo già dimostrato con i Pif, i piani integrati di filiera, e come l'Unione Europea oggi chiede, potremo operare con efficacia e rispondere alle sfide che il nuovo quadro economico ci richiede".

Della bontà di questo progetto è convinta anche l'assessore regionale al turismo Cristina Scaletti.

Fabrizio Del Bimbo

martedì 10 gennaio 2012

Cittadini Modello per Mondadori alla Sala d'Arme


Cesare Prandelli testimonial nella mostra 'Cittadini modello' e con lui il presidente nazionale dei giovani di Confindustria, Gabriele Poli, e il pugile campione europeo dei welter Leonard Bundu. Sono tra i cittadini fiorentini ritratti dal fotografo Aldo Fallai mentre indossano i capi di 17 aziende di moda maschile. Gli scatti compongono la mostra 'Cittadini modello', organizzata da Mondadori Pubblicità in collaborazione con il Comune di Firenze e Pitti Immagine.

La mostra, in programma dal 10 gennaio fino a domenica 15 gennaio nella Sala D'Arme di Palazzo Vecchio, è stata presentata da Angelo Sajeva, presidente e ad di Mondadori Pubblicità, insieme al sindaco Matteo Renzi. ''Questa mostra rappresenta il trionfo dell'identità fiorentina - ha detto Renzi - moda e territorio trovano qui un felice collegamento. Fallai ha immortalato l'essenza vera di questa città. E' molto bello vedere i volti dei fiorentini fotografati da un fiorentino, esposti nella casa dei fiorentini, Palazzo Vecchio''.

Gli scatti sono anche in una pubblicazione, successivamente veicolata con Panorama e Panorama Icon, che contiene un testo di Giorgio Armani che racconta dell'amicizia che lo lega a Fallai. Tra i fiorentini protagonisti dei 48 scatti fotografici, oltre a Prandelli (fiorentino d'adozione), Poli e Bundu, ci sono il giocatore di basket Federico Amoroso, i calcianti Alessio Di Giulio, Riccardo Lo Bue e Marino Vieri, il ristoratore Soldano D'Asburgo Lorena, l'imprenditore Paolo Pecchioli e il direttore creativo di Arfango Alberto Moretti.



Fabrizio Del Bimbo

sabato 7 gennaio 2012

Le prime sale dei "Nuovi Uffizi"


Un iter difficile ed accidentato è quello che, dopo tante polemiche e lunghi lavori di restauro, ha portato ad aprire al pubblico le prime otto sale espositive dei “Nuovi Uffizi”.
La Galleria più famosa del mondo amplia i suoi spazi offrendo un assaggio di quelli che saranno i nuovi allestimenti con l’apertura delle sale dedicate ai pittori stranieri fra Cinquecento e Seicento. Le stanze un tempo occupate dai laboratori di restauro del Gabinetto disegni e stampe ospitano da oggi le opere di artisti spagnoli, francesi, fiamminghi e olandesi, da Goya a Velasquez da Bruegel a Van Dick e Rubens e molti altri.
Un vibrante colore blu cobalto, rompendo la tradizionale bicromia del bianco e del grigio voluta dal Vasari, rutto dell’incontro fra intonaco e pietra serena, colora le pareti dei nuovi ambienti aprendo la porta a nuove interpretazioni espositive e a non poche polemiche.
A ben ricordare correva l’anno 1560 quando Giorgio Vasari mise mano ai lavori, che si conclusero solo dopo la sua morte, dei primi corpi di fabbrica degli Uffizi, e come lui stesso lasciò scritto “mai ho fatto murare altra cosa più difficile né più pericolosa per essere fondata sul fiume e quasi in aria”. Difficoltà e polemiche non sono mai mancate nella vita di una Galleria che è certo la più antica e fra le più importanti del mondo.

Un primo passo di un lungo cammino che prevede di raddoppiare entro la fine del 2014 delle sale espositive. E’ così finita la complicata storia iniziata nel 1965, quando Nello Bemporad, allora Soprintendente ai monumenti, aveva elaborato il primo progetto sui «Grandi Uffizi». Un percorso difficile, ma anche una sfida, come ricorda oggi Cristina Acidini, perché operare in un fabbricato antico e illustre, abbarbicato ad altri edifici della vecchia città e concepito per le tredici Magistrature cittadine, non certo come museo, non è affatto facile.
Le nuove "Sale degli Stranieri" sono adesso raggiungibili dalla Galleria scendendo per la Scala di ponente un’opera moderna e luminosa curata dall’architetto Adolfo Natalini che la definisce «una torre in pietra con grandi aperture». Realizzata all’interno di un piccola corte di servizio, la “Corte della Vecchia Posta” già molto alterata nel corso del Novecento e adesso restaurata,la scala ha alla base gli ascensori e una serie di ambienti rinnovati. Il Gabinetto fotografico della Soprintendenza e del Polo Museale di Firenze, 750 metri quadri di laboratori e spazi dedicati all'archiviazione del vasto e prezioso patrimonio di lastre e negativi, destinati alla consultazione degli studiosi. I Nuovi Depositi, circa 1340 mq, allestiti tra il 2008 e il 2010, per conservare i quadri non esposti, sistemati su griglie che ne permetteranno lo studio agli interessati. E ancora spogliatoi, uffici e in futuro un ristorante o caffetteria.

Le nuove sale espositive e la scala di ponente sono le opere che colpiscono il visitatore, come la classica punta di un iceberg, quella che emerge e scintilla, ma, quel che più conta,controbilanciata da una massa di lavoro enorme nascosta sotto il pelo dell’acqua.
È vero, i tempi sono stati più lunghi del previsto, ma come hanno ricordato durante l’inaugurazione la sovrintendente al polo museale fiorentino Cristina Acidini, il direttore degli Uffizi Antonio Natali, la soprintendente per i beni architettonici Alessandra Marino, durante gli anni dell'intervento preparatorio, la Galleria non ha mai chiuso le sue porte al pubblico e ha raggiunto il record un milione e 700mila visitatori. Cantieri e visitatori hanno convissuto pacificamente. Una scelta adottata per evitare alla città pesanti ricadute sul piano economico e culturale.

Nicoletta Curradi

mercoledì 4 gennaio 2012

Firenze: oltre 700 figuranti per la XVI edizione della Cavalcata dei Magi


Anche quest’anno per celebrare il giorno dell’Epifania, venerdì 6 gennaio, l’Opera di Santa Maria del Fiore promuove e organizza a Firenze la rievocazione storica della Cavalcata dei Magi.

La manifestazione, giunta alla XVI edizione dell’epoca “moderna”, è nata nell’ambito dei festeggiamenti per i 700 anni dalla posa della prima pietra della Cattedrale e della fondazione dell’Opera, quando si decise di riprendere un’antica e gloriosa tradizione fiorentina del XV secolo organizzando un corteo storico, sotto gli auspici dell’Arcidiocesi, del Capitolo del Duomo, in collaborazione con il Comune di Firenze e con la partecipazione dei comuni della provincia.

Il solenne corteo con in testa i Re Magi a cavallo, sarà composto da circa 700 figuranti tra cui quelli della Repubblica fiorentina, partirà alle ore 14.15 da Piazza Pitti. Si snoderà lungo le strade del centro di Firenze fino a piazza Duomo, dove sul sagrato della Cattedrale, saranno ad attenderli S. Ecc.za Mons. Giuseppe Betori, Arcivescovo Metropolita di Firenze, il Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore Franco Lucchesi, il Sindaco di Firenze Matteo Renzi e altre autorità civili e religiose. Qui saranno deposti i doni dei Magi ai piedi del Presepe vivente.  

Quest’anno per la prima volta prenderanno parte al corteo i rappresentanti di alcune comunità etniche presenti a Firenze nei loro abiti tradizionali (albanese, boliviana, camerunense, filippina, indiana, peruviana, rom, cingalese) e le sontuose vesti dei Re Magi sono state realizzate con le preziose sete dell’Antico Setificio Fiorentino, donate da uno dei principali protagonisti dell’alta sartoria Made in Italy, Stefano Ricci, che si è ispirato al celebre affresco di Benozzo Gozzoli in Palazzo Medici Riccardi a Firenze.

La Cavalcata dei Magi odierna trae origine da una tradizione già esistente nel XV secolo, quando a Firenze una compagnia di laici intitolata ai Santi Re Magi, che seguivano determinate regole di carattere religioso, organizzava una festosa rappresentazione detta “Festa de’ Magi” che, con periodicità inizialmente triennale e dal 1447 ogni cinque anni, sfilava per le vie di Firenze con la cosiddetta “Cavalcata dei Magi”. La “Cavalcata” era composta da tre diversi cortei che si riunivano davanti al Battistero e proseguivano uniti fino alla Basilica di San Marco, dove con canti e preghiere adoravano Gesù Bambino.

Della Compagnia dei Santi Re Magi, detta anche “La Stella”, fecero parte i maggiori componenti della famiglia dei Medici e per questo con la loro cacciata da Firenze, nel 1494, l’iniziativa fu soppressa. Da quel momento la Cavalcata dei Magi subì trasformazioni che, negli anni, la resero sempre meno di carattere religioso fino a estinguersi.


Il programma

Il programma della manifestazione si aprirà il 6 gennaio 2012, alle ore 11.00, con il Presepe vivente sul Sagrato del Duomo, allestito dall’Opera in collaborazione con l’Associazione Regionale Allevatori della Toscana. Alle ore 14.10, sempre sul Sagrato del Duomo, Il Piccolo Coro del Melograno, si esibirà con canti natalizi.

Alle ore 14.00, in piazza Pitti, prima della partenza del corteo, l’Associazione Contrada Alfiere si esibirà con un balletto rinascimentale.

Alle ore 14.15 partenza del corteo da piazza Pitti con il seguente itinerario: via Guicciardini, Ponte Vecchio, via Por Santa Maria, via Lambertesca, Loggiato degli Uffizi, Piazza della Signoria, dove ad attenderli troveranno i Bandierai degli Uffizi del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina che, dopo essersi esibiti, si uniranno alla sfilata.

Il lungo corteggio, proseguirà e per via Calzaiuoli fino a giungere in piazza del Duomo dove saranno deposti i doni dei Magi ai piedi del Presepe vivente.

Dopo l’omaggio dei figuranti e lo scoppio della colubrina, l’antico cannoncino da campagna di epoca rinascimentale portato dai figuranti del Corteo Storico, interverrà Franco Lucchesi, Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, sarà letto il brano del Santo Vangelo sui Magi e porterà il saluto S. Ecc.za Mons. Giuseppe Betori, Arcivescovo Metropolita di Firenze.
Quindi i bambini della Diocesi saranno chiamati a riflettere sul significato dell’Epifania. La manifestazione si concluderà con il ritorno del corteo in Piazza Pitti.
Ha curato l'organizzazione del corte l'Associazione Culturale "Il Fiorino".

Al Teatro dell' Antella "Zitti e Mosca. Il film di Alessandro Benvenuti 20 anni dopo" di Philippe Chellini ed Enrico Zoi



Il regista Alessandro Benvenuti, l'attore Sergio Forconi, insieme agli attori Giorgio Ariani, Ornella Marini, Maria Cosetta Mercatelli e Giorgio Picchianti saranno presenti giovedì 5 gennaio, alle 16.30, al Teatro Comunale di Antella (via di Montisoni 10, Antella/Bagno a Ripoli, Firenze), alla presentazione del libro “Zitti e Mosca. Il film di Alessandro Benvenuti 20 anni dopo”, di Philippe Chellini ed Enrico Zoi, edito da Romano Editore (Firenze, dicembre 2011).
Sempre più ricca dunque la rappresentanza del cast del film e non si escludono sorprese dell'ultim'ora!
Ricordiamo che interverranno alla presentazione, che sarà condotta da Roberta Capanni, Direttore Editoriale di Romano Editore e giornalista, anche il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini e i due Autori Philippe Chellini ed Enrico Zoi. Durante la manifestazione saranno proiettate alcune scene del film.
Info: http://www.romanoeditore.it/products/zitti-e-mosca.
Informazioni anche: Call Center Linea Comune, tel. 055.055, da lunedì a sabato, ore 8-20.


Nicoletta Curradi

martedì 3 gennaio 2012

Immagine Italia & Co. dal 3 al 5 febbraio a Firenze


Immagine Italia & Co. dal 3 al 5 febbraio festeggia cinque anni dal suo debutto.





5: dalla genesi al successo



Un primo lustro di progetti, proposte e traguardi condivisi.

Un’ulteriore conferma.

Cinque anni di incontri, decisioni e confronti. Un prezioso evolversi che ha messo in contatto Immagine Italia & Co. con il mondo a cui si propone e dal quale ha recepito informazioni e consigli, in un costante processo di rinnovamento.



Una preziosa edizione:

per l’unicità e la qualità delle collezioni presentate in anteprima, per l’originalità e l’eleganza delle imprese selezionate, per la cura e l’impegno dedicato ai progetti, alla scenografia, al lay-out raffinato dei padiglioni.



Immagine Italia & Co. è la preziosa risposta allo scandire del tempo che trasforma passione in prodotto e la tradizione in innovazione.

Cura per il dettaglio che si trasforma e si evolve al passo con il tempo.




Nicoletta Curradi

Duffy The Photographic Genius share al MNAF dal 12 gennaio 2012


Firenze
MNAF - Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Piazza Santa Maria Novella 14a r
Dal 12 gennaio al 25 marzo
Orario: tutti i giorni 10:00 - 19:30
Chiuso mercoledì
Prezzi: biglietto intero € 9,00; ridotto € 7,50;
Telefono 055-216310,
Il biglietto è comprensivo della visita al Museo


Si tratta della prima importante rassegna dedicata all’attività di Brian Duffy (1933-2010), il leggendario fotografo inglese, che darà inizio al programma espositivo del MNAF 2012. La mostra arriva in prima assoluta in Italia dopo il grande successo ottenuto alla Idea Generation Gallery di Londra.

Celebrato autore di tante immagini della Swinging London e famoso per le sue fotografie a musicisti, attori e modelle, Duffy ha creato il culto del fotografo di moda mettendo se stesso al centro della passerella, insieme a modelle e celebrità.
All'apice della sua carriera, nel 1979, Duffy ha lasciato la fotografia. Ha radunato la maggior parte dei suoi lavori nel giardino dietro casa e ne ha fatto un falò. Faticosamente, dopo anni di ricerca tra gli archivi e le pubblicazioni di tutto il mondo, il figlio Chris ha recuperato 160 fotografie. L'insieme di immagini iconiche, rare e inedite che ne è risultato, offre un vero e proprio catalogo dell'iconografia culturale degli anni '60 e '70: dai mitici divi di Hollywood da Michael Caine e Sidney Poitier alle grandi rock star John Lennon, David Bowie e Debbie Harry, dalle bellezze di quegli anni Jean Shrimpton e Joanna Lumley alla leggenda letteraria William Burroughs, e molti altri ancora.
Una ricca selezione di fotografie, tra quelle recuperate da Chris Duffy, viene esposta oggi a Firenze, in una mostra che si può dire essere letteralmente sorta dalle ceneri.

La raccolta di opere in mostra consolida stabilmente il ruolo di Duffy nella fotografia inglese come membro della famosa "Black Trinity" (con David Bailey e Terence Donovan), il trio che definì il linguaggio visivo della Swinging London degli anni Sessanta.
L'evento fa parte degli avvenimenti in programma per Pitti Immagine Uomo 2012

Fabrizio Del Bimbo