mercoledì 30 aprile 2008

L' XI edizione di Estate Regina 2008

Dal 2 giugno al 5 ottobre si svolge Esate Regina 2008, il Festival Musicale di Montecatini Terme – XI Edizione, presso le Terme Tettuccio (ore 21.15)

Sono previsti grandi artisti e compagini di prestigio tra classico e contemporaneo per l’XI edizione di Estate Regina.
Storia e tradizione musicale, soprattutto montecatinese, legata ai compositori ospiti nel passato della città termale; interpreti, solisti e compagini prestigiose frutto della collaborazione artistica con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; collaborazioni artistiche nuove nel segno della ricerca espressiva ed interazione tra generi musicali ed arti; tutto ciò in un contesto di suggestione paesaggistica e culturale.
La città di Montecatini ha, infatti, rappresentato storicamente un centro di ritrovo per l’èlite culturale europea, per artisti, compositori, direttori, librettisti e letterati che hanno legato la personale ricerca di benessere alla curiosità e ricerca intellettuale, tra gli affreschi di Galileo Chini e le strutture liberty del Tettuccio.
Estate Regina 2008 risponde alle esigenze degli ospiti termali, stranieri e locali, i quali trovano occasioni di conoscenza del patrimonio montecatinese ed italiano.
Un programma ricco di lirica, ma anche momenti per apprezzare esecuzioni di un ampio repertorio sinfonico e cameristico, con la partecipazione di solisti di fama internazionale quali il violinista Uto Ughi, il direttore d’orchestra Ivor Bolton, il contrabbassista Catalin Rotaru e il pianista Daniele Lombardi.
Non solo musica classica in programma, ma anche un confronto con la contemporaneità attraverso due serate dedicate al jazz e il coinvolgimento di artisti, attori di prestigio nazionale e cantanti pop quali Ugo Pagliai, Milena Vukotic e Antonella Ruggero.
Fulcro del Festival è l'Orchestra Regina interamente formata da artisti dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretti dal Mo. Giovan Battista Varoli.
In occasione di Estate Regina, 2 Eventi collaterali: “Musica Arte” una mostra della pittrice Arianna Luporini, presso la Sala Regina delle Terme Tettuccio di Montecatini, e “Cucina all'Opera” una degustazione di Tè verde e prodotti de La Via del Tè, Vini e Sigari Toscani, Cialde del Bargilli di Montecatini, che nasce con l’obiettivo di approfondire il binomio musica/cucina.
Insieme alle degustazioni, la possibilità di realizzare, in collaborazione con il Caffè Storico delle Terme Tettuccio, Menù e Brindisi Musicali.

Nicoletta Curradi

Giovanni da Milano alla Galleria dell'Accademia

Dopo le mostre dedicate ai pittori "primitivi", cioè a Giotto, all’Arte a Firenze nell’Età di Dante, a Puccio di Simone e a Lorenzo Monaco, la Galleria dell’Accademia di Firenze intende rendere omaggio ad uno straordinario pittore “straniero”, Giovanni da Milano, che fu protagonista della scena fiorentina toscana alla metà del Trecento, negli anni caratterizzati tristemente dalla terribile peste nera del 1348. Il 10 giugno si apre quindi la mostra "Giovanni da Milano. Capolavori del gotico tra Lombardia e Toscana".
Nativo di Caversaio, un paese del comasco, Giovanni iniziò la propria attività in Lombardia, nei territori dominati dalla potente signoria dei Visconti, alla cui corte soggiornarono fra gli altri Giotto, intorno al 1335, e Francesco Petrarca, nel 1353. In questo clima colto e sofisticato avvenne probabilmente la formazione di Giovanni da Milano, che seppe armonizzare la lezione giottesca con influenze gotiche di provenienza transalpina. Gran parte dell’attività venne tuttavia svolta dal pittore a Firenze, dove egli figura nel 1346 fra i maestri stranieri presenti in città, e dove lasciò i suoi maggiori capolavori, fra i quali il polittico per la chiesa di Ognissanti, gli affreschi della Cappella Guidalotti-Rinuccini nella chiesa di Santa Croce, la Pietà firmata e datata 1365 della Galleria dell’Accademia.
La mostra, la prima di taglio monografico dedicata a Giovanni da Milano, mira a ricostruire nel modo più esaustivo possibile il percorso artistico del maestro, il cui catalogo annovera circa 25 opere, e a far conoscere al grande pubblico le doti straordinarie del pittore, evidenti sia in opere monumentali come il Polittico del Museo Civico di Prato, che in lavori di destinazione privata.
Partendo dal catalogo messo progressivamente insieme da Pietro Toesca (1912), cui va il merito di aver riportato in luce i caratteri lombardi del suo linguaggio, e, fra gli altri, da Miklòs Boskovits (1966) e Mina Gregori (1980; 1995), si cercherà di riavvicinare i frammenti dei polittici dispersi oggi fra collezioni diverse, offrendo l’occasione irripetibile di una verifica tecnica e stilistica delle ipotesi.
Si rimanda alla mostra “gemella” degli Uffizi il compito di illustrare i riflessi dell’attività di Giovanni da Milano a Firenze e documentare le influenze reciproche, ma anche le profonde differenze, che intercorrono fra il pittore lombardo e i coevi maestri fiorentini,
Così legate, le due mostre offrono una eccezionale panoramica sulla pittura fiorentina del tardo Trecento e sulla ricchezza e varietà di quella che possiamo considerare l’eredità di Giotto non solo a Firenze, ma anche in Italia settentrionale, consentendo un bilancio complessivo alla luce dei numerosi studi usciti sull’argomento negli ultimi anni.

Dal 10.06 al 02.11.2008

Nicoletta Curradi

Gli eredi di Giotto in mostra alla Galleria degli Uffizi

L’8 gennaio 1336 moriva a Firenze Giotto di Bondone, l’artista al quale già i contemporanei attribuivano il merito di un completo rinnovamento della visione artistica dell’epoca. Anche gli studiosi dei nostri giorni concordano nell’assegnare al grande patriarca dell’arte fiorentina un ruolo di assoluta preminenza nell’orientare i caratteri fondamentali della pittura in quello che il grande storico dell’arte Roberto Longhi definì “il più gran secolo dell’arte italiana”.
Ancora oggi, soprattutto in sede divulgativa, gli esemplari di pittura trecentesca diffusi capillarmente nelle più lontane contrade della penisola, sia su tavola che ad affresco, sono sovente etichettati come di ‘scuola giottesca’. Eppure si deve allo stesso illustre critico la formulazione di un paradosso di straordinaria intelligenza critica, oltretutto sostanzialmente vero, secondo il quale “di giotteschi nel Trecento non vi fu che Giotto stesso”. L’affermazione della dirompente e rivoluzionaria visione giottesca fu accolta sulla scena artistica fiorentina tra la fine del Duecento e l’inizio del secolo seguente in maniera assai articolata e stimolante. Il primo quarto del secolo è ritenuto dagli storici dell’arte - non soltanto in ambito fiorentino ma più in generale per tutta l’arte italiana -, una fase storica di eccezionale vitalità creativa.
Il periodo successivo alla scomparsa del grande caposcuola è stato invece interpretato per lungo tempo come un‘epoca di ineluttabile decadenza, dominata dall’arte ‘glaciale’ e accademica dei fratelli Orcagna, una decadenza che poi sarà sancita in maniera straordinariamente terribile e simbolica ad un tempo dalla Peste Nera del 1348. Secondo l’interpretazione critica tradizionale, invalsa poi per lungo tempo, l’arte fiorentina della seconda metà del Trecento avrebbe presentato solo pochi motivi d’ interesse, in attesa di un faticoso e modesto ‘risveglio’ registratosi nell’ultimo quarto del secolo, all’insegna in primo luogo di un rigido recupero di temi iconografici e formali di fonte giottesca.
In epoca più recente quest’assunto storiografico è stato sensibilmente mutato da una serie di interventi critici, tutti volti a recuperare la varietà e vitalità creativa dell’articolato contesto artistico fiorentino dopo la morte di Giotto. In quest’ultimo si trovarono ad operare le personalità artistiche che i critici ritengono da sempre seguaci diretti del pittore (Bernardo Daddi, Taddeo Gaddi, Maso di Banco), insieme ad altri artisti formatisi anch’ essi nel primo Trecento che riuscirono tuttavia a mantenere una relativa autonomia dal caposcuola (il cosiddetto Maestro di Figline, Lippo di Benivieni, il Maestro delle Immagini Domenicane). Recenti ipotesi critiche (Boskovits) hanno fornito nuovi contributi alle indagini intorno alla ricostruzione dell’affascinante e per molti versi ancora misteriosa figura di Stefano, con ogni probabilità nipote di Giotto, in quanto figlio di una sua figlia, Caterina, che andò in sposa ad un altro pittore fiorentino noto soltanto attraverso le menzioni documentarie, Ricco di Lapo. Si tratta del pittore fiorentino cui spetta, secondo il Vasari, il merito di aver avviato la terza tendenza della pittura fiorentina trecentesca, quella del “dipingere dolcissimo e tanto unito”, che sarà adottata e portata poi a livelli eccelsi da suo figlio, Giotto di maestro Stefano, detto Giottino, lodatissimo dallo storico aretino. In ambito assai prossimo a Stefano sembra muoversi anche il cosiddetto Maestro di San Lucchese, un’ artista fiorentino al centro dell’interesse della critica in anni recenti, che sembrerebbe proporre una sorta di ponte ideale con la cultura di stretta ascendenza orcagnesca.
Nella prima metà degli anni quaranta prende avvio anche l’attività dei due più celebri fratelli Orcagna, Andrea e Nardo di Cione, entrambi artisti di notevole levatura, in maniera particolare il primo, oltre che pittore, scultore e architetto. A lui spetta il merito di aver promosso il primo e più
antico recupero dei temi formali giotteschi, in netto anticipo sulla più complessa e articolata tendenza neogiottesca che si sviluppò in maniera trasversale in ampi settori della pittura fiorentina dell’ultimo quarto del secolo.
In questo quadro, a cavallo della metà del secolo o poco dopo, dovette giocare un ruolo chiave la figura di Giottino, in assoluto uno dei più grandi artisti italiani del Trecento, come indicato nel fondamentale e appassionato saggio di Carlo Volpe (Il lungo percorso del “dipingere dolcissimo e tanto unito”, 1983), che certamente dovette giovarsi anche degli apporti provenienti da un ‘forestiero’ del calibro di Giovanni da Milano.
Tuttavia, non meno interessante appare l’arte fiorentina degli anni intorno al 1370, che sembra sospesa tra il tema sempre più presente del recupero della cultura giottesca, la riproposizione - questa davvero ripetitiva e ‘accademica’ - delle istanze orcagnesche e le iniziali aperture verso il linguaggio tardogotico. In questo periodo di passaggio appare fondamentale l’apporto di due artisti di primissimo piano quali Antonio Veneziano, per il versante neogiottesco, e Agnolo Gaddi per le precoci aperture verso la costituzione di un linguaggio tardogotico di marca fiorentina.
L’obiettivo della mostra, che si pare alla Galleria degli Uffizi il 10 giugno, è quello di documentare, attraverso gli esemplari qualitativamente più alti, gli sviluppi dell’arte fiorentina in questo periodo, che certamente è meno noto al pubblico più vasto. Le opere esposte illustrano anche la varietà dei committenti e la diversità delle tipologie morfologiche, ma soprattutto le tendenze della pittura, il notevole livello qualitativo raggiunto dagli scultori fiorentini sulla scia della forte personalità di Andrea Orcagna, i fermenti neogiotteschi che sembrano prevalere nella miniatura dell’epoca e i vertici di raffinatezza raggiunti nell’oreficeria sacra.
Dal 10.06 al 02.11.2008

Nicoletta Curradi

Un libro sull'oratorio di Leonardo da Vinci

Nell'ambito delle celebrazioni per il 50° della Fondazione della Banca di Credito Cooperativo della Valdinievole rientrava a fine 2006 la pubblicazione di un interessante studio dedicato all'oratorio della Madonna della Neve a Montevettolini (PT) in Valdinievole, scritto a 4 mani dal Prof. Filippo Lorenzi e dall'Architetto Giovanni Malanima. Il volume, edito da Pagnini per la collana Studi e testi dell'Archivio Arcivescovile di Firenze, ricostruisce la storia dell'oratorio, cui furono legate le famiglie nobili fiorentine dei bargellini, dei Geraldini d'Amelia, dei Giamberti, ma pure il genio vinciano, che visitò il luogo il 5 agosto 1473, come testimonia un suo disegno con scritta utografa "dì di santa Maria della Neve addì 5 daghossto 1473". La ricorrenza non era ancora molto celebrata e forse si faceva riferimento ad un tabernacolo della Madonna della Neve, già presente a Montevettolini. Oltre al ventunenne Leonardo, come abbiamo detto, personaggi blasonati lasciarono tracce nell'umile cappellina, che merita l'epiteto di "oratorio di Leonardo da Vinci", ma che rappresenta tuttavia un'espressione di fede del popolo cristiano. la prima parte del saggio curata da Giovanni malanima si basa sul disegno di Leonardo con la "veduta della Valdinievole" conservato agli Uffizi, realizzato da un punto elevato di osservazione, la torre più alta del paese. troviamo poi la storia in breve della leggenda del muracolo della neve avvenuto a Roma il 5 agosto 352 e della conseguente fondazione della basilica di S.Maria Maggiore. I capitoli successivi sono dedicati alla descrizione dei vari passaggi da "margine" a oratorio, con particolare attenzione all'affresco quattrocentesco della Madonna con Bambino e Santi.
La seconda sezione del libro, a cura di Filippo Lorenzi, tratta del culto mariano a partire dal Concilio di Efeso (431) e delle varie celebrazioni tra cui quella dedicata alla Madonna della Neve, che ancora oggi viene onorata tutti gli anni. Appendici di approfondimento rendono il saggio ancor più esauriente.

Nicoletta Curradi

A Firenze le stelle del tennis mondiale

Al via del 1° Torneo internazionale ci sarà anche la ex n° 46 al Mondo, semifinalista a Wimbledon e vincitrice a soli 15 anni in doppio a Melbourne. La manifestazione parla sempre più toscano: nel tabellone principale Virgili, Caciotti e Sassi; a Mascherini, Magni e Tanganelli un ‘pass’ per le qualificazioni
Le stelle del tennis femminile si apprestano ad illuminare il 1° Torneo internazionale ITF “Città di Firenze” Trofeo Autoeur-BMW-Mini, la grande kermesse professionistica dotata di $25.000 di montepremi ed organizzata dal Tennis Club Time Out Firenze, che sarà di scena dal 3 al 10 maggio sui campi in rosso messi a disposizione dal CT Firenze.
Ad impreziosire un tabellone principale di assoluto prestigio tecnico, dove figurano ben 6 giocatrici tra la 100esima e la 200esima posizione del ranking WTA, ci sarà anche la 26enne croata Mirjana Lucic, ex n.46 al Mondo nel 1999, l’anno in cui centrò la semifinale a Wimbledon, battuta da Staffi Graf (dopo aver sconfitto Monica Seles e Nathalie Tauziat), ma già finalista nel 1977 a Strasburgo.
Mirjana Lucic è stata una delle grandi promesse del tennis mondiale: professionista dall’età di 15 anni, divenne la più giovane tennista a vincere in doppio, al fianco della svizzera Martina Hingis, un titolo del Grande Slam nel corso degli Australian Open di Melbourne nel 1998.
Fisico asciutto, eccellente reattività, colpi potenti, un tennis adatto a tutte le superfici, sia lente che veloci, ma anche un passato scomodo da dimenticare per i conflitti con il padre (come altre sue colleghe), Mirjana Lucic sarà nel tabellone principale del $25.000 di Firenze grazie a una wild card concessa dagli organizzatori del Tennis Club Time Out.
Sono state nel frattempo assegnate le altre wild card del torneo, e tutte a tenniste della Toscana: oltre alle fiorentine Alexia Virgili (22 anni, recente vincitrice del $10.000 di San Severo Foggia e campionessa toscana assoluta), e Martina Caciotti (19 anni, allieva di Massimo Ardinghi, che beneficerà di una wild card a disposizione del CT Firenze), ci sarà anche la lucchese Valentina Sassi (classe 1980, tesserata per il Ct Scandicci, attualmente n° 315 delle classifiche mondiali professionistiche e alle prese con un ottimo avvio di stagione sulla terra rossa).
Il 1° Torneo internazionale femminile £ 25.000 “Città di Firenze” Trofeo Autoeur-Bmw-Mini parlerà toscano anche nel tabellone di qualificazione (gare in programma sabato 3 e domenica 4 maggio), grazie a tre wild card già assegnate alle fiorentine Denise Mascherini (classe ‘88) e Benedetta Magni (classe ’83, tesserata TC Time Out Firenze), oltre che alla senese Gaia Tanganelli (classe ‘84, che gioca per i colori del CT Firenze). Le altre tre wild card delle qualificazioni, saranno decise dagli organizzatori solo nei prossimi giorni, e c’è già la candidatura importante di una ex top ten del Mondo, da poco rientrata nel circuito professionistico.
Ha confermato nel frattempo la sua presenza a Firenze la favorita n° 1 del seeding, la cinese 22enne cinese Meng Yuan (n° 106 al Mondo in classifica WTA ma con un best ranking 2007 che l’ha vista n° 86), così come la promettente russa (appena 18 anni) Vesna Manasieva (n° 140 al Mondo), reduce dalla semifinale nel $75.000 di Monzon, e finalista nel 2007 nel $100.000 di Kharkov (Ucraina). Completano il lotto delle favorite l’esperta ungherese classe ’77 Kira Nagy (n° 141 mondiale e nel 2007 vincitrice del $50.000 di Zagabria), che farà parte del team del Circolo Tennis Scandicci che giocherà il campionato di serie A1 il prossimo mese di ottobre e la 25enne francese Julie Coin (175 WTA).
Tra le altre italiane al via, figurano la giovane (20 anni) emiliana Giulia Gabba (n. 266 Wta) e la 26enne aostana Nathalie Vierin (n° 231).
Nella settimana della manifestazione, su iniziativa del Gruppo Toscano USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana) si svolgerà sui campi del CT Firenze anche il Torneo della Stampa, riservato a giornalisti/tennisti. Il Torneo della Stampa sarà intitolato alla memoria del cronista Loris Ciullini, recentemente scomparso, e grande appassionato di tennis.
DEL BIMBO FABRIZIO

martedì 29 aprile 2008

Pecci: mostra fotografica di Vardi Kahana

Si inaugurerà il prossimo 19 maggio One Family l'importante rassegna fotografica dellartista Vardi Kahana, che il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta in occasione del 60° anniversario di fondazione dello Stato d'Israele. Il percorso espositivo a cura di Marco Bazzini si potrà visitare sino al 15 giugno presso la Sala Teatro. A sessant'anni dalla tragedia dell'Olocausto Vardi Kahana racconta attraverso le sue immagini cosa è accaduto agli eredi di coloro che hanno vissuto la Shoa.
La mostra presenta un percorso iconografico compiuto dall'artista, nel corso di un decennio, attraverso confini geografici, ideologici e psicologici.
Alla prima generazione dei sopravvissuti all'Olocausto Vardi Kahana accosta una miriade di esperienze individuali e collettive, dai Kibbutzim ai coloni della Cisgiordania, dagli ortodossi di Tel Aviv ai secolari di Copenhagen, tutti accomunati dall'appartenenza ad un’unica famiglia. Il lavoro dell'artista evidenzia le diverse dinamiche dei legami familiari che si creano nei periodi in cui la necessità di sopravvivenza è bisogno primario.
Il punto di partenza della mostra è limmagine di Rivka, madre dell'artista, e delle sue due sorelle, Lea ed Ester. Sul loro braccio sinistro sono tatuati tre numeri consecutivi: A-7760, A-7761, A-7762, l'ordine in cui ad Auschwitz, nell'aprile del 1944, hanno aspettato in fila che fosse loro impresso il tatuaggio. A quel tempo non sapevano se sarebbero sopravvissute fino all'indomani: oggi vivono tutte e tre in Israele, nonne di trentuno nipoti.
Per ritrarre i suoi parenti l'artista ha viaggiato in Israele ed all'estero: dai Kibbutz socialisti della Shomer Hatzair nel nord, agli insediamenti in Giudea e Samaria, dagli insediamento di Susya, nelle colline a sud di Hebron, alla ricca Savyon; da Gerusalemme a Tel Aviv; da Bnei Brak a Copenaghen; da Petach Tikva a Cesarea. Un lavoro di documentazione fotografica che narra la storia di quattro generazioni protagoniste dell’esperienza esistenziale ebraico-israeliana.
Spostamenti fra "sinistra" e "destra", fra ultraortodossi e case di atei ed agnostici. Vardi Kahana nel suo lavoro evidenzia le dicotomie che si sono create all'interno della famiglia:Nella mia relazione con i cugini -spiega l'artista- manca ormai quel senso di urgenza esistenziale che contrassegnava la relazione dei miei genitori con i suoi fratelli. Ma c'è di più: si è creato un divario politico e religioso che talvolta provoca una vera e propria spaccatura.
DEL BIMBO FABRIZIO

Gli Innocenti e la città

E' stato presentato in anteprima all'Istituto degli Innocenti, a Firenze, il percorso museale "Gli Innocenti e la città. L'ospedale dalle origini al Granducato mediceo", aperto dal 29 aprile.
Il percorso, gratuito e fruibile liberamente, comprende alcune opere appena restaurate: la trecentesca statua marmorea di San Giovanni Evangelista, già in Orsanmichele, vari affreschi del loggiato d'ingresso e le pitture murali seicentesche, nel voltone su via della Colonna. A corredo del percorso vi sono supporti informativi e didattici che raccontano la storia dell'antico Ospedale e della sua relazione con le istituzioni cittadine. L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l?Opificio delle Pietre Dure e la Soprintendenza per il Patrimonio Artistico Storico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze che hanno effettuato gli interventi di restauro e hanno partecipato al gruppo di lavoro per la produzione dei contenuti didattici. Hanno inoltre contribuito l'Assessorato alla Cultura della Regione Toscana, la Fila Giotto, come partner di progetto, la Fondazione Targetti per il progetto illuminotecnico e Targetti Spa, sponsor tecnico. "Gli Innocenti e la città" rappresenta una tappa importante nella costituzione del MUDI, nuovo Museo degli Innocenti, che nasce per valorizzare l'insieme di opere d'arte, strutture architettoniche e documenti, che rendono il patrimonio culturale dell'antico Ospedale unico al mondo.
Per giungere all'assetto definitivo del MUDI l?Istituto degli Innocenti lancerà a giorni un concorso chiamando a misurarsi con l'edificio brunelleschiano architetti di tutto il mondo. Queste le opere presenti nel percorso che si apre oggi: la scultura trecentesca del San Giovanni Evangelista, di scuola orcagnesca, collocata originariamente in Orsanmichele e restaurata dall?Opificio delle Pietre Dure, che è stata posta all?ingresso dell?attuale museo; due affreschi staccati di Giovanni di Francesco e di Bernardino Poccetti, nel Loggiato sulla piazza, posti rispettivamente nelle lunette sopra alla porta della chiesa dei Santi Innocenti e sopra la finestrella ferrata (o "ruota"), e gli affreschi del 1660 attorno alla "ruota", il cui restauro è stato diretto e finanziato dalla Soprintendenza; le pitture murali seicentesche e gli intonaci, nel voltone su via della Colonna, recuperati a spese dell'Istituto degli Innocenti con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica per la Toscana.Con la presentazione dei restauri e dei percorsi di lettura sulla storia dell'edificio e la piazza antistante, si offre al visitatore la ricostruzione delle strette relazioni dell'Ospedale con il Governo cittadino. Dal priorato dell'Arte della Seta al Granducato mediceo si vede come una concezione dell?infanzia e dei suoi diritti assolutamente innovativa si è tradotta nella capacità di modellare lo spazio urbano e creare nuovi servizi raggiungendo vette artistiche altissime."Gli Innocenti e la città" è un ulteriore momento dell'accoglienza del MUDI verso il pubblico, in particolare l'infanzia e le famiglie, in linea con la tradizione secolare degli Innocenti..
Ingresso: Euro 4, 00 ridotto Euro 2, 50
Per informazioni: Museo degli Innocenti, 055 2037308, Bottega dei Ragazzi: 055 2478386 labottegadeiragazzi@istitutodeglinnocenti.it

Fabrizio Del Bimbo

La prossima asta da Pananti

ASTA DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

Sabato 17 maggio 2008
Ore 10.00 e 16.00

ESPOSIZIONE
Da venerdì 9 a venerdì 16 maggio 2008
Orario 10-19

La Casa d’Aste Galleria Pananti organizza per sabato 17 maggio 2008 alle ore 10.00 e alle ore 16.00 nella sua sede di Palazzo Ridolfi (Via Maggio, 15), due sessioni d’asta di opere di Arte Moderna e Contemporanea fra le più importanti, fin qui fatte, della sua recente storia. L’esposizione delle opere si terrà da venerdì 9 a venerdì 16 maggio 2008 dalle 10.00 alle ore 19.00.
L’asta comprende un’importante raccolta di opere di grafica intitolata “Das große Buch” del 1962 ( Il Grosso Libro) della Hofhaus Presse di Dusseldorf. Hans Möller, l’editore, ha rappresentato, in quegli anni, il fulcro della realizzazione multipla dell'arte. Nel fermento del suo laboratorio di arte si è sviluppato il punto di incontro della Avantgarde internazionale. Da lui lavoravano e trovavano ospitalità, già quasi 50 anni fa, artisti oggi famosi quali Christo ( che impacchettava un giornale per protestare contro i Media), Arman, Mack,Piene e Uecker ( che lì iniziava a sviluppare l'arte del controrilievo con chiodi ), Lucio Fontana ( che provocava il mondo artistico con i suoi buchi e strappi nella carta bianca, eseguiti nel laboratorio di Hans Möller ). Proveniente dagli eredi della stamperia e casa editrice, la raccolta è composta da testi e grafiche, lavori originali e in serie dei maggiori esponenti delle avanguardie artistiche internazionali degli anni ’60 e ’70; figurano, infatti, opere di Christo (l’opera è la prima di una serie di 20 multipli che in realtà non sono multipli essendo diversi uno dall’altro visto che le
pagine del giornale sono differenti), Arman, Fontana, Calderara, Yves Klein, Soto, Holweg, Rot, Tinguely.
Di altre provenienze, opere grafiche di autori come Cy Twombly, Antoni Tapis, Alberto Burri, David Hockney, Alighiero Boetti, Pablo Picasso, Gino Severini, ed altri importanti autori di fama internazionale.
Di una raccolta privata di La Spezia, sono alcuni importanti dipinti di arte moderna di alta qualità e rara attrattiva per il mercato dell’arte.
Di Afro (Basaldella), nato ad Udine, ma cresciuto artisticamente nell’ambiente culturale romano, è presente uno splendido “Autoritratto“, un olio su tela di cm 52x30 esposto alla Biennale Internazionale di Venezia del 1942 (stima 18.000-20.000); del dipinto, pur essendo noto e registrato nell’archivio Afro, si erano perse le tracce per lungo tempo.
Non potevano non figurare nella collezione varie opere dell’autore Corrado Cagli, amico e sodale dei fratelli Basaldella, tra cui spicca il dipinto “Arlecchino come pittore” del 1955, una tecnica mista riportata su tela di grandi dimensioni, pubblicata sul catalogo della Mostra Antologica di Cagli di Asti del 1978 (stima 5.000-6.000).
Di Maurice Utrillo sarà messa all’incanto una rara opera: “Quartiere parigino”, un olio su tela del 1953 di cm 44,5x38 (stima 75.000-90.000). L’artista è stato uno dei pochi celebri pittori di Montmartre, realmente nato e cresciuto in quel quartiere. In giovane età, a seguito della conclamazione della sua malattia mentale, che lo accompagnò per tutta la vita, Utrillo fu spinto dalla madre a dipingere quello che lo circondava; grazie alla sua inaspettata vena poetica, in breve tempo divenne una figura leggendaria e pittore di fama internazionale.
Ardengo Soffici, è presente con un dipinto del 1932 “Natura morta con bottiglia, bicchiere e frutta” un raro affresco strappato riportato su tela e applicato su tavola dallo stesso artista (stima 30.000-50.000).
Tipico il soggetto dell’opera di Felice Casorati, “La ragazza seduta e scodella con le uova” del 1961 una tempera su carta riportata su tela di cm 70x50 (stima 38.000-45.000)
Di Massimo Campigli sarà messo all’incanto, un dipinto a olio su tela di cm 39,5x57,5 “ Figure” del 1966 (stima 120.000-140.000) che rappresenta la composizione stilistica più cara all’artista: una sorta di geroglifico di sapore archeologico tessuto da una pittura calcinosa quasi da affresco con una tramatura coloristica di bianchi, blu e verdi davvero originale, piacevole e bella. Di Lucio Fontana, fondatore del movimento spazialista, sono presenti opere di notevole valore: “ Concetto Spaziale” del 1958 un collage, anilina e inchiostri su cartone telato cm 50x40 (stima 200.000-300.000), "Concetto spaziale", strappi su carta, cm 60x50 (stima 35.000-55.000) e “Decorazione per anta di armadio” del 1952-53 una tecnica mista su vetro di cm 60x163 (stima 120.000-140.000).
Del precursore dell’espressionismo astratto italiano Emilio Vedova, verrà messo in asta un pregiato monotipo ad olio su carta “GT/EV-10/89 W39” del 1989 (stima 36.000-38.000); altro esponente del Gruppo degli Otto e veneziano come Vedova, Giuseppe Santomaso è presente con l’opera “Negazione bianca” del 1972 (stima 70.000-100.000), che magistralmente rappresenta il rigore formale e la raffinatezza delle composizioni, tipiche della sua vita artistica dell’ultimo periodo.
Splendida rarità di Carla Accardi, protagonista del rinnovamento artistico in Italia tra gli anni ’50 e ’60, l’opera “Frammenti” del 1955, una tempera alla caseina su tela (stima 40.000-50.000).
Tano Festa, appartenente a quella che erroneamente fu definita la pop art italiana ( egli stesso diceva che la loro era popular art e non pop art), è presente con le opere “Nuvole” del 1968 (stima 8.000-10.000) e “ Il peccato originale” del 1973 (stima 22.000-26.000), smalto, catena e stoffa su tela, cm. 100x100 dedicato alla cantante Patty Pravo, della cui collezione faceva parte.
Un’altra vera rarità presente in catalogo è il gessetto colorato su carta “Senza titolo” datato 1983 del famosissimo grafitista di strada newyorchese Keith Haring (stima 50.000-70.000).
Del 1963 l’opera “ Senza Titolo” di Fernandez Arman, esponente della corrente del Nouveau Realisme, una idropittura e assemblaggio polimaterico su tavola (stima 25.000-35.000). Di Gianni Dessì, artista romano rappresentante dell’astrattismo contemporaneo, è l’imponente opera “Del dire del fare” del 2000, una tecnica mista e interventi polimaterici su tela, cm. 99,7x200 (stima 15.000-18.000). Ed ancora un monocromo rosso di Mimmo Paladino intitolato “ Le stelle” del 1997 (stima 10.000-12.000) e un’opera “Senza Titolo” di Sandro Chia (stima 9.000-l2.000).
Ma ancora lunga e nutrita la lista degli artisti che rappresenta lo scenario artistico internazionale sia moderno che contemporaneo e che compone questa importante asta con più di 400 lotti: Pistoletto, Balla, Dorazio, Baj, Rotella, Moore, Crippa, Schifano, Turcato, Viani, Rosai, Dova, Gentilini, De Pisis, Pizzi Cannella, Stradone, Fiume, De Chirico, Maccari, Guttuso, Cantatore e tanti altri ancora.
Catalogo on line su www.pananti.com


Nicoletta Curradi

Il '400 a Roma è popolato di artisti toscani...

... così il critico Vittorio Sgarbi ha definito il secolo XV nella Città Eterna, per il quale il Museo del Corso della Fondazione Roma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele ha promosso per la prima volta una mostra dal titolo "Il Quattrocento a Roma. La Rinascita delle Arti da Donatello a Perugino". La mostra, prodotta e organizzata dalla Fondazione Roma e DaArthemisia, è aperta al Museo del Corso, Via del Corso 320, Roma dal 29 aprile al 7 settembre 2008. Il visitatore può ammirare negli spazi allestiti al piano terra del palazzo oltre 170 opere tra plastici, arredi sacri e civili, ceramiche, sculture, disegni, medaglie papali e quadri, provenienti dai principali musei italiani e stranieri tra cui i Musei Vaticani e il British Museum. Il percorso espositivo analizza gli aspetti sociali, urbanistici, religiosi ed artistici della Roma del XV secolo che trova la sua massima interpretazione nei capolavori di grandi artisti quali Mantegna, perugino, Piero della Francesca, Pinturicchio, Donatello, Michelangelo, Filippo e Filippino Lippi, per citarne solo alcuni, la maggior parte dei quali proveniva daFirenze e dalla Toscana, "luogo per eccellenza, secondo Sgarbi, iniziatore del Quattrocento artistico"Due gli elementi di assoluta novità dell'esposizione: una tavola multimediale di Roma quattrocentesca, su cui il pubblico può esplorare gli edifici e i monumenti della Roma dell'epoca, e la ricostruzione tridimensionale della Cappella Carafa di S.Maria sopra Minerva, realizzata dall'ENEA che per l aprima volta ha applicato la tecnologia con radar ottico a colori, di solito usato per indagini spaziali. Il visitatore può così fruire di una visione nitida e ravvicinata degli affreschi di Filippino Lippi. Le tecnologie ENEA sono inoltre un ausilio indispoensabile per rilevare danni alle pitture o ai marmi e stabilirne tempestivamente i necessari restauri.
La mostra si divide in 5 sezioni dedicate alla città, ai papi, alla vita civile e religiosa, ai tesori dell'antichità e alla rinascita delle arti.
Orario: 10-20 chiuso lunedì Giovedì e venerdì 10-23
Ingresso: Euro 9,00 Ridotto Euro 7,00
Info: www.museodelcorso.it

Fabrizio Del Bimbo

All'artigianao ci vuole bon ton...

Quando l'uso del coltello a tavola diventa arte del Bon Ton Mercoledì 30 aprile, Corte delle Botteghe, ore 17.30
Il Bon Ton nell'uso della coltelleria da tavola, con questo intervento il Maestro di Galateo Alberto Presutti spiegherà al pubblico della Mostra Internazionale dell'Artigianato l'arte del maneggiare e usare in maniera appropriata le posate a lama.
Inserito nell'iniziativa L'arrotino: il mestiere ritrovato organizzata all'interno della Mostra Internazionale dell'Artigianato dal CNA di Firenze, l'appuntamento coinvolgerà i presenti in una lezione interattiva sull'uso della coltelleria attraverso l'allestimento di una tavola imbandita.
Alberto Presutti, docente di Bon Ton e Galateo presso Enti ed Istituzioni pubbliche e private, ha studiato” il comportamento degli italiani a tavola realizzando delle vere e proprie lezioni di buona educazione per adulti e bambini.
Tutti possono ricevere un invito a cena e trovarsi in una situazione che richiede il rispetto delle regole dettate dall'etichetta e di non sapere come comportarsi esattamente, o di non riuscire ad insegnare ai propri figli le buone maniere al momento di sedersi a tavola spiega Alberto Presutti - E così, sia in occasione di una importante cena di lavoro, sia che ci si trovi tra le mura domestiche, tutti noi possiamo commettere degli errori capaci di compromettere rapporti sociali e lavorativi.
DEL BIMBO FABRIZIO

lunedì 28 aprile 2008

In bicicletta sulla montagna fiorentina

Quattordici itinerari per visitare 'su due ruote' monti colline e paesaggi suggestivi: tutto questo contiene "In bicicletta nella Montagna Fiorentina" itinerari su strada e fuoristrada. La nuova guida cicloturistica della Comunita' Montana della Montagna Fiorentina di Mario Mantovani e' edita da Aska all'interno della collana Exploro, si tratta di un volumetto leggero e facile da consultare che, date le sue ridotte dimensioni, puo' anche essere portato in tasca dal cicloamatore, curioso di esplorare questo territorio in tutti i suoi aspetti. Nelle sue 87 pagine sono contenuti, dopo una ricca introduzione che descrive il territorio, l'ospitalita', il traffico, indicazioni su trasporto pubblico, clima, una cartina generale dei percorsi, 14 itinerari. Per ogni itinerario e' segnalata lunghezza, pendenze, quale tipo di bicicletta si puo' usare (corsa, turismo, mountain bike) caratteristiche della strada, durata media, periodo dell'anno consigliato, presenza di fontanelle pubbliche per dissetarsi, situazione del traffico nelle strade 'asfaltate'. Ognuno di questi itinerari, piu' o meno difficili da percorrere in bicicletta, permette di vedere aspetti diversi del territorio della Montagna Fiorentina apprezzandone le bellezze naturali e paesaggistiche dalle campagne caratterizzate da viti e olivi, fino alla Foresta di Sant'Antonio, la Riserva bio-genetica di Vallombrosa, i valichi montani, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e storico artistiche con chiese, pievi, ville, fattorie e castelli. Questa guida rientra in un progetto unitario dell'ente montano di promozione turistica ed enogastronomica, del territorio. Sono sempre piu' infatti i turisti italiani e stranieri che scelgono un territorio per svolgere uno sport amatoriale e tra queste il cicloturismo e' sicuramente una delle piu' amate e praticate ed in costante aumento. La Montagna Fiorentina ha voluto anche in questo caso, come per altre guide, dare un respiro internazionale alla pubblicazione, offrendo infatti anche la versione in inglese e tedesco. Insomma l'idea e' quella di attirare il turismo legato alla bicicletta, per poi far vedere le proprie bellezze e prendere per la gola questi singolari atleti che dopo una bella pedalata vorranno anche pernottare in queste terre e rifocillarsi con i meravigliosi prodotti tipici che essa offre.
Fabrizio Del Bimbo

Un "giallo" fiorentino: il "Segreto di Raffaello"

Nell'autunno 1898 un duplice delitto getta scompiglio e terrore nel paese di Querciaio, vicino a Firenze. Chi ha ucciso così barbaramente due donne? Le indagini fervono, ma solo l'intervento della giovane Esterrina farà sciogliere l'enigma, legato apassioni umane e pure ....ad uncelebre dipinto di raffaello. Una società rurale oramai scomparsa si manifesta nei vivaci dialoghi in vernacolo, fedelmente riportati da Lucia Bruni, autrice del romanzo intitolato "Il segreto di Raffaello", uscito da poco per i titpi della Dario Flaccovio (collana gialloteca). Il testo era già stato pubblicato qualche tempo fa da Regione Toscana con un altro titolo, ma oggi è disponibile in libreria. L'autrice, storiuca dell'arte e giornalista, ha al suo attivo vari romanzi e racconti, tra cui "Mia nonna, Elena di Bombe" (Polistampa 1993) ed ha conseguito molti premi e riconoscimenti per la sua attività nel campo della narrativa.
Una lettura intrigante da non perdere.
Nicoletta Curradi

domenica 27 aprile 2008

Ad Ascoli Piceno una mostra di Osvaldo Licini

Per i nostri lettori che visitano la Toscana, ma che hanno anche il tempo di spostarsi ...un po' piu' in là, ecco una proposta molto interessante:
Sotto l'Alto Patronato dela Presidente della Repubblica, in occasione del cinquantenario della morte e dell'assegnazione a Osvaldo Licini del Gran Premio della Pittura alla Biennale di Venezia, la Regione Marche, Provincia e Comune di Ascoli Piceno con il Comune di Monte Vidon Corrado, nell’ambito del Festival Saggi Paesaggi, hanno realizzato una serie di eventi collegati con due mostre che resteranno allestite fino al prossimo 4 novembre.
Al Polo Culturale Sant'Agostino di Ascoli Piceno, l’antologica intitolata: "Osvaldo Licini dalle Marche all'Europa" che, con oltre centoventi opere, in molti casi mai viste, mette un punto fermo sulla produzione pittorica del maestro riunendo, a quelle presenti nella Galleria Licini, circa sessanta dipinti provenienti da numerosi musei anche stranieri, come il Centre Georges Pompidou, e da collezioni pubbliche e private.I curatori Stefano Papetti, Elena Pontiggia, Daniela Simoni ed Enrica Torelli Landini, da anni dedicano i loro studi all’Artista e hanno operato la selezione in base alle diverse fasi di produzione, per regalarci un percorso che, grazie al comitato scientifico, fra cui Luigi Dania, studioso, amico e confidente di Osvaldo, permette di scoprire Licini nella sua interezza espressiva.Un Grande, per aver cercato l’anima della pittura, viaggiando e studiando prima a Bologna (frequenta l’Accademia di Belle Arti e conosce Giorgio Morandi) e dopo a Parigi (dove vivevano la madre modista e la sorella ballerina dell’Opera, in anni di fervore culturale, quando nei cafés si incontrano Picasso, Cocteau, Modigliani), Licini è artefice di una personalissima ricerca solitaria e appartata con soluzioni figurative e spaziali inconsuete.Proprio quell'anima inquieta, nel 1926, lo riporta nella natia Monte Vidon Corrado e, insieme alla moglie Nanny Hellström, sceglie di vivere proprio lì, avvolto della bellezza della natura, ma restando in costante scambio culturale con i centri europei di Parigi e Amsterdam. Formatosi in ambito figurativo, il costante riferimento alle sue radici, quando sarà affascinato dalle battaglie futuriste, condurrà Licini a una sensibilità astratta e, proprio per quell'arricchimento, a una figuratività potentemente lirica e purissima. L'astrattismo del Maestro è lontano dagli altri artisti italiani, perché la sua pittura diviene poesia per essere riuscito a liberarsi dall'ingabbiamento del razionalismo geometrico.Quella malinconia metafisica, incrociata con quella storica, lo conduce in area espressionistica e, l'unico artista a cui lo si può avvicinare è Paul Klee. Contemporaneamente, operando anche in campo letterario e poetico, si indirizza verso Baudelaire e Rimbaud, mediando con un linguaggio spesso gergale l’attitudine trasgressiva del nichilismo futurista verso la linea delle avanguardie più libere.Grande rilevanza ai disegni di Licini perché “il sismografo delle idee immediate” e quelli conservati preso il Centro Studi offrono diacronicamente un percorso in tutte e tre le fasi, quella figurativa degli anni Venti, quella geometrico-astratta degli anni Trenta e quella del figurativismo fantastico degli anni Quaranta e Cinquanta. Nel borgo natale "Osvaldo Licini da Monte Vidon Corrado: la stagione figurativa, i rapporti con il paesaggio" permette di approfondire il primo periodo artistico anche attraverso i temi affettivi e privati, basilari perché influenti sulla sua opera. Un’esposizione documentaria, fotografica e pittorica (23 oli e 63 disegni), incentrata sul paesaggio naturale e umano oltre alla casa del pittore, dove si conservano due affreschi, uniche Picture parietali di Licini, visitabile con guida, in cui troverete alcune ambientazioni ricostruite con fotografie e racconti d'epoca. Una casamuseo bisognosa di interventi di restauro (appello per i fondi necessari!!!) per ritrovare le tracce del suo lavoro e chissà, forse, risvolti inediti.Una grande opportunità per apprezzare un artista portatore di un linguaggio unico, certamente protagonista della pittura degli anni fra le due guerre, che Federico Zeri considerava fra i massimi pittori del Novecento portatore di un conflitto, comune ad altri intellettuali marchigiani, fra l’aspirazione a vivere da protagonisti il contesto europeo e il richiamo alle radici locali.Naturalismo cromaticamente vivace, fatto di paesaggi, ritratti, nature morte, nel quale andava già prendendo forma un mondo di immagini archetipe e fantastiche, le mostre permettono di constatare facilmente il passaggio all’astrattismo inizialmente geometrico, poi evoluto in direzione di un astrattismo lirico in cui anche la geometria acquista libertà fantastica e si risolve in una spazialità irreale. Le espressioni più alte nel dopoguerra, le immaginisimbolo della sua pittura complessa e tormentata, la genialità delle Amalasunte e gli Angeli Ribelli, indiscutibilmente fra le opere più originali dell’arte italiana del Novecento.

Fabrizio Del Bimbo

sabato 26 aprile 2008

The Art is in the Streets

Sabato 10 maggio il Mercato Centrale, ricco di colori e profumi, si mescolerà con i colori dei gioielli, le ceramiche, la luce delle foto, le forme delle sculture e le installazioni che giovani studenti provenienti da tutto il mondo hanno potuto creare frequentando i corsi della scuola “Bottega” Lorenzo de’ Medici.
L’arte sarà così nella strada dentro la strada. Alcune opere saranno visibili anche nelle due librerie Feltrinelli mescolate insieme ai libri. “Il linguaggio dell’arte in tutte le sue forme ed espressioni, può rendere possibile l’integrazione tra popoli e culture diverse che convivono nel quartiere di San Lorenzo” dichiara convinto Fabrizio Guarducci presidente dell’Istituto Lorenzo de Medici che per il secondo anno ha organizzato in collaborazione con Comune di Firenze, Quartiere 1, Dipartimento Spettacolo e Provincia di Firenze la mostra concorso The Art is in The Streets.
Una giuria di addetti ai lavori infatti premierà le opere più significative nella bella chiesa restaurata di San Jacopo in campo Corbolini.
In parallelo verrà organizzata una gara culinaria tra una decina di ristoranti del quartiere e, a sera, tra piazza Madonna e i balconi magicamente illuminati del palazzo degli Aldobrandini si svolgerà una sfilata con vestiti creati dagli studenti dei corsi di moda della scuola. La sfilata sarà simbolicamente dedicata all’aiuto reciproco e alla difesa dei più deboli , i “randagi” tema e missione questi, da sempre cari allo spirito dell’Istituto.


Fabrizio Del Bimbo

Il Trentino ospite alla Mostra dell'Artigianato

Originale e diversa dal solito, quest'anno, l'inaugurazione di ART, la Mostra dell'Artigianato di Firenze, giunta alla sua 72° edizione. Dopo un breve giro tra gli stands, sempre ricchi di colori e di fantasia, il gruppo di autorità e stampa si è diretto allo stand della Regione Trentino Alto Adige, dove si è tenuta una breve conferenza stampa di presentazione dei Grandi eventi in Trentino. Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, ha fatto gli onori di casa, parlando di come la storia della nostra regione nasca dalle botteghe artigiane e d'arte (orafi, argentieri etc.). Ha poi lasciato il testimone all'Assessore alle Attività Produttive Ambrogio Brenna, che ha ribadito il fatto che il 93% della produzione toscana è manifatturiero. Ilos Parisi, Presidente del Comitato Organizzatore di Artingegna 2008, ha presentato questa importante manifestazione che si terrà a Rovereto dal 4 al 7 settembre 2008. Guido Malossini ha parlato delle Feste Vigiliane, mantre altre date da non mancare saranno a maggio il Festival dell'Economia, da giugno fino ad agosto i Suoni delle Dolomiti e Manifesta dal 19 luglio al 2 novembre. Il Gruppo Tradizionale Folkloristico di Caldonazzo ha intrattenuto gli ospiti con balli e canti, mentre antichi mestieri trentini rivivevano nel lavoro di abilissimi artigiani all'opera nello stand.
La Mostra dell'Artigianato è aperta fino al 4 maggio prossimo alla Fortezza da Basso di Firenze.
Nicoletta Curradi

giovedì 24 aprile 2008

Onofrio Pepe espone a Firenze al Rettorato

Dal 29 aprile è aperta a Firenze presso il rettorato dell'Università la mostra dello scultore Onofrio Pepe “Athena in Athenaeum”. Onofrio Pepe è nato a Nocera Inferiore (SA) nel 1945. Da molti anni vive e opera a Firenze. Ha realizzato importanti mostre personali in Italia e all’estero e le sue sculture monumentali sono collocate in prestigiosi spazi pubblici. Nel 1998 la Regione Toscana gli ha commissionato il Pegaso d’Oro assegnato a Jerzy Grotowski. Nel 2000 il Comune di Firenze ha promosso a Palazzo Vivarelli Colonna una mostra di sue sculture, intitolata Il volo di Icaro. Nell’opera di Pepe convivono passato e presente, storia rinascimentale e ricerca contemporanea, mito della classicità e forme nuove di sperimentazione. L’apertura al pubblico è prevista da martedì 29 aprile ore 9 alle 18, fino al 4 luglio 2008.
Nicoletta Curradi

Boboli si riempie di profumi

Dall' 8 all' 11 Maggio 2008 si svolge a Firenze nel Giardino di Boboli, nell'Orto della Botanica inferiore la seconda edizione de "I profumi di Boboli", mostra-mercato della profumeria. L'evento rappresenta un sogno nel cassetto che la Soprintendenza speciale per il polo museale fiorentino, con la collaborazione dell’Associazione Per Boboli e di Petra Soluzioni per Eventi, è riuscita a realizzare. Patrocinata dal Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Regione Toscana e l’APT, quest’anno l’evento espositivo si consolida e si arricchisce. E’ la seconda volta nella storia del Reale Giardino di Boboli che vengono aperte le porte dell’ Orto della Botanica Inferiore ospitando al suo interno solo ventiquattro selezionati , esclusivi, espositori rappresentanti del magico mondo legato ai profumi, alle essenze, agli aromi, ai balsami e a ciò da cui traggono origine e significato i fiori, le piante, i frutti, le spezie.
Un viaggio piacevole ed originale alla scoperta di percezioni sensoriali dimenticate, e talvolta sconosciute, frutto di antiche ricette tramandate grazie ai maestri artigiani . In mostra profumi, saponi, candele, profuma ambienti, olii essenziali, cosmetici, estratti da erbe aromatiche, cibi e bevande, accessori e complementi che dall’universo olfattivo e sensoriale traggono piacere e benessere . Non una vera e propria fiera, quindi, ma una vetrina di prodotti selezionati in vendita che nell’immagine riflessa del Giardino di Boboli ritrovano il loro ambiente naturale e vengono offerti al visitatore perché ne possa fruire. Gli spazi che ospitano la mostra sono volutamente lasciati nella configurazione originaria proprio per conservare e trasmettere ai visitatori lo spirito del luogo, senza alcun intervento di manipolazione che ne modificherebbe l’atmosfera.
Tra le novità di questa seconda edizione: l’evento non resta circoscritto all’interno del Giardino di Boboli, spazio verde amato da tutti gli abitanti della città di Firenze e dai suoi innumerevoli Ospiti, ma abbraccia tutto l’Oltrarno che da sempre riconosce in Boboli il suo giardino.
Il progetto Bottega e Giardino nasce con lo scopo di realizzare un itinerario che dal Giardino di Boboli si snoda attraverso le strade e i vicoli del quartiere circostante. Botteghe e personaggi che dall’atmosfera del Giardino traggono ispirazione per la creazione di manufatti in grado di rappresentare e trasmettere concordanze e assonanze tra il mondo naturale e quello manifatturiero: uno scambio di esperienze sensoriali in cui l’olfatto cede il posto al tatto e alla vista, e viceversa. Il programma dell’evento si articola in tre giorni e mezzo (dal pomeriggio di giovedì 8 maggio 2008 a domenica 11 maggio 2008).
Orario: giovedì 8 maggio dalle 15,30 alle 18,30 (con ultimo ingresso 17,30), dalle 9,00 alle 18,30 (con ultimo ingresso 17,30) i giorni successivi.
Nicoletta Curradi

Il "viaggio in viaggio" di Angela Occhipinti

Organizzata dal Comune di Firenze, si apre il 6 maggio prossimo la mostra "Viaggio nel viaggio", personale di Angela Occhipinti presso la Sala d'Arme di Palazzo Vecchio di Firenze. L'esposizione è curata da Marco Meneguzzo.
La ricerca sul tema dei valori dell'esistenza e della conoscenza è il filo conduttore di tutta l'attività dell'artista: le 30 opere presentate, tra dipinti, sculture, installazioni ed incisioni, sono il risultato di una serie di percorsi fisici e mentali che la Occhipinti ha compiuto in Sud America negli ultimi 3 anni. Dalla Patagonia alla Terra del Fuoco, dalla cordigliera delle Ande al deserto di Atacama, fino ai confini con la Bolivia e all'isola di Pasqua, il "viaggio nel viaggio" si è compiuto alla ricerca di memorie arcaiche e di conseguenza della propria memoria. Il repertorio di immagini, di sensazioni, di simboli, visti per la prima volta grazie allo "straniamento", al distacco dal consueto dato del viaggio, è diventato memoria collettiva e individuale allo stesso tempo. In quel sistema di immagini l'artista ha trovato il suo tesoro di segni, simboli e significati praticamente inesauribile, perché infinite sono le combinazioni possibili di segni per altro finiti. La Occhipinti attinge ai simboli del cerchio, del quadrato, del triangolo, della spirale e del labirinto si cui si innestano i colori, ricchi di significati da sempre.
Dal 6 maggio all'11 giugno 2008
Orari: mar-dom 10-13; 15-19 ingresso libero

Nicoletta Curradi

Un premio letterario per salvare vite umane

La Fondazione Elisabetta e Mariachiara Casini, dopo il successo del 2007 con il Premio letterario nazionale, riprende il suo cammino nell' intento di salvare vite umane sulla strada: ogni venti secondi della nostra esistenza muore un essere umano sull astrada, come afferma l'OMS e si tratta della prima causa di morte nel mondo fino al 30° anno di vita. Sul sito www.stradamare.it si può consultare il nuovo progetto per il 2008 e scaricare il bando di concorso. Chi vuole contribuire con poesie, lettere, racconti, fiabe, testi teatrali, artiocli giornalistici, giovani e meno giovani, a dar vita al concorso, un neologismo, da interpretare con creatività e fantasia, STRADAMARE. La Presidente della Fondazione, Doretta Boretti, madre di Elisabetta e Mariachiara, invita a partecipare numerosi con il frutto di pensieri a questo significativo progetto culturale.
Info: www.stradamare.it
Nicoletta Curradi

mercoledì 23 aprile 2008

Da Coveri espone Marc Ferrero

Marc Ferrero, nato nel 1963, espone dal 24 aprile al 31 maggio 2008 alla Galleria del Palazzo Coveri a Firenze.
Autodidatta ha un lunga esperienza nel disegno in bianco e nero (carboncino, pastello tempera poi acrilico) prima di associarlo al colore. Influenze i fumetti, Walt Disney, la musica jazz, soul funk, il cinema como Scarface, Il padrino, Bullit e le storie dei films dei ‘50’come C’era una volta l’America ecc.Vince il Premio Oliver Strelli per il cannovaccio di “art in the city”.In Eze Village fra Nizza e Monaco nasce lo Studio dove sperimenta nuove tecnologie la cui priorità è il confronto e l’affermazione delle sue nuove idee.
A New York nasce La Comitiva, ispirata dal termine italiano in cui un gruppo di persone divide gli stessi ideali e valori di amicizia. “Between New York e Monaco” “ Lisa. L’aventura, una donna francese in carriera molto fatale” “Darker, un tenebroroso amico italiano”-“Duke, un gentleman tanto inglesi”“ Enigma da risolvere, suspense un incontro esplosivo fra due mondi, forti messaggio. Chiavi di valori. Pubblica a suo spese il suo primo volume , distribuito in Francia in tutte le FNLC e in Usa e Gb da Diamond Comics. Le 350 tavole che lo costituivano furono tutte vendute.

Numerose le esposizioni dell'artista:

1994 Esposizione di Disegni. Brussels Premio Oliver Strelli 1996 Prima personale in Francia

1999 Collettiva .Contemporary Art’s Show. New York City

2005 Gennaio. Personale. Galleria Love Ketchup. Londra

Marzo. Partecipazione allo show “ Affordable Art Fair”. Londra.

2006. Gennaio. Personale. Galleria del Palazzo. Firenze

Marzo. Personale. Galleria World Artists. Roma

Ottobre. Personale. Galleria Artwist. Paris.

2007. Marzo Personale Galleria Artemisia. Monaco di Baviera

2008 Marzo. Personale. Galleria World Artis Milano.

Collezionisti: 1013 in USA, 35 in Canada, 140 in GB, 149 in Italia, 28 in Irlanda, 19 in Olanda, 12 in Norvegia, 32 in Asia e 12 in Australia

Nicoletta Curradi

Campagna sulla sicurezza stradale

Sulle strade, il maggior numero di conducenti morti e feriti si ha nella fascia che va dai 18 ai 29 anni (28% morti, 48% feriti). I giovani, infatti, ricercano la competizione; guidano nelle ore notturne; sono soggetti a errori percettivi; hanno minore esperienza di guida. Si stima che il 30-50% degli incidenti stradali gravi sia dovuto all’abuso di alcol. L’assessore alla Mobilità Maria Cristina Giglioli e l’assessore alla Pubblica istruzione Elisa Simoni, con il dirigente della direzione Trasporti Filippo Bonaccorsi, hanno illustrato alla stampa la campagna di informazione per i giovani ‘Tutta la vita davanti’. Verrà stampata una brochure, in 14 mila copie, e distribuita agli studenti delle classi quarte e quinti degli istituti superiori della Provincia. Gli assessori Giglioli e Simoni andranno in alcune scuole della provincia nei mesi di aprile e maggio per illustrare la campagna. Per ora sono state fissate queste date: mercoledì 23 aprile Enriques Castelfiorentino; 28 aprile, Machiavelli Firenze e Calamandrei Firenze, 30 aprile Balducci Pontassieve. Agli studenti viene proposto un momento di riflessione attraverso il dialogo, nonché la consegna della brochure con consigli e indicazioni sulla guida ed un etilotest monouso, affinché siano responsabili quando si trovano sulla strada.
DEL BIMBO FABRIZIO

Gocce d'Abruzzo nel bicchiere

Quaranta produttori per ottanta etichette di tesori enologici dell'Abruzzo animerano "NOte di piacere", la campagna di comunicazione, che si svolge in varie città italiane, voluta e promossa dall'Assessorato all'Agricoltura della regione e dall'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo. Due le tappe fondamentali questa settimana, Torino e FIrenze, due "capitali" del vino. Gli appassionati fiorentini del nettare di Bacco potrano degustare i prodotti dell'Abruzzo il 26 aprile dalle ore 15 alle ore 21 nella Sala Affreschi dell'hotel Westin Excelsior di Piazza Ognissanti. Sarà un vero banco di prova, si potrà conoscere una delle più importanti realtà vitivinicole italiane, con alle spalle una storia testimoniata da Ovidio, Polibio e Plinio il Vecchio ed un presente che vede l'Abruzzo tra le prime 5 del nostro Paese con oltre un milione di ettolitri di vino Doc (8%). Il Montepulciano d'Abruzzo, la cui produzione è molto cresciuta negli ultimi anni, è divenuto da 2 anni il leader assoluto nelle vendite con ben 13 milioni di bottiglie con un rapporto qualità/prezzo che è uno dei fiori all'occhiello della produzione enologica abruzzese. Anche il mercato etsero è in creacita, ma la campagna "Note di piacere", ideata e curata da Ideamorphosy, agenzia di comunicazione, è soprattutto rivolta all'Italia. Controguerra Doc e Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg sono altre due perle dell'offerta vinicola abruzzese, la cui varietà spazia dal rosso al bianco al rosato in una sinfonia di colori, profumi e sapori unici.
Info: www.vinidabruzzodoc.it N° verde 800/033714
Nicoletta Curradi

martedì 22 aprile 2008

Palazzo Strozzi cerca "amici"

Palazzo Strozzi si conferma ancora una volta luogo di incontro e confronto per i cittadini, perciò non vuole proporre solo grandi mostre, ma la creazione di un vero e proprio centro di aggregazione culturale nel cuore di Firenze, aperto tutto l’anno.
Con il progetto “Diventa Amico di Palazzo Strozzi”, la Fondazione mira ad attrarre un pubblico di età, nazionalità ed interessi differenti, per rendere il Palazzo una meta stimolante, dinamica e di respiro internazionale. I membri che aderiranno al progetto non saranno solamente coinvolti in una vasta gamma di attività, garantendo così la continuazione di quella tradizione di eccellenza caratteristica del Palazzo, ma svolgeranno un ruolo fondamentale nel continuare a mantenere vivo l’interesse artistico di giovani, studenti e adulti. Perché a Palazzo Strozzi, il visitatore viene prima di tutto.
Uno degli obiettivi fondamentali, del progetto, ha dichiarato il Direttore Generale della Fondazione, James Bradburne, è di restituire il Palazzo alla città e ai fiorentini. Diventando Amici e Sostenitori, i cittadini potranno contribuire a trasformare Palazzo Strozzi in un luogo di vitale importanza per la vita della città”.
Grazie a didascalie pensate per i bambini, a esperienze interattive, a laboratori didattici e a pubblicazioni speciali, anche i più piccoli della famiglia potranno partecipare attivamente alle mostre.
Tanti sono i modi per diventare Amici di Palazzo Strozzi. A seconda della somma che si vuole donare, si può diventare Amici o Sostenitori. L’associazione è valida per un anno a partire dalla data di adesione, e può essere anche un’originale idea regalo.
Info: tel. 055/2776461 info@fondazionepalazzostrozzi.it
Fabrizio Del Bimbo

Galeotta fu la cena... a Volterra

Antica e suggestiva la cornice, la Fortezza Medicea di Volterra (PI), simpatici e gioviali i cuochi e i camerieri, squisite e inovative le pietanze, allegri e spensierati i convitati: sono questi gli "ingredienti" per una cena ideale. E così è stata davvero la prima "cena galeotta" del 2008. Eh, sì, proprio tra le spesse e poderose mura della casa circondariale della città dell'alabastro, una trentina di carcerati vestono da aprile a dicembre, una volta al mese, gli insoliti panni di chef, maitre e cameriere per scelti parterres di ospiti ( alla prima cena era presente il vescovo della città e sono previsti 100 posti per ogni evento) fino alla fine dell'anno, per prepararsi ad una nuova vita fuori dal carcere. La'ffiatato gruppo di "ristoratori" è coadiuvato nel compito da chefs di altissimo livello: la sera del 18 aprile è stata la volta di Marco Stabile, che dirige il ristorante "Ora d'aria" (nome sintomatico!) di Firenze. François, parigino di colore, simpaticissimo e loquace, ha al suo attivo una laurea alla Sorbona ed un master, ma ormai è proiettato verso una carriera tra i fornelli o come sommelier (è bravissimo a servire il prosecco!). IL passato è alle spalle di ognuno di questi giovani, non si parla degli "errori" commessi, ma solo degli "exploits" gastronomici, dei permessi di uscita per lavorare nelle pizzerie di Volterra, del futuro al di là delle sbarre, reso possibile da una stretta collaborazione tra il Ministero di Giustizia, la Slow Food e l'Unicoop, che ha retribuito i ragazzi ed ha fornito le materie prime. Luigi di Napoli, anche lui gioviale e desideroso di comunicare con persone esterne al carcere, tiene a dire a tutti quanto sia fondamentale per i carcerati un contatto con il mondo esterno (per esempio, anche attraverso attività di teatro), per poter nutrire una speranza e costruire qualcosa di positivo nel futuro. Splendida la sede scelta per il banchetto, un'antica cappella, mentre moderna e pratica è la cucina in cui hanno cucinato i "cuochi" in erba. Un'esperienza che gratifica tutti, i detenuti, il personale del carcere, gli invitati e ---"il cuore si scioglie", campagna internazionale che da anni vede impegnati l' Unicoop e il mondo deil volontariato in progetti di solidarietà sparsi in tutto il mondo.
Fabrizio Del Bimbo

Visioni del Paradiso a S.Jacopo in Campo Corbolini

La scuola Lorenzo de’ Medici presenta dal 21 aprile , presso la Chiesa San Jacopo in campo Corbolini, la mostra di Leonard Lehrer “Dodici Visioni del Paradiso”. Saranno esposte nei giorni 21-24 e 28 aprile alcune nuove stampe digitali del famoso artista americano , i cui temi sono quelli del giardino, indagato da un punto di vista letterale e metaforico, la cultura occidentale e l’Arte mediorientale. Unione di struttura e design; elementi decorativi, porzioni di giardini, segmenti di edifici sono tutti assemblati e integrati fra loro. La mostra intende solidificare i rapporti con la comunità locale, riaprendo, ancora una volta, le porte della Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini e, allo stesso tempo, integrando i lavori artistici contemporanei nel contesto di un antico edificio storico, recentemente restaurato; una delle chiese più antiche di Firenze e ancora oggi sconosciuta a molti. Dodici Visioni del Paradiso è coordinata dagli studenti del corso Exhibition Managment della Scuola Lorenzo de’Medici , sotto la supervisione della loro insegnante Elisabetta Morici Per maggiori informazioni:Scuola Lorenzo de’Medici Via Faenza 43 Firenze Tel: 055 287360 www.lorenzodemedici.it

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 21 aprile 2008

I derevo in prima nazionale al Jack and Joe

Prima italiana della nuova produzione dei russi Derevo.
Diagnose è il nuovissimo spettacolo che Anton Adasiskij, ideatore della compagnia, mette in scena insieme alla formazione originale composta da Anton Adasinskij, Elena Yarovaya e Tania Khabarova, e con la partecipazione straordinaria di Adriano Miliani.
La Compagnia DEREVO, in russo letteralmente ‘albero’, nasce a San Pietroburgo nel 1988 (allora Leningrado). Da subito rivela le originali capacità espressive, vicine per stile alla danza Butoh e alla Commedia dell’Arte, ma capace di dar vita ad una magica storia di teatro che continua con successo a distanza di molto tempo.
Così, dopo il debutto a San Pietroburgo, DIAGNOSE arriva al Jack and Joe Theatre, il piccolo teatro off di Cerbaia (FI)
Lo spettacolo prende spunto dagli ultimi due anni della vita di Anton Adasinskij.
I fatti che sono accaduti all’artista russo nell’arco di quel tempo, l’hanno portato ad una profonda riflessione ed il percorso di dolore attraversato lo ha molto cambiato, ovviamente anche i temi del suo lavoro sono diversi.
Se si pensa ai Derevo come artisti che trattano ed usano il corpo ed il suo linguaggio, qui la cosa è diversa, gli argomenti di studio sono l’Universo, lo Spazio, i Pianeti e ed in principio la ricerca del proprio Dio. Resta comunque evidente la cifra stilistica degli artisti russi, la leggerezza dei movimenti, le coreografie teatrali, l’utilizzo delle luci e delle macchinerie, mista a fili di umorismo, che rendono la scena un’attrazione assoluta.
Dice Anton “ Guarda dentro di te, Dio è là, non servono libri e scuole, tutto è dentro di te, questo Dio è l’unico che possa aiutarti”, continua Anton, “e tutti lo possediamo”
Nicoletta Curradi

A Castiglioncello un viaggio artistico tra '800 e '900

Appuntamento fisso dell'estate, arriva puntuale il 20 luglio una mostra al Castelo Pasquini di Castiglioncello (LI) che indaga gli ampi stimoli culturali che si intrecciano tra la cittadina marittima e la vita intellettuale italiana e internazionale dell'epoca compresa tra fine Ottocento e Novecento, L'evento espositivo 2008, curato come sempre da Francesca Dini con la collaborzione del Centro per l'Arte Diego Martelli e la Galleria d'Arte moderna di Firenze, s'intitola "Da Fattori a Corcos a Ghiglia. Viaggio pittorico a Castiglioncello tra '800 e '900" ed intende restituire il dialogo secolare stretto tra Castiglioncello e la pittura, attraverso 60 opere scelte di vari pittori Macchiaioli. La prima delle 4 sezioni tratta dell'origine dell'identità culturale del territorio di Castiglioncello, colonizzato da Diego Martelli a partire dal 1860. Le opere sono di Telemaco Signorini, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca, Giovanni Fattori e altri. Gabbro, Crespina, Fauglia e la Cinquantina sono i luoghi evocati nella seconda sezione, con opere di Silvestro Lega, Adolfo e Angiolo Tommasi, Francesco Gioli e Niccolò Cannicci. Le pitture di Vittorio Corcos e MIchele Gordigiani sono al centro della terza parte della mostra, con suggestioni fin-de-siècle sul profilo della costa ed un ritorno ad una saldezza formale e disegnativa. L'ultima sala ospita i capolavori pittorici di Oscar Ghiglia e Mario Puccini, insieme alle sculture di Medardo Rosso, provenienti dalla collezione di Romolo MOnti.
Dal 20.07 al 02.11.2008
Orario: fino al 07.09 16-24 chiuso lunedì
fino al 02.11 09-19 chiuso lunedì
Ingresso: Euro 6,00 Ridotto Euro 4,00
Info: tel. 0586/724297 www.comune.rosignano.livorno.it

Nicoletta Curradi

Un "Maggio"2008 dedicato alle donne

Charlotte Rampling, Peter Greenaway e Zubin Mehta inaugurano il 71° Maggio Musicale Fiorentino con un concerto-evento multimediale contro tutte le guerre: dal 26 aprile prossimo inizia il Festival dedicato a "Donne Contro". In cartellone la Carmen con Saura, la Fedra di Henze, Lady Macbeth di Sostakovic, Ozawa, Chailly, Conlon, Erodiàs di Testori, la Melato con Il dolore della Duras. Tra gli anniversari da celebrare il quarantennale dal debutto a Firenze di Riccardo Muti, l'80° anniversario dalla fondazione dell'Orchestra del Maggio. Il Tokyo Ballet celebra Béjart, poi la prima italiana per la Bella dormiente di MOntero, Maggio Off con Diamanda Galàs, e poi mostre, un convegno, cinema, libri per il Festival più antico e più nuovo d'Italia.
Charlotte Rampling, indimenticabile interprete del Portiere di Notte, debutta al Maggio come voce recitante di Un sopravvissuto di Varsavia, drammatica composizione su tetso inglese scritta da Arnold Schoenberg nel 1947 durante l'esilio negli Stati UNiti: nell'opera si rievoca lo sterminio nazista del ghetto di Varsavia ed è la prima volta che la voce del narratore è femminile.
Per informazioni sul programma del Maggio:
tel. 055/2779350
www.maggiofiorentino.com

Nicoletta Curradi

Preziosi alabastri a Volterra

La pietra trasparente di Volterra, con il suo sottile fascino, è la protagonista della mostra “ALABASTRI A VOLTERRA. SCULTURA DI LUCE 1780 - 1930”, che vedrà esposte per la prima volta insieme oltre centotrenta opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.
Allestita a Volterra, dal 24 aprile al 3 novembre 2008 nelle sale di Palazzo dei Priori, il più antico palazzo comunale della Toscana (1208-1257), la manifestazione presenta estrosi oggetti d’uso, come lampade e casse per radio, e preziose sculture per la maggior parte inedite: raffinate testimonianze di quasi due secoli di storia dell’arte. ra le curiosità della mostra, spiccano le ricostruzioni di una tipica bottega di alabastraio e quella di un anello della Torre di Pisa, realizzato in alabastro in scala 1:25.
La mostra propone pezzi unici di grande pregio, che raccontano la grande storia dell’artigianato dell’alabastro a Volterra: una storia caratterizzata dall’amorosa cura con cui artigiani e artisti hanno trattato questo prezioso materiale.
“L’alabastro è una pietra che si lascia penetrare dallo sguardo, come se avesse dentro una luce nascosta. - spiegano gli organizzatori - Una pietra che già nel V e IV secolo a.C. eccitò la sensibilità artistica degli Etruschi, che le affidarono la storia della loro esistenza, dei loro miti, dei loro congedi funebri”.
Con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Pisa, la mostra propone un allestimento di grande impatto visivo, che scandisce un percorso cronologico mostrando, con immagini e suoni, anche la ricostruzione di quella che un tempo fu la strada degli alabastrai volterrani: via Porta all’Arco.
La rassegna pone inoltre l’accento sui grandi “viaggiatori”: imprenditori volterrani che tra la fine del Settecento e il Novecento percorsero le vie del commercio internazionale, portando in Europa, Asia e nelle due Americhe il gusto e la sensibilità artistica di Volterra.
Tra le loro imprese più importanti, da ricordare l’ingente ordinazione commissionata dall’imperatore del Messico Massimiliano d’Asburgo alla ditta Tangassi, per arredare con oggetti in alabastro la nuova residenza imperiale.

“ALABASTRI A VOLTERRA. SCULTURA DI LUCE 1780 - 1930”
Orario: dalle ore 10.30 alle 18.30 tutti i giorni
In occasione delle Notti Bianche, il 12 luglio e il 9 agosto, apertura fino alle ore 2 del mattino.
Ingresso: biglietto intero: € 5; ridotti: € 3; scuole: € 2; famiglia (2 adulti e 2 bambini sopra i quattro anni): € 12, soci Coop: € 3.
Con il biglietto della mostra sarà possibile anche visitare l’Ecomuseo dell’Alabastro adiacente alla Pinacoteca Civica di Volterra (via Sarti, 1).
Il Comitato Scientifico della rassegna è composto da Roberto Ciardi, Ilario Luperini e Luciano Nesi.
La mostra è promossa da Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e Consorzio Turistico Volterra Valdicecina Valdera, con il contributo di Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A. e Solvay Italia. Sponsor tecnico: Assicurazioni Generali S.p.A..

Nicoletta Curradi

Finale del torneo Volkwagen Junior Master a Coverciano

La U.S. Stezzanese Vince la finale nazionale del Volkswagen Junior Masters 2008 E “VOLA” IN EUROPA
Al Centro Tecnico Federale di Coverciano è disputata la finale tricolore di uno dei più grandi tornei di calcio giovanile, che ha visto coinvolte 49 Concessionarie, 158 squadre e circa 3.000 ragazzi.
Le 12 squadre finaliste, ognuna abbinata ad un Concessionario della zona di riferimento, sono giunte nel tempio del calcio italiano nella prima mattinata per disputare l’attesissima finale del Torneo Volkswagen Junior Masters ormai giunto, con grande successo, alla terza edizione.
Ad integrazione del torneo sportivo i ragazzi sono stati coinvolti con un concorso di idee dal titolo “Una marcia in +”, promosso da Volkswagen con l’obiettivo di indirizzare i giovani a riconoscere e comprendere i valori positivi e sani del calcio giovanile.
Dopo le partite di qualificazione sono state elette le 4 semifinaliste: Garcia Moreno (abbinata al Concessionario Autovega di Vicenza), U.S. Stezzanese (abbinata al Concessionario Bonaldi di Bergamo), Viterbese Calcio (abbinata al Concessionario Ferrazzani di Viterbo), Giunone Calcio (abbinata al Concessionario Meridiano di Agrigento).
Una finale ricca di forti emozioni, quella tra U.S. Stezzanese e Viterbese Calcio , che ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico di Volkswagen Junior Masters, il torneo di calcio a 11, per ragazzi dagli 11 ai 13 anni, organizzato dalla Casa Automobilistica tedesca in collaborazione con il CSI e Studio Ghiretti.
La squadra U.S. Stezzanese che aveva chiuso il girone B in parità di punti con la squadra Garcia Moreno, ha sin dall’inizio mostrato una buona qualità di gioco e nella semifinale ha battuto proprio la squadra Garcia Moreno per 4 a 2 ai calci di rigore.
La finale per il 3° e 4° posto è stata disputata, invece, tra Giunone Calcio e Garcia Moreno: entrambe la squadre arrivate stanche a questa finale hanno comunque sempre mostrato buon gioco e voglia di giocare. Il terzo posto è stato conquistato dalla squadra Giunone Calcio di Agrigento che ha vinto ai calci di rigore per 4 a 2.
Partita molto equilibrata la finale tra U.S. Stezzanese e Viterbese Calcio che hanno mostrato un gioco intelligente e tattico. La squadra di Bergamo, abbinata al Concessionario Bonaldi ha vinto così per 1 a 0, diventando la prima classificata dell’edizione 2008 del torneo.
Al termine della finale sono state premiate tutte le squadre partecipanti con la medaglia del torneo. Le prime tre classificate sono state premiate invece con la Coppa del Torneo. La terza e seconda classificata Giunone Calcio (Concessionario Meridiano) e Viterbese Calcio (Concessionario Ferrazzani) sono state premiate da da Wilhelm Maximilian Auersperg , Responsabile Marketing Volkswagen Italia ed Arianna Zovadelli, Communication Manager Volkswagen Italia. Wilhelm Maximilian Auersperg ha poi consegnato la Coppa tanto ambita alla vincitrice del torneo, la squadra U.S. Stezzanese (Concessionario Bonaldi).
I 5 vincitori del concorso di idee “Una marcia in +” sono stati, nell’ordine: Nicolò Arduino dell’ Oratorio 3 G, “Trascinateci dagli spalti con in tifo unito. Noi vi trasciniamo dal campo con un calcio più pulito”; Alberto Mazza della Polisportiva SGB, “Non importa se si gioca bene o si gioca male, vinci solo se sei un amico leale”; Fabio Benassi della APD POntevecchio, “Il calcio pulito piace anche al mio avversario”; Danilo Coletta della Polisportiva SGB, “Un'unica lingua, non conta il colore. passione sportiva ci lega nel cuore”; Marco Mei della Viterbese Calcio, “Il calcio è una festa dove partecipano tutti i tifosi sia ospiti che locali perché noi siamo tutti uguali”.
Infine Ester Wilhelm di Tirolo , ha consegnato il premio Tirolo "Fair Play”
alla squadra Polisportiva Stella abbinata al Concessionario Bastianelli.
DEL BIMBO FABRIZIO

venerdì 18 aprile 2008

Nasce 'Oltrarte'

Dall'idea di un gruppo di giovani artisti, fondatori dello studio 70 rosso,nasce *Oltrarte*, il primo progetto itinerante all'insegna della comunicazione e della socializzazione in ambito culturale. All'evento,patrocinato dal Quartiere 1 del Comune di Firenze, parteciperannoventicinque tra studi e gallerie composti da artisti e artigianiprovenienti dai diversi settori del mondo dell'arte (pittori, fotografi,architetti, grafici, scultori) che apriranno i battenti domenica 20 Aprilecon il fine di avvicinare visioni differenti d'intendere l'arte, e darel'occasione per una partecipazione attiva da parte della cittadinanza versoil mondo della comunicazione figurativa. L'evento avrà luogo lungo le stradedell'oltrarno fiorentino, una delle realtà più preziose della città, per itesori e la storia che custodisce segretamente, lungo un percorso che daBorgo S. Frediano interesserà le vie dei quartieri di Santo Spirito.L'intenzione secondo gli organizzatori è quella di trasformare la zona in unavetrina viva dove far conoscere alla cittadinanza ed ai visitatori quantodi meglio questa parte della città è in grado di offrire, di riavvicinarel'arte alla vita quotidiana e generare un movimento votato alla scoperta delle affinità tra persone che provengono da esperienze diverse al fine diandare oltre ad un messaggio, quello artistico, sempre più distaccato eautoreferenziale. La tappa finale del tour sarà il Giardino dei Nidiaci dove per tutto il pomeriggio saranno messi a disposizione di artisti e spettatori, i materiali per l'allestimento di un'opera collettiva con il coordinamento di un gruppo di ragazzidell'Accademia delle Belle Arti di Firenze. Tra gli ospiti della serata, chesi concluderà con un'aperitivo all'aperto, saranno presenti con la loromusica i gruppi: Cantu di rosa e spine, Ultima rata, Chris Wyatt Scott,Riccardo Mori, Carlo Gatteschi e i Fiori Musicali.
DEL BIMBO FABRIZIO

Le 12 squadre del VW Junior Masters sono pronte!

E' giunto al traguardo finale, dopo oltre 100 incontri disputati in tutta Italia, il Volkswagen Junior Masters 2008, uno dei piu' grandi tornei di calcio a 11, organizzato dalla Casa automobilistica tedesca in collaborazione con il CSI e Studio Ghiretti. Il 19 e 20 aprile il torneo vivrà l'emozione dell'assegnazione del titolo nazionale al Centro Federale di Coverciano. Le fasi locali si sono tenute dal 16 marzo al 13 aprile in varie sedi italiane. L'evento è stato annunciato in Palazzo Vecchio nei giorni scorsi. Per la finale tricolore VW offrirà alle 12 squadre finaliste la possibilità di coronare il sogno di giocare sul campo di Coverciano, dove di consueto si allenano i campioni della Nazionale azzurra. Al termine di ogni fase eliminatoria, per incoraggiare i valori di rispetto dell'avversario e la passione per una sana competizione, Tirolo Austriaco ha assegnato il premio "Fair Play" al team che secondo una apposita giuria ha dimostrato di saper vivere la gara nel rispetto di tutti i giocatori.

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 17 aprile 2008

Fabbrica Europa 2008 al via il 3 maggio

Un interscambio tra culture e arti diverse. Le novità del festival fiorentino spiegate dai direttori artistici
“Europa-Mediterraneo-Africa” è il progetto speciale di Fabbrica Europa, il festival che dal 3 al 24 maggio, dentro e fuori la Stazione Leopolda di Firenze, ripropone e amplia l’interazione fra le arti e il dialogo tra le varie culture. In questo ambito si inserisce la messa in scena di Les Negres, ideata dall’incontro tra il musicista senegalese Badara Seck e il coreografo Gustavo Frigerio. Il progetto vede all’opera un gruppo di artisti africani sulla base del testo del francese Jean Janet, interpretato in musica, danza e canto. Il tema “Europa-Mediterraneo-Africa” ritorna anche in Dialogue, l’iniziativa che ospita giovani coreografi europei, africani e del Mediterraneo, chiamati a collaborare tra loro. Risiederanno per una ventina di giorni a Cortona, dove ha sede la compagnia Sosta Palmizi, e infatti saranno guidati proprio da Giorgio Rossi, componente dell’associazione, e allestiranno spettacoli in zona.
«Su questo tema – spiega Maurizia Settembri, direttore artistico danza e multimedia del Festival – vorremmo sviluppare una rete di dialogo tra culture, creando però degli spazi locali, cioè facendo operare gli artisti nel loro paese, nel proprio contesto e non portandoli via, denaturalizzandoli». E riguardo al settore danza, Maurizia Settembri, molto soddisfatta di questa edizione per l’adesione di tutte le compagnie invitate, annuncia: «Lo spettacolo d’inaugurazione del Festival è senza dubbio il più importante e significativo nell’area dedicata alla danza. Il coreografo israeliano Itzik Galili, residente in Olanda, ha messo su la compagnia Galili Dance, considerata una delle più rappresentative sulla scena internazionale, e a Fabbrica Europa porta, in prima assoluta, cinque pièce riunite sotto il titolo di Mirage». Lo spettacolo fa parte di “Olandiamo?”, il festival dedicato alle arti olandesi, in programma da aprile a ottobre 2008, per festeggiare l’Istituto universitario olandese di Storia dell'arte di Firenze. Sempre in tema di Olanda, altro spettacolo degno di nota è Weiter (6 maggio), della giovane formazione olandese T.R.A.S.H. definita in tre aggettivi: caotica, coinvolgente ed esplosiva.
«La danza del Nord, che abbiamo sostenuto e messo in evidenza in questa edizione anche grazie ai contributi delle ambasciate, è rappresentata anche da Zero Visibility e Wee, due compagnie norvegesi – continua il direttore artistico Settembri –. Mentre il corpo della solista italiana, Antonella Bertoni, dialoga in scena con Try (20 maggio). Insomma, la nostra scelta si basa sui grandi interpreti della scena artistica internazionale, con la tendenza a prediligere i giovani coreografi, sostenitori di alti progetti, tutti professionisti».
«Valore, impegno e qualità sono fondamentali anche per il settore teatro» sostiene Roberto Bacci, direttore artistico di questa area del Festival, che evidenzia l’anteprima europea della storica compagnia del Living Theatre con The Brig e il lavoro, realizzato nel Grande sertao del Cariri nel 2006 dalla Casa Laboratorio per le Arti del Teatro, L’uomo provvisorio che ha partecipato con successo a rassegne internazionali in Brasile. Ma ancora più interessante, per Roberto Bacci, «è la produzione interna di quattro anteprime realizzate dopo una selezione nell’ambito di “4 cantieri teatrali per Fabbrica Europa”. Il lavoro è durato un anno e dai 150 progetti iniziali siamo arrivati a quattro». Insomma storia e innovazione si incontrano nell’area dedicata al Teatro: «Non bisogna mai perdere il contatto con i grandi maestri del XX secolo, guardarsi indietro è la prima regola, ma anche guardarsi intorno e scoprire, conoscere le nuove generazioni».
Iniziative rivolte ai giovani talenti si trovano anche nel settore musica, diretto da Lorenzo Pallini, in particolare il 16 e 17 maggio si disputa la fase finale di Roots&Routes, un progetto triennale che vedrà a Firenze i partecipanti delle dodici grandi città d’Europa, che insieme alla Commissione Europea hanno sostenuto l’iniziativa. I concerti inseriti nel programmi musicale spaziano dal rock all’elettronica, al jazz, folk, blues, noise, dj set e canzone d’autore, con il concerto dei norvegesi Supersilent, del fisarmonicista Pascal Contet, degli hip hop olandesi Pete Philly & Perquisite e di grandi jazzisti internazionali come Fabriek Dubbel Trio.
E per concludere con Maurizia Settembri: «In questo Festival c’è molta attenzione alle nuove tecnologie, dove in primis si posiziona il progetto Moving_movimento che presenterà performance in prima nazionale il 15 e 16 maggio».
Per il programma dettagliato e tutte le informazioni sul Festival: www.fabbricaeuropa.net
Nicoletta Curradi

Fattori a Livorno

Cent'anni fa mancava Giovanni Fattori e la sua città natale, Livorno, ha voluto ricordare il suo artista più famoso dedicandogli un'amplissima ed organica retrospettiva. Andrea Baboni, curatore della grande mostra, è riuscito a far convergere su Livorno non solo un numero veramente impressionante di opere ma anche quadri che, pur essendo molto noti agli studiosi, non venivano concessi per esposizioni pubbliche da molti decenni. Opere custodite in salotti privati o caveau che qui vengono, finalmente, offerte all'ammirazione del pubblico.In due sedi (gli eleganti Granai di Villa Mimbelli e la stessa Villa-Museo), unite tra loro da un magnifico giardino storico, la mostra allinea ben 290 opere di Fattori e altrettanti documenti (foto d'epoca, taccuini di schizzi, il medagliere che raccoglie le onorificenze che in tutta Europa e nel nord America vennero conferite all'artista, oggetti che ispirarono alcuni dei sui quadri più famosi, il torchio con cui iniziò a stampare e con cui approntò le prime tirature all'acquaforte, la poltrona su cui fu ritratta la terza moglie, la cassetta dei colori ed altro). Il tutto suddiviso in 20 sezioni, diciotto delle quali ospitate nei Granai e due, quelle riservate alle opere monumentali del maestro come L'epopea risorgimentale, le ampie tele di battaglia e Il soggiorno alla Marsiliana, Lo studio dei butteri, all'interno dei saloni di Villa Mimbelli. Qui, concluso il percorso dell'imponente mostra, Fattori continuerà idealmente a dialogare con le opere di altri maestri della Macchia stabilmente esposte nel Museo Fattori ospitato dalla Villa, invitando quindi il visitatore, dopo aver ammirato il "tutto Fattori", ad un confronto con il momento artistico di cui egli fu certo il protagonista ma non l'unico esponente.Ciascuna sezione è introdotta da un presentazione curata da Andrea e Francesca Baboni. Giovanni Fattori tra epopea e vero, realizzata in coproduzione tra il Comune di Livorno e Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, è dunque un'esposizione che presenta Fattori nell'interezza e nella complessità tematica da lui sperimentata: a partire dagli inizi accademici ai primi studi militari, dalle più vaste tele di battaglia, alle sintetiche, liriche tavolette degli anni 1865-1875, ai mirabili ritratti, ai grandi quadri di butteri, sino a toccare tutti gli aspetti del vero, dal paesaggio alla figura, comprese le opere che aprono al nuovo secolo, dipinti dalle cadenze vagamente espressioniste, dove figure come isolate in uno spazio senza tempo, rimandano al dramma esistenziale dell'uomo del Novecento."Dalla mostra emerge - afferma il curatore, professor Baboni - una grandezza, quella fattoriana, fondata sulla complessità di una produzione ricca di tante sfaccettature, in cui i più alti raggiungimenti stilistici affiorano lungo tutto l'ampio arco creativo, nell'utilizzo delle più svariate tecniche : alla mirabile efficacia del robusto disegnatore, va affiancato il momento riassuntivo ed intimo delle acqueforti nel cui formato l'artista riprende e reinventa, con energia costruttiva sempre nuova, i suoi temi come asciugati dal superfluo e scavati al comune denominatore di una faticosa esistenzialità, non frammenti, ma in tutto organismi autonomi".Questi i titoli delle 20 sezioni in cui si articolerà l'esposizione: Studi di figure. I primi ritratti 1859-1865. Primi studi di temi militari 1859-1865. L'epopea risorgimentale:le ampie tele di battaglia 1860-1870. Le tematiche agresti:classicità della figura e sentimento elegiaco della natura 1861-1866. Le abbreviate sintesi dal vero 1862-1870. Concitazione e movimento nelle composizioni militari degli anni settanta 1865-1880. Il periodo di Castiglioncello 1867-1875. Gli accampamenti militari 1868-1880. Vedette e pattuglie 1870-1880. La poesia dei campi: erbaiole e fascinaie 1870-1890. Il primo periodo romano. La poesia dei muri bianchi 1871-1880. Riflessi d'acqua: l'Arno, Antignano, Livorno 1870-1890. I luoghi dell'anima 1870-1895. La fatica quotidiana 1870-1900. Lo studio degli animali 1875-1890. Figure e ritratti della maturità 1875-1900. Scene di vita urbana 1880-1885. Il soggiorno alla Marsiliana: lo studio dei butteri 1880-1895. Esplorazioni e manovre 1880-1900. Le disillusioni e l'isolamento 1890-1900.
DEL BIMBO FABRIZIO

mercoledì 16 aprile 2008

Le foto di Gianni Caverni all'Istituto Francese di Firenze

Ispirandosi idealmente alla canzone di Charles Trenet "Douce France" (1943), Gianni Caverni, fotografo e critico d’arte, ha incontrato trenta cittadini francesi residenti in Toscana, in parte selezionati tramite pubblico bando, in parte contattati appositamente, come nel caso dei detenuti francesi del carcere ffiorentino di Sollicciano. Nel corso degli incontri ha intervistato i suoi soggetti e ne ha fotografato gli oggetti della memoria. Una selezione di queste foto verrà esposta in mostra all’Istituto Francese; ogni immagine sarà accompagnata da una frase, una sorta di didascalia estratta dalle motivazioni espresse dai proprietari degli oggetti nel corso degli incontri con l’autore.

…soprattutto memoria emotiva, quella che sa impregnare di significati intensi e complessi gli oggetti che ci hanno accompagnato … mi piacerebbe perciò contattare i vostri connazionali che vivono a Firenze o nelle vicinanze per fotografare quelle cose che rappresentano il loro legame con la Francia … insomma farsi affidare questi “ fleurs” dell’anima … Fotografare quindi l’oggetto, o gli oggetti, nella loro collocazione domestica consueta, non isolandoli dal loro contesto né “strappandoli” dal territorio affettivo del proprietario … Non esiste nessuna gerarchia, va benissimo tutto, da una fotografia a un soprammobile, a una camicia, a un mestolo, a una cartolina, a un mazzo di chiavi, a un gioiello, a un libro ecc.: l’unica gerarchia riconosciuta è quella che viene dalla forza evocativa che esercita …
(dalla lettera di Gianni Caverni per la presentazione del progetto all’Institut Français di Firenze)

Dall’11 giugno al 19 settembre 2008

apertura dal lunedì al venerdì dalle 09h30 alle 18h30

c/o Istituto Francese – Piazza Ognissanti 2 – Firenze

In f o 055 2718801 - ingresso libero – www.istituto f rancese.it



Nicoletta Curradi

Alla Galleria Benvenuti paesaggi e natura in mostra

La Galleria Benvenuti presenta nella propria sede di via Maggio 11 rosso a Firenze una mostra di pittura dedicata al paesaggio e alla natura, intitolata " SENSAZIONI DAL TERRITORIO ". Le opere esposte sono degli artisti Sandro Palmieri e Lorenzo Barbieri ,diplomati presso l' Accademia delle Belle Arti di Firenze , scuola del Prof. Adriano Bimbi
Inaugurazione venerdi' 18 aprile ore 18.
La mostra proseguirà fino al 3 maggio


Galleria Benvenuti Alessio
via Maggio 11 r Firenze
055 2396805 347 8473088
www.galleriabenvenuti.it


Nicoletta Curradi

Delta Air Lines e Northwest Airlines si uniscono

Delta Air Lines Inc. (NYSE: DAL) e Northwest Airlines Corp. (NYSE: NWA) hanno annunciato un accordo che prevede la fusione tra i due vettori, con un valore totale di impresa di 17, 7 miliardi di dollari, e che darà vita alla più grande compagnia aerea al mondo. La compagnia, che si chiamerà Delta, unirà i network complementari dei due vettori, offrendo ai passeggeri più scelta, tariffe competitive e un’esperienza di volo ad alto livello verso più destinazioni di qualsiasi altro vettore al mondo.
Secondo i termini dell’ accordo, gli azionisti di Northwest riceveranno 1,25 azioni Delta per ogni azione Northwest in loro possesso. La fusione è soggetta all’approvazione degli azionisti di Delta e Northwest, e alle approvazioni governative, attese entro la fine dell’anno corrente. Fino ad allora nessuna delle due compagnie introdurrà cambiamenti negli orari, programmi frequent flyer, servizio clienti o struttura aziendale.
Il CEO di Delta Air Lines, Richard Anderson, sarà chief executive officer della nuova compagnia; Ed Bastian, president e chief financial officer di Delta, manterrà entrambe le cariche nella nuova compagnia. Doug Steenland, CEO di Northwest, diventerà membro del consiglio di amministrazione. Delta avrà uffici internazionali ad Amsterdam, Londra, Parigi e Tokyo oltre che Atlanta, Minneapolis/St.Paul e New York. La sede centrale sarà ad Atlanta.
“Delta e Northwest combaciano perfettamente,” ha dichiarato Richard Anderson, CEO di Delta. “Questa transazione aggiunge, non sottrae, unendo network che comprendono tutto il globo e aprono un mondo di opportunità sia per i passeggeri che per dipendenti. Insieme, Delta e Northwest creano la più grande compagnia aerea del mondo - una compagnia finanziariamente solida, in grado di investire su dipendenti e passeggeri, e destinata a prosperare in un mercato mondiale sempre più competitivo.”
Doug Steenland, CEO di Northwest, concorda: “L’accordo siglato oggi rappresenta uno sviluppo positivo per Northwest e i suoi dipendenti. La nuova compagnia offrirà una scelta più vasta di destinazioni negli Stati Uniti, America Latina, Europa e Asia, e questo la renderà in grado di assegnare ad ogni tratta l’aeromobile più adatto, rendendo il trasporto più affidabile e confortevole su tutta la rete. In breve, la fusione tra Northwest e Delta permetterà alla nuova compagnia di dispiegare il suo pieno potenziale e di investire sul proprio futuro.”
Questa fusione espanderà la rete nazionale ed internazionale di Delta; non ci saranno riduzioni nel numero di hub. I passeggeri della nuova compagnia potranno scegliere tra più destinazioni, orari e maggiori opportunita’ di accumulare e redimere miglia in quello che diventerà il più grande programma frequent flyer del mondo.
I passeggeri potranno beneficiare anche della maggiore stabilità finanziaria del nuovo vettore.
La fusione crea uno dei bilanci più forti tra le maggiori compagnie aeree americane, permettendo alla nuova Delta di reinvestire sulla flotta e sui servizi per migliorare l’esperienza di volo.
La compagnia ed i propri partner regionali raggiungeranno oltre 390 destinazioni in 67 paesi. Delta e Northwest genereranno profitti congiunti per oltre 35 miliardi di dollari, opereranno con una flotta di circa 800 aeromobili e daranno lavoro a circa 75.000 persone.
Delta Air Lines è la compagnia aerea che offre collegamenti per il maggior numero di destinazioni di ogni altra compagnia globale a bordo di Delta e dei vettori Delta Connection, che offrono voli per 306 destinazioni in 58 Paesi. Da due anni Delta è la compagnia americana in più rapida crescita internazionale ed è leader sulle rotte transatlantiche con voli dagli USA per 37 destinazioni transatlantiche. Delta offre oltre 517 voli alla settimana dagli Stati Uniti per 57 destinazioni in America Latina e Caraibi. Grazie alle alleanze di cui Delta fa parte, i passeggeri possono accumulare e riscuotere miglia su circa 16.409 voli offerti da SkyTeam ed altri partner. Delta è uno dei soci fondatori di SkyTeam, alleanza aerea globale che offre un vasto network di collegamenti per destinazioni in tutto il mondo e numerosi servizi ai passeggeri. Con i partner SkyTeam e i partner in code-share, Delta offre voli per 841 destinazioni in 162 Paesi. Informazioni, prenotazioni ed altri servizi disponibili nel sito www.delta.com
Northwest Airlines è una delle maggiori compagnie aeree del mondo con hub a Detroit, Minneapolis/St. Paul, Memphis, Tokyo e Amsterdam, ed effettua circa 1.400 partenze al giorno. Northwest è parte di SkyTeam, un alleanza di compagnie aeree che offe ai passeggeri uno dei network globali più estesi del mondo. Northwest ed i suoi partner servono più di 1.000 città in oltre 160 paesi su sei continenti. Per ulteriori informazioni relative a Northwest Airlines visitare il sito www.nwa.com.

Nicoletta Curradi

A Volterra "cene galeotte"...

Dal 18 aprile al 19 dicembre - una sera al mese (tranne luglio) - il carcere di Volterra apre nuovamente le porte al pubblico e i suoi detenuti vestono gli insoliti panni di chef, maitre e camerieri.
Promossa da Unicoop Firenze - che per l’occasione oltre a fornire le materie prime assume i detenuti retribuendoli regolarmente - in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, Slow Food e la direzione della Casa di reclusione di Volterra, quest’anno l’iniziativa raddoppia gli appuntamenti e prevede otto cene a tema interamente preparate e servite dai carcerati, che cucineranno personalmente, coadiuvati per ogni serata da uno chef di nome che mette la sua esperienza a disposizione dell’inusuale iniziativa.
Ventisette i detenuti impegnati nell’organizzazione delle serate e nulla da invidiare ai ristoranti più sofisticati: atmosfera suggestiva, candele, vini doc e sommelier (a cura della Fisar), tavole impeccabilmente apparecchiate con sottopiatti e piatti veri, bicchieri di vetro, personalizzati e donati ai partecipanti in ricordo della serata. Solo le posate, per ragioni di sicurezza, saranno di plastica. Si mangia nella cappella sconsacrata del carcere e d’estate, da giugno a settembre, nel cortile all’aperto sotto le mura del Maschio di Volterra.
35 euro a persona il contributo per il pubblico, 100 posti a serata e prenotazione obbligatoria. Il ricavato sarà integralmente devoluto alla campagna internazionale “Il Cuore si scioglie” (www.ilcuoresiscioglie.it), che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze, insieme al mondo del volontariato laico e cattolico, in progetti di solidarietà per realizzare scuole e centri di accoglienza, per garantire cure mediche, per creare opportunità di lavoro e per promuovere l'adozione e l'affidamento a distanza dei bambini in otto paesi del Sud del mondo: Brasile, Burkina Faso, Camerun, Filippine, India, Libano, Palestina e Perù.
La prima cena si svolgerà venerdì 18 aprile con inizio alle ore 20.00.
Ospite nella cucina del carcere lo chef Marco Stabile del ristorante fiorentino “Ora d'Aria”, che metterà a disposizione dei detenuti/cuochi la sua esperienza e il suo estro culinario.
L'incasso sarà devoluto all'associazione “Movimento Shalom” per il Burkina Faso.
Questo il menu della serata:
Insalatina tiepida di guancia di vitello al vin santo e acciugata
Farinata di Cavolo nero con Stracotto di Polpo piccante
Zuppa di Piselli freschi, Cappelletti di pancetta affumicata, gocce di Cicale di Mare
Maialino da latte morbido-croccante con cime di rapa, aglio, purè di patate
Zuppa inglese nella pera
Calendario completo delle cene in programma:

18 aprile
Cena in favore di: Movimento Shalom - Burkina Faso
Chef: Marco Stabile del RISTORANTE ORA D'ARIA - FIRENZE

16 maggio
Cena in favore di: suore Francescane di S. Elisabetta - India
Chef: Fabrizio Innocenti del RISTORANTE GRAND HOTEL INCANTO - FIRENZE

27 giugno
Cena in favore di: Progetto Agata Smeralda - Brasile
Chef: Luca Marin del RISTORANTE SANTO BEVITORE - FIRENZE

8 agosto
Cena in favore di: ARCI - Libano
Chef: Benedetta Vitali del RISTORANTE ZIBIBBO - FIRENZE

19 settembre
Cena in favore di: Movimento dei Focolari - Camerun
Chef: Fabrizio Marino del RISTORANTE PEPE NERO DI SAN MINIATO (PI)

24 ottobre
Cena in favore di: Centri Missionari della Toscana Diocesi di Fiesole - Palestina
Chef: Matia Barciulli del RISTORANTE OSTERIA DI PASSIGNANO - TAVARNELLE VAL DI PESA (FI)

28 novembre
Cena in favore di: ARCI - Filippine
Chef: Gaetano Trovato del RISTORANTE ARNOLFO - COLLE VAL D'ELSA (PI)

19 dicembre
Cena in favore di: ARCI - Perù
Chef: Giuseppe della Rosa del RISTORANTE ORVM HOTEL WESTIN EXCELSIOR - FIRENZE
Per informazioni e prenotazioni:
Agenzie Toscana Turismo (Argonauta Viaggi)
Tel. 055 2342777
Le prenotazioni vanno effettuate almeno 10 giorni prima, su presentazione di fotocopia della carta di identità, per consentire i controlli indispensabili per permettere l’accesso al carcere. E’ necessario presentarsi alle cene con un certo anticipo e tenere presente che borse, cellulari e macchine fotografiche saranno inderogabilmente depositate all’ingresso.

Nicoletta Curradi

martedì 15 aprile 2008

Breil Milano apre a Firenze

Breil Milano inaugura oggi, martedì 15 aprile 2008, il nuovo negozio di Firenze in via Calzaiuoli, a due passi da piazza della Signoria e dal Duomo.
E’ il primo dei nuovi monomarca Breil Milano inaugurati in Italia dopo la recente apertura di Berlino, ed è la cornice ideale per presentare il mondo Breil Milano, non solo orologi e gioielli ma anche occhiali, pelletteria e profumi.
I negozi Breil Milano esprimono un nuovo lusso, uno stile essenziale, quasi minimalista, in cui si fondono armoniosamente arte e design. Sono luoghi che si ispirano alla struttura di un caveau e propongono tutte le collezioni in un ambiente di grande impatto visivo che mischia tonalità naturali e grigie con sfumature bronzo e oro.
Sviluppato dal gruppo di architetti interni all’azienda, il progetto del negozio Breil Milano è un vero e proprio tunnel sensoriale che avvolge il consumatore. Un progetto contemporaneo dove si inseriscono con naturalezza alcuni elementi della tradizione architettonica più antica, come gli archi e la volta a botte. Alle linee curve dell’ambiente si contrappongono le teche espositive, scatole squadrate trasparenti che mettono in risalto il prodotto.
I 70 mq di Firenze pongono tradizione e innovazione in perfetta sintonia, grazie alla vernice madreperlata che tinge la volta, il parquet in rovere naturale sbiancato e le pareti in vetro e metallo brunito. Il banco cassa è rivestito in pelle mentre le vetrinette sono in vetro, metallo color bronzo e pelle.
A parte le cinque lampade che illuminano scenograficamente la lunga vetrina centrale, e il maestoso lampadario di Andromeda con i suoi riccioli in vetro fumé che troneggia all’ingresso, la maggior parte delle luci si integrano nell’arredamento, mettendo così l’accento sui prodotti.
Un tappeto in cuoio è piazzato al centro dello spazio e un grande televisore al plasma, che trasmetterà le immagini della campagna pubblicitaria con Charlize Theron, accoglie i clienti subito all’ingresso.
In occasione dell’inaugurazione si potrà anche vedere un’installazione video dell’artista ceco Jakub Nepraš.
La parte in fondo al negozio ospita la zona operativa costituita dal banco cassa e dai display destinati alla vendita delle linee di pelletteria e di occhiali, le ultime nate in casa Breil Milano.
Questo nuovo concetto architettonico Breil Milano verrà poi esteso ai negozi esistenti: Milano, Roma, Torino, Napoli, Barcellona, Melbourne, Sydney e alle nuove aperture di New York, Buenos Aires, San Paolo.
Breil Milano
Via Calzaiuoli 37 r Firenze
Telefono :+ 39 055-2382773
Orari da apertura 10-20, 7 giorni su 7
Nicoletta Curradi